Alcune controdeduzioni sull’attacco chimico in Siria
Grazie ad una sapiente campagna mediatica, le immagini delle vittime diffuse dai White Helmets a Kan-Sheyhune, hanno scatenato la riprovazione in tutto il mondo . I principali mass media hanno subito trasmesso le immagini terribili delle “atrocità compiute da Assad”, senza cercare ulteriori spiegazioni e domandarsi sulla veridicità di quanto diffondevano.
QUESTE LE PRINCIPALI INCONGRUENZE RILEVATE IN QUESTI GIORNI:
Secondo il rapporto del centro indipendente britannico di inchieste giornalistiche Bellingcat, alle 06:22 (UTC) Idlib Media Center ha iniziato sul suo sito lo streaming on-line della tragedia. Alle 06:33 (UTC) è stato diffuso un video su Youtube in cui venivano mostrati i corpi di 9 bambini. Accedendo a ( https://www.youtube.com/watch?v=v6rqgS
Secondo gli specialisti, su tutti i video in onda su Internet, le informazioni tecniche sono completamente mancanti (dove, quando, da chi è stato creato il file). Cioè tutti i metadati sono stati preliminarmente eliminati, e solo dopo che il video è stato caricato alla rete. Quindi stabilirne la paternità, il luogo e l’epoca di produzione del video non è possibile. Tutti questi elementi avvalorano l’ipotesi che sia stato realizzato per uno scopo particolare.
3) Nei filmati l’operatore è a mani nude, senza alcuna protezione: ciò solleva dubbi circa la veridicità del contesto che si vuole descrivere. Esperti per la proibizione delle armi chimiche hanno rilevato che dopo un attacco con il gas sarin la morte sopraggiunge dopo circa 15 minuti , e la concentrazione letale nell’aria viene mantenuta per tutta la giornata. Tuttavia su video e foto portati come prove dai “caschi bianchi”, si vedono i soccorritori senza mezzi speciali di protezione, ed i giornalisti utilizzano solo le mascherine (buone solo per la polvere NDR Vietato Parlare), lo stesso giorno che inviano i rapporti dal luogo dell’evento https: / /www.youtube.com/watch?v=mXZkiaW
Le immagini mostrano ancora persone che testimoniano che l’attacco è stato recentemente condotto, non è chiaro come gli operatori e soccorritori senza usare mezzi di protezione non sono morti e non mostrano segni manifesti di avvelenamento . Inoltre, i bambini che soffrono a causa del loro basso peso corporeo sarebbero dovuti essere più vulnerabili rispetto agli adulti. Invece gli adulti sono stati i primi a morire , mentre alcuni bambini sono ancora vivi.
In aggiunta, commentando le conseguenze degli attacchi chimici, gli esperti indicano che l’attacco sarin sull’asfalto non può formare un cratere, come è mostrato dal video del giornalista Hadi Abdallah. Un ordigno chimico per causare il massimo effetto sulla gente rilascia il suo carico chimico in aria e non sul terreno , altrimenti la sostanza attiva brucerebbe senza causare danni alle persone.
4) I sintomi delle vittime dell’ attacco chimico lasciano aperte ulteriori domande. I sintomi di Sarin sono convulsioni, crampi, l’escrezione involontarie, abbondante salivazione, Osmidrosi, dolore intenso e maggior senso di paura. Questi segni a Kan-sheyhune non si sono osservati.
I cadaveri sono in pose naturali rilassate, mentre dovrebbero apparire contorti dal dolore o rimanere in torsione anche dopo la morte. I bambini respirano faticosamente, ma sono silenziosi, senza urlare né piangere. Inoltre, i segni di avvelenamento non solo non si sono verificati tutti nello tempo ma anche in modo diseguale: alcuni hanno le pupille strette, altri presentano un respiro affannoso, altri producono sanguinamento dal naso.
