Siria, l’attacco coi gas a Khan Shaykhun (Idlib)

Propongo una ottima investigazione sul falso attacco al gas di Khan Shayhum che mentendo, con arroganza e contro ogni evidenza gli USA e l’Europa continuano a sostenere.
Non solo la vicenda non regge, ma purtroppo siamo passati direttamente alla rappresaglia con 59 missili tomahawk e ieri alle sanzioni.
Per avvallare la loro falsa verità, loro millantano prove dei servizi segreti mai mostrate. Quella che segue è la dimostrazione che si ha la passione e la ragionevolezza di cercare, chiunque può arrivare a conoscere la verità.

Vietato Parlare

[su_heading style=”modern-1-blue” size=”16″]ATTACCO AL GAS[/su_heading]

Niente Sarin, solo una messincena organizzata prima. Stupisce che gli analisti di Washington in venti giorni non se ne siano accorti.

fonte: Seeninside

La mattina del giorno 4 aprile 2017 si sparge la notizia che il villaggio siriano di  Khan Shaykhun in mano ai “ribelli” che combattono da anni contro il governo di Damasco è stato attaccato con un raid aereo usando armi chimiche. Quasi subito appaiono i video su youtube che mostrano le concitate operazioni di soccorso.

Questo è uno dei video (come ce ne sono altri identici su youtube). Poichè alcuni sono stati cancellati dalla stessa youtube questo che vedete è stato scaricato e salvato.
Guardate attentamente, è la scena di morti e morenti colpiti da gas Sarin. Notate niente?

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Questi sono altri link ad altri video simili o identici.

1) (salvato)
https://www.youtube.com/watch?v=X5VRa5WXKGQ

2) (video rimosso, ma uguale a quello di 3)
https://www.youtube.com/watch?v=rTTqx3Zy2rE

3) (salvato)
https://www.youtube.com/watch?v=8_39FpcOFtE

 

L’anziano

Al di la di altre considerazioni che farermo in seguito nel filmato balza agli occhi la figura dell’anziano.

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L’anziano è un “gasato”, è già stato bagnato per rimuovere o diluire il gas nervino liquido che ha sui vestiti, anche la Keffia rossa che ha intorno al capo è già bagnata, un soccorritore gli si avvicina e prende la Keffia.

L’anziano si ribella: Oh, ridammi la Keffia, ci ho solo quella!

Vediamo la scena in uno spezzone estratto dallo stesso filmato

anziano_siria.mp4

Basterebbe questo per chiarire che siamo di fronte a una messinscena. Siamo in mezzo ai morti e ai moribondi e l’arzillo vecchietto anzichè essere preso dagli spasmi reclama vigorosamente la sua Keffia.
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I “contaminati”

Mancano all’appello migliaia di contaminati.
L’attacco terroristico col Sarin fatto nella metropolitana di Tokio nel 1995 da una setta giapponese (poche bustine di Sarin liquido forate con la punta degli ombrelli in modo che il gas evaporasse) causò 12 morti e circa 680 colpiti e contaminati a vario grado.
Molti di questi fuggendo dalla metropolitana si recarono agli ospedali con mezzi propri depositando il Sarin che avevano sui vestiti per ogni dove, e alla fine il numero dei contaminati arrivò a circa 6.000 persone. Alcuni dopo venti anni ancora risentono dei danni neurologici della contaminazione.

https://it.wikipedia.org/wiki/Attentato_alla_metropolitana_di_Tokyo

Se rispettiamo il rapporto con 80 vittime della cittadina siriana dovremmo avere circa 40.000 contaminati, su una popolazione nella città di Khan Shaykhun di circa 50.000 abitanti.

Non è possibile che ci siano 80 morti e manchino almeno migliaia di contaminati, sui quali si sarebbe dovuto organizzare una sorta di “soccorso internazionale”.
Nemmeno se ne è mai parlato.
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Le pupille

In uno dei filmati  si mostrano le pupille ristrette di una vittima (in un altro si mostra che non reagiscono alla luce ma è stato cancellato prima che potessi salvarlo) come prova dell’uso del Sarin, che causa appunto la Miosi.

