ATTACCO CHIMICO DI GHOUTA: UNA BAMBINA MOLTO SFORTUNATA

[su_heading style=”flat-blue” size=”18″]IERI…ATTACCO CHIMICO[/su_heading]

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[su_heading style=”flat-blue” size=”18″]1 MARZO 2018[/su_heading]

 

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[su_heading style=”flat-blue” size=”18″]21 FEBBRAIO 2018[/su_heading]

 

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[su_heading style=”flat-blue” size=”18″]18 NOVEMBRE 2017[/su_heading]

 

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… una bambina davvero sfortunata.

Queste il tipo di prove per cui la Comunità Internazionale bombarderà la Siria per rappresaglia all’attacco chimico.

[su_panel shadow=”0px 2px 10px #868686″ text_align=”left”]Nota a margine:

Nella prima foto, la bambina sullo sfondo è bagnata ma per me è la stessa presente negli altri fotogrammi. Altro elemento – dato che non è prova scientifica (ma indizio connesso con altre evidenze) – è che escludendo la prima, nella seconda nell’ultima , la bambina è la stessa. Che la bambina sia la stessa nella prima e ella seconda, lo dimostrerebbe anche la presenza del bambino in primo piano , identico 1 foto e seconda. Ovviamente questa è solo una delle tante evidenze. Ci sono tanti altri casi in cui in precedenza i White Helmet hanno usato stessi bambini in differenti attacchi.

Alcuni visitatori mi hanno fatto notare che – a loro parere – la bambina nella prima non è la stessa. Faccio notare che non è mio compito fornire prove scientifiche ma sollevare domande e dubbi.
Lo scopo del post è criticare chi – senza aver bisogno di prove – bombarda credendo ai fantomatici White Helmet. Essi sono così palesemente di parte che la tentazione di fare satira su un’abitudine da loro molto usata, è molto forte: ridiamo per non piangere sull’uso di attori e sulla costruzione continua di false flag su veri e propri set cinematografici a scopo di propaganda.

Altra obiezione: “2 foto sono riferite allo stesso episodio (seconda e terza) . Si, in questo caso ha tratto in inganno la data dell’articolo (1° marzo). Però il post vuol solo mettere in luce una delle anomalie riscontrate che pur sempre persistono, nonostante le obiezioni: la bambina del 2017, si rivede di nuovo nel 2018. Ma più importante: la saga è sempre quella dei White Helmet , un momento terroristi e un momento ‘pubblico soccorso’.  

Riguardo all’attacco del 7 aprile a Ghota ci sono comunque altre evidenze, come per esempio i cadaveri mostrati, tutti sporchissimi, vestiti logori. È più plausibile che siano prigionieri tenuti in detenzione, ostaggi. Inoltre si notano ferite ed escoriazioni. Gli abitanti di Duma non vanno in giro così logori e sporchi.

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stesso uomo da White Helmet a vittima …
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Anche in queste foto una bambina si ritrova spesso tra le macerie dei bombardamenti. Fortunatamente ci sono sempre degli attivisti anti-Assad vicino a trascinarla via dalle macerie…

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