5) Il Presidente dell’associazione di ricerca governativa “Medici svedese per i Diritti Umani” (SWEDHR), professor Marcello Ferrada Noli e i suoi colleghi hanno studiato le azioni dei “salvatori” durante l’ attacco chimico e hanno conclusoche i bambini mostrati nei video sembrano piuttosto essere sotto l’influenza di droghe e sostanze tossiche che colpiti da armi chimiche. Secondo SWEDHR, l’iniezione di adrenalina praticata dagli operatori ai bambini non è stata fatta correttamente con grave rischio di morte. In sostanza, secondo i medici svedesi di SWEDHR, gli attivisti del “Caschi Bianchi” che si vedno nel video non stanno salvando, ma stanno uccidendo i bambini per poi prenderli come vittime dell’esercito siriano.
I medici svedesi hanno concluso nella loro analisi:
- il video sembrerebbe filmare delle misure di rianimazione dopo un attacco chimico al gas clorino (ora si sostiene sia stato Sarin, ma è impossibile). Le misure includevano anche un’iniezione di adrenalina tramite un lungo ago, introdotto direttamente nel petto del bambino. La procedura seguita è assolutamente scorretta per eliminare le conseguenze di agenti chimici
- Il trattamento e le cure impartiti al bambino sono stati incauti, pericolosi e con tutta probabilità hanno arrecato alla salute del piccolo gravi danni.
- Assolutamente rivelatrici della natura criminale del video sono le molteplici somministrazioni di dosi di adrenalina, sembrerebbe direttamente al cuore. Il personale medico (ma io credo lo si possa chiamare in tutta tranquillità un gruppo di attori) non è in grado di spingere lo stantuffo in maniera adeguata per cui, come si può vedere dal video stesso, il contenuto della siringa non è mai stato iniettato.
- La diagnosi fatta da un gruppo di reali medici, basata su quanto è possibile vedere dal video, indica in tutta evidenza che il bambino aveva chiari sintomi di un’overdose da oppiacei e che ne stava morendo. Non c’è alcuna evidenza di intossicazione da agenti chimici.
- Nessuno dei bambini comparsi nei video dei Caschi Bianchi mostra di essere stato vittima di attacchi chimici. Da un video precedente diffuso dai Caschi Bianchi: (https://youtu.be/3GXz9ww7JY4)
- E’ evidente che nel video in questione è stata la falsa iniezione con l’ago conficcato attraverso i punti di sutura direttamente nel cuore ad aver ucciso il bambino. Si è trattato di un infanticidio mascherato da trattamento medico.
-Dietro una traduzione falsata si sentono, in arabo, delle autentiche indicazioni da regia su come sistemare il bambino, non si sentono certo delle indicazioni di carattere medico.
(https://youtu.be/8aAaReVn2I4) - I video sono stati postati nel canale gestito dai Caschi Bianchi “Syrian civil Defense in Idlib Province”. I video sono stati prodotti dai Caschi Bianchi in collaborazione con l’organizzazione “Coordinating Sarmin”, il cui stemma è una bandiera nera jihadista (Al-Qaeda). Nel video si vedono anche dei caschi bianchi. (da Veteran Today)
Su Internet ci sono anche altri pareri di analisi indipendenti. Per esempio, l’esperto americano nel campo della sicurezza Joel Skausen ( https://www.worldaffairsbrief.com/
Nella nostra coscienza, i media hanno creato una costante un’immagine negativa del presidente siriano Bashar Al-Assad, creando così condizione favorevoli affinchè in simile contesto apparisse quasi logico e plausibile che lui avvelenasse indiscriminatamente il suo popolo. Quindi i media hanno scientemente operato per preparare il consenso ad una notizia del genere affinchè poi si rafforzasse la pressione sulla comunità internazionale con l’obiettivo di agire su Damasco, Mosca e Teheran .
Inoltre la campagna di disinformazione sull’attacco aiuta anche a distogliere l’attenzione dagli attacchi aerei degli Stati Uniti nel territorio siriano e dalla legittimità delle azioni della coalizione internazionale.
fonti varie