Video, secondo 36

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Esistono in commercio molti tipi di lenti a contatto per gli amanti degli “effetti speciali” in discoteca o a carnevale.

http://www.labottegadelcarnevale.it/torriani_trucchi.htm

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Nell’immagine possiamo notare che l’occhio della presunta vittima del Sarin non ha l’iride (che è comune a tutta la specie umana) esattamente come il soggetto sopra che indossa letti a contatto carnevalesche.

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Dimostrando che le pupille ristrette mostrate nei video sono dovute alle lenti a contatto carnevalesche si avrà la prova che tutto era stato preorganizzato in precedenza.
Si è atteso un prevedibilissimo attacco aereo su una delle ultime cittadine in mano ai ribelli per mettere in esecuzione la sceneggiata.
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La cava

Tutti primi soccorsi ai gasati si svolgono in una cava che potete vedere in questo video messo su Youtube il giorno 6 Aprile 2017 (due giorni dopo il fatto).
Click sull’immagine per aprire il video.

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In sostanza una ricostruzione possibile è che si tratta di una messinscena.
– E stata portata nella cava una autobotte entrata a marcia indietro in un tunnel della cava.
– i “gasandi” sono stati messi a portata di tubo (20 o 30 metri circa) e si è proceduto alla scena.

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Qui vediamo il posto a operazioni concluse, quando autobotte e comparse se ne sono andate.
Il alto si nota una garitta di sorveglianza.

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A scena conclusa uno dei partecipanti (è un cameramen) ci mette del suo con una lenta camminata con una bimba morta in braccio.
Si nota che nel tunnel è stata parcheggiata una delle automobili che si vedono nel filmato, e sullo sfondo una macchina coi lampeggianti della polizia.

Poichè i gas Sarin sono più pesanti dell’aria se veramente ci fosse stato il Sarin la cava stessa sarebbe diventata una camera a gas e tutti sarebbero morti.

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La cava, come si può vedere nel filmato quando inquadra l’uscita, si trova in aperta campagna, fuori della città di Khan Shaykhun dove sarebbe avvenuto l’attacco coi gas.
Sullo sfondo si vedono i tralicci di una linea elettrica sulla cresta di una collina.

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Dove si trova la cava?

Non si trova nella città di Khan Shaykhun malgrado le ricerche fatte sulla città con Google Heart.
Potete provare a cercarla, in città e nei dintorni.

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E’ chiaro che in ogni caso, poiché la cava non è in città, cade l’attacco chimico.

Depistaggi

Prima da affrontare il capitolo successivo è bene segnalare almeno uno dei depistaggi fatti per avvalorare che l’attacco coi gas sia avvenuto realmente.
In questo caso il britannico Daily Mail tenta di dare un robusto assist agli svarioni del “Ribelli Moderati”.
L’articolo è strappalacrime inducendo nel lettore orrore e indignazione, descrivendo la sorte di una povera donna che dopo essere sfuggita al Sarin il giorno 4 Aprile è poi morta assieme al figlioletto l’8 Aprile quando l’aviazione siriana ha nuovamente colpito con un bombardamento la città di Khan Shaykhun .

http://www.dailymail.co.uk/news/article-4392862/Trump-s-bombing-HASN-T-stopped-Assad.html

Questo è l’impianto distrutto l’8 Aprile secondo la didascalia.
Il centro dell’articolo è naturalmente il lutto, la mamma morta, i bimbi morti, i parenti morti, il Feroce Dittatore che replica l’attacco, Mr. President che ha fallito nel distruggere la base aerea….
In realtà niente di questo esiste ma tutto è confezionato per pubblicare questa immagine e la relativa didascalia.
Tenete a mente questa immagine, servirà a farvi capire come agiscono i media.

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Il Cratere

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Click sull’immagine per vedere il video

In questo video pubblicato su youtube il 6 Aprile si mostra il cratere sull’asfalto lasciato dall’ordigno che ha sparso il Sarin, e i dintorni.
Il giornalista per le riprese usa anche un Drone, la cui ombra si vede durante il video e riportata nel fotogramma sotto.

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Nell’immagine sotto il Drone alzandosi di quota mostra altri danni causati dal bombardamento. Non si tratta quindi di un unico ordigno.

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Nell’immagine seguente si vede sul margine destro il cratere, di fronte l’edificio della portineria del complesso di silos, e sullo sfondo due silos danneggiati.

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Alzandosi ancora il Drone vediamo il complesso dei silos completamente distrutto.

