Attentato ad Aleppo: in un video una donna racconta che i bambini sono stati raggruppati in un pullman, poi è esploso

La notizia era stata diffusa ieri dalla giornalista Vanessa Beeley e poi oggi  the Indicter ha diffuso una video testimonianza.

Il video è stato diffuso su Twitter.  ‘The Indicter’ che lo ha pubblicato per la prima volta dice che sta attualmente verificando tutti i riscontri per stabilirne la sua autenticità. Ciononostante è plausibile il sospetto terribile che si insinua sentendo questa testimonianza. Ci sono numerosi precedenti documentati su altri eccidi effettuati con la stessa spietatezza. Diffondo per informazione, poi ognuno faccia la sua valutazione. E’ importante dare più elementi possibili dato che i media già stanno insinuando  la situazione addossando la colpa ai governativi, come fanno sistematicamente, quando si tratta di azioni dei ‘ribelli’ che minerebbe la loro ì’popolarità’ sapientemente costruita dai media.

La giornalista Vanessa Beeley (che si è occupata in precedenza tante volte del dramma dei due villaggi sciiti assediati)  aveva già ieri descritto lo stesso episodio :

“I terroristi stavano colpendo le finestre degli autobus, cercando di intimidire gli uomini sugli autobus per provocarli. Gli uomini sul bus volevano affrontarli ma decisero di continuare il viaggio sul bus. I terroristi erano nemici giurati delle persone sugli autobus. Poi i terroristi hanno aperto un sacchetto di patatine, i nostri figli sono stati privati ​​di tali cose per 2 anni, quindi sono stati eccitati, hanno detto ai bambini di venire a mangiare, poi hanno fotografato i bambini che mangiavano. I bambini di soli 3-4 anni non sanno che ciò è fuorviante. Poi hanno portato un autobus che aveva una grande borsa di patatine e chiamavano i bambini, cercando di raccogliere il maggior numero possibile di bambini. Subito dopo abbiamo sentito un’esplosione molto grande. Non abbiamo capito in un primo momento ciò che era accaduto. Tanti bambini sono sono saltati in aria e tanti altri sono stati feriti. Mio nipote era con loro. Non sappiamo nulla di lui, non sappiamo se è tra i morti o tra i feriti”.

Ultim’ora: la circostanza dei bambini è confermata anche dal quotidiano arabo Tishreen. Si moltiplicano il numero di conferme su questo particolare agghiacciante. Si spiegherebbe così l’alto numero di bambini coinvolti nell’esplosione (68 bambini morti su 126 persone in totale).

[su_heading style=”modern-2-blue” size=”21″ align=”left”]Aggiornamento 17 aprile 2017[/su_heading]

I media in queste ore stanno immettendo cercando di diluire la gravità dell’episodio fingendo di dimenticare quanto appena 4 mesi fa i ‘ribelli’ avevano promesso.

In questo video che risale a dicembre 2016, gli stessi jihadisti promettono una strage. E’ la esatta fotocopia di quando è avvenuto ora. Il convoglio allora trasporta feriti e malati civili.

Con questo video si può sciogliere ogni riserva sulla paternità della strage che a tutt’oggi non ha avuto alcuna risposta dalla comunità internazionale (in altri casi, peraltro dubbi, sorprendentemente solerte ad accusare il governo).

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