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Ma quando il Drone riprende la scena da un’altra angolazione si vedono i crateri lasciati da altri due missili aria-terra andati fuori bersaglio, oltre a quello che ha lasciato il cratere sulla strada.

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In sostanza il giorno 4 Aprile (o antecedente) i silos vengono attaccati da un cacciabombardiere siriano con razzi aria-terra (sono le armi più semplici fra quelle aereonautiche), di cui uno va fuori bersaglio lasciando un cratere sulla strada, altri due finiscono uno sul muro di cinta e uno nel prato adiacente. Gli altri a segno sugli impianti.

Si conferma la messinscena. L’attacco è stato con esplosivi convenzionali contro un impianto industriale. Prevedibilissimo attacco visto che la città è in mano ai ribelli, e ci si è organizzati per montare la messinscena dell’attacco coi gas. Quando l’attacco è arrivato era tutto pronto e si è usato il cratere sulla strada come “prova”.

Naturalmente abbiamo elementi per ipotizzare, con qualche riscontro, che l’attacco ai silos non sia avvenuto il 4 Aprile ma in precedenza.
Ma ora torniamo al Daily Mail.

Torniamo al Daily Mail

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L’immagine pubblicata dal Daily Mail proviene dallo stesso fotogramma del video che abbiamo visto, e i crateri dei due razzi finiti fuori bersaglio sono accuratamente occultati.
– quello sul muro di cinta è coperto da un albero
– quello finito nel prato è fuori campo.

In questo modo la storia strappalacrime copriva la falsificazione che l’attacco “chimico” del 4 Aprile era stato contro un complesso industriale con armi convenzionali, spostandolo all’8 Aprile.
Comunque tranquilli, la signora, i bambini e tutti i parenti non possono essere morti l’8 Aprile per un attacco avvenuto il 4 Aprile.

Ora resterebbe da capire se l’immagine ripresa dal Daily Mail sia stata selezionata dal video arrivato in loro possesso o sia stata selezionata dagli esperti di disinformazione dei Ribelli Moderati: l’obiettivo era comunque portare una notizia falsa all’opinione pubblica.

Cosa ne pensa l’esperto del M.I.T.

Il Prof. Theodore Postol del MIT (Massachusetts Institute of Technology) meglio conosciuto come esperto e docente in missili e operazioni navali analizzando il materiale disponibili è subito giunto alla conclusione che del presunto attacco chimico non c’erano prove e che le dichiarazioni della Casa Bianca a riguardo erano in realtà senza riscontri.

Postol fa la sua analisi fra il 19 e il 21 aprile partendo dal famoso “cratere” sulla strada indicato quale punto da cui si sprigiona il gas Sarin integrandolo coi dati metereologici e astronomici (alba/tramonto) ponendo l’ora dell’attacco alle 6:30/7:00 del giorno 4 Aprile.

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Polton evidenzia la direzione presa dal Sarin in base alla direzione del vento che spirava sulla città, e definisce in rosso l’area con una alta probabilità di vittime (Area of very high casualities).
Che è l’area dove dovremmo trovare la cava che si vede nel filmato dei soccorsi e che invece manca sia nell’area indicata da Polton sia nel resto della città.

N.B. – da notare che Polton indica il bombardamento dei silos come avvenuto prima del 4 aprile (forse possiede una informazione in tal senso)

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Valgono le considerazioni fatte all’inizio sull’azione del Sarin:
– avremmo dovuto avere centinaia di vittime e migliaia di contaminati, non la scena con qualche decina di persone girata nella cava.

3 o 4 Aprile?

Benchè tutti indichino come data dell’attacco la mattina del 4 Aprile 2017 sono emersi elementi per cui bisogna riesaminare questa data.
Oltre l’indizio già citato del Prof. Polton questo filmato è stato diffuso che il momento dell’inizio dell’attacco chimico, ma vi si vedono 3 grandi colonne di fumo e una colonna minore. In realtà le grandi colonne di fumo non sono assimilabili alla modesta carica esplosiva dei razzi aria-terra, il luogo non sembra la città di Khan Shaykhun, e il 4 Aprile non è stato mostrato altro che il cratere sull’asfalto e non i crateri delle altre tre bombe che dovevano essere di dimensioni molto maggiori e che sganciate su una zona densamente abitata dovevano causare un alto numero di vittime e danni rilevanti.

Ma sia come sia questo video vorrebbe rappresentare il momento dell’attacco coi gas (click sull’immagine per vedere il video)

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Come si vede è stato caricato su youtube il 3 Aprile, il giorno precedente l’attacco, e questo obbliga ad una analisi.

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Il Prof. Postol basando sui dati di localizzazione geografica della città e astronomici ha potuto determinare con buona approssimazione gli orari in cui si svolgono gli eventi che si vedono nei filmati.

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Il primo soccorso nella cava è alle ore 7:30 AM circa.

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L’arrivo in ospedale a Khan Shaykhun è alle ore 10:30 AM circa

Nota: 3 ore per arrivare dalla cava a Khan Shaykhun conferma che la cava è lontano dalla città. A una velocità media di viaggio di 60 Km/h la cava si trova in un raggio di almeno 180 Km da Khan Shaykhun.

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Il cratere qui viene esaminato alle 11 circa senza protezioni, mentre dal cratere starebbe ancora evaporando gas Sarin.

Gli orari in relazione alla data di pubblicazione su youtube.

Rispetto al GMT (dall’inglese: Greenwich Mean Time, Tempo medio di Greenwich) la Siria è a + 2 ore, mentre youtube ha sede a San Bruno, in California, e usa il PST – Pacific Standar Time che è a – 8 ore.
Fra l’orario di Siria e l’orario assegnato dal server youtube come data di pubblicazione c’è quindi una differenza di – 10 ore;

Nota: il Prof. Postol non fa cenno alla “ora locale” che in Siria sarebbe l’ora l’egale (entrata in vigore il 1 marzo), ma si riferisce sempre al dato astronomico per misurare le ore.
Anche il California il 4 Aprile era in vigore l’ora legale (dal 12 marzo), quindi se considerassimo l’ora legale dovremmo applicarla a entrambi gli orari e la differenza sarebbe comunque di – 10 ore)

Quindi per avere una data di pubblicazione del 3 Aprile su youtube postando dalla Siria bisogna farlo entro e non oltre le ore 10:00 AM siriane.
L’attacco è indicato fra le 6:00 AM e le 7:00 AM (alba alle 6:18 AM) e quindi ipotizzando alle 7:00 AM c’erano 3 ore di tempo (fino alle 10: AM) per postare il video su Youtube poi uscito con la data del 3 Aprile.
E’ possibile, ma non è possibile per il secondo video.

II^ Video datato 3 Aprile

Questo capitolo vorrei risparmiarvelo ma qui stiamo facendo una analisi sostenibile in Tribunale sulla attendibilità che l’attacco col Sarin ci sia stato veramente o se, come apparso finora, si sia trattato di una messinscena.
E quindi al di la della umana “Pietas” che ognuno di noi coltiva quello che va fatto va fatto, anche se è di incredibile durezza.

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Abbiamo visto che i feriti arrivano all’ospedale circa alle 10:30 AM, poi alle prime cure e interventi medici, e fra loro vediamo bambini e adolescenti.
Proprio lo strazio della morte di bambini ha fatto esplodere nel mondo una ondata di indignazione che ha causato l’attacco americano sulla base aereonautica siriana di Al Shayrat.

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Alle 10:30 AM, ora di arrivo dei feriti nell’ospedale eravano già 30 minuti fuori il limite affinchè un video caricato su youtube fosse datato al 3 Aprile.
Dopo l’ingresso ci sarà voluto il tempo per le cure ai vivi, poi per pulire e rivestire i bambini morti, poi per sistemarli per le riprese, poi girare il video che vedete di sopra, poi per montarlo e infine per caricarlo su youtube.
Diciamo ottimisticamente 3 o 4 ore? arriviamo alle 13:30 AM o 14:30 AM, completamente fuori alle 10 ore di differenza di fuso orario.

Inoltre la brutalità della scena (click sull’immagine) mostra chiaramente che i bambini non hanno il “Rigor Mortis” che inizia da 1 a 3 ore dopo la morte, il corpo rimane rigido per 24-36 ore e si rilassa completamente dopo 36-48 ore.
I casi sono due:
– i bambini sono stati uccisi meno di tre ore prima del video, quale che sia la data in cui è stato girato.
– i bambini sono stati uccisi 48 ore prima del video, e si è attesa la fine del Rigor Mortis per girare il video.
Non possono essere morti la mattina alle 7:00 AM, alle 10:00 AM (prima dell’ingresso in ospedale) sarebbero stati già rigidi e la brutale manovra sul bambino per renderlo più “fotogenico” non sarebbe stata possibile.

Inoltre quando uno muore per l’effetto degli esteri fosforici (il Sarin), muore con i muscoli contratti per l’eccesso di acetilcolina. Durante la morte il corpo assume posizioni innaturali dovute alla contrazione.
E’ come se il Rigor Mortis intervenisse al momento stesso della morte, e questo non appare su nessuno dei bambini del video.

A quanto sembra abbiamo dato credito a una messinscena concepita da Demoni.

Voci non verificabili che girano sul web dicono che questi bambini possono essere fra i circa 700 che mancano all’appello, rapiti dai “Ribelli Democratici” per estorsione o come ostaggi. In particolare per questi del video dal villaggio siriano di Khessab (1.750 abitanti di etnia armena, l’ultimo villaggio armeno in Siria, a 1 Km dal confine turco e nella zona controllata dai “Ribelli Democratici”).

Ancora sulla cava

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Se ci sono volute tre ore per arrivare dalla cava all’ospedale ci sono volute tre ore anche per andare dalla città alla cava.
E quindi soccorritori e comparse sarebbero dovute partire da Khan Shaykhun  tre ore prima (e quindi alle 4:00 AM) che il preteso attacco col Sarin avvenisse alle 7:00 AM.  Poi, avvertiti dell’attaco col Sarin recitare la pagliacciata e ripartire per essere all’ospedale a Khan Shaykhun alle 10:30 AM.
E’ ridicolo, è chiaro che la messinscena nella cava è stata fatta ben prima del 4 Aprile.

Conclusioni

E’ stata una tragica messinscena alla quale tutti hanno finto di credere nonostante i molti dubbi emersi fin dall’inizio.

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Il Sarin

Per eliminare l’azione degli agenti nervini a cui il Sarin appartiene (sono parenti stretti degli esteri fosforici usati come insetticidi, ed essi stessi sono esteri fosforici), ci vuole o l’atropina o un riattivatore di un enzima chiamato acetilcolinesterasi.
Infatti l’azione degli esteri fosforici è quella di inibire l’enzima acetilcolinesterasi, senza il quale l’acetilcolina bombarda le terminazioni nervose neuro-muscolari causando irrigidimento muscolare, dunque paralisi. Il diaframma, ad esempio, resta contratto ed impossibilitato a rilassarsi, dunque non riesci a respirare perché l’acetilcolina non più degradata continua a bombardare la giunzione nervosa neuromuscolare ordinando lo stato di contrazione continua.

Per rilassare il muscolo bisogna bloccare la scarica continua di acetilcolina.
E questo si fa in due modi: o iniettando il più rapidamente possibile atropina, la quale è un anticolinergico, ossia un antagonista dell’acetilcolina, occupa il suo bersaglio e da il comando opposto.
Oppure riattivando l’enzima che disattiva l’acetilcolina, in tal modo l’acetilcolina, una volta rilasciata dalla terminazione nervosa, non bombarda continuamente il recettore neuro-muscolare ordinando la contrazione, ma viene disattivata, ed in tal modo la contrazione muscolare si scioglie ed il diaframma riprende a funzionare facendo lavorare i polmoni, ed anche l’irrigidimento muscolare si scioglie e si riacquista motilità. Ci sono vari farmaci che hanno questa azione, uno dei più usati è la Pralidossima, presente in qualunque centro antiveleni.
Quello è il meccanismo d’azione degli esteri fosforici, dunque anche del Sarin.

Dall’esame dei filmato nessuno dei colpiti appare preda di rigidità muscolare.
Il lavaggio (in ospedale si farebbe con una soluzione di acqua e ipoclorito di sodio) può essere utile ma deve essere fatto dopo aver rimosso tutti i vestiti altrimenti si peggiora la situazione spingendo il Sarin contro l’epidermide dalla quale viene immediatamente assorbito.
Nei filmati non si vede nessuno “denudato” ne al primo soccorso in strada ne in ospedale.  Solo i maschi adulti e i bambini appaiono parzialmente spogliati mentre le donne vengono lasciate con tutti i vestiti e il famoso anziano con la tunica addosso.
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