Il 62% dei francesi è d’accordo con il pass sanitario nei luoghi pubblici, resta però intatto il giudizio che su taluni temi non è la maggioranza, ma la legalità a cui far riferimento. Infatti, la propaganda dei media è ovvio che attira a sé un buon numero di persone, ma la costruzione logica esente da contaminazioni, da ragione ai manifestanti. Non è a tema la questione vaccino – anch’essa importante – ma il mantenimento dello stato democratico e di diritto. E questo travalica le singole questioni ed è molto più importante altrimenti crollano le basi dello stato democratico.
Altro errore è definire i manifestanti francesi grossolanamente ‘no vax’ , mentre queste persone non sono contrarie ai vaccini in generale, ma a questo in particolare, essendo un vaccino sperimentale che uccide almeno una persona ogni milione di somministrazioni e non fa bene il lavoro promesso.
In definitiva: non si dovrebbe mai pretendere il superamento delle norme costituzionali (e questo basterebbe) in base ad una questione di emergenza, e più in fondo: non è lecito neppure manipolare l’informazione e escludere o corrompere il dibattito scientifico per fini politici.
patrizioricci by @vietatoparlare
Più di 114.000 persone hanno manifestato sabato a Parigi e in molte città della Francia per denunciare quella che considerano una “dittatura sanitaria”, mentre il Primo Ministro ha invitato loro a mostrare “solidarietà” vaccinandosi massicciamente contro il Covid-19.
Gli annunci fatti lunedì da Emmanuel Macron per incoraggiare i francesi recalcitranti a farsi vaccinare hanno scatenato una corsa ai centri di vaccinazione e sembrano godere del sostegno dell’opinione pubblica.
Secondo un sondaggio Ipsos / Sopra Steria per Le Parisien – Oggi in Francia e France Info pubblicato venerdì 16 luglio, il 69% degli intervistati approva l’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari e il 62% l’attuazione del pass sanitario nei luoghi pubblici.
Ma queste misure – giudicate da alcuni che violano le libertà individuali – hanno mobilitato anche gli oppositori della vaccinazione, che questo sabato si sono riuniti all’appello di caregiver che rifiutano di farsi vaccinare, giubbotti gialli o addirittura alcuni politici principalmente dell’estrema destra.
Secondo un conte del ministero dell’Interno, nelle province sono stati identificati più di 136 cortei, che hanno raccolto 96.000 persone, mentre a Parigi 18.000 manifestanti hanno battuto il marciapiede.
“La vaccinazione è libertà individuale, ognuno sceglie. Non è questo il tema di oggi, il tema è l’assenza di libertà che purtroppo continua a crescere in questo Paese ”, ha dichiarato Chrystelle, giunta come “ semplice cittadino ” al corteo parigino.
Il volto coperto da una mascherina gialla, a differenza della maggior parte dei manifestanti, si è detta convinta a vincere la sua causa, in particolare sul prolungamento del lasciapassare sanitario, che vede come un ” colpo di bluff ” di Emmanuel Macron.
Queste mobilitazioni “contro la dittatura sanitaria” e “per la libertà” sono avvenute mentre diversi dipartimenti iniziavano a ristabilire le restrizioni sanitarie per fermare una ripresa epidemica legata in particolare alla diffusione della variante del Delta.
È il caso dei Pirenei Orientali, dipartimento dove il tasso di incidenza del Covid-19 è salito alle stelle nelle ultime settimane e dove il prefetto ha appena reintrodotto l’uso della mascherina all’aperto, tranne in spiaggia, o addirittura la chiusura di ristoranti e bar alle 23:00 a partire da questa domenica.
In tutta la Francia, secondo i dati ufficiali, sono stati identificati quasi 11.000 nuovi casi nelle ultime 24 ore, superando la soglia dei 10.000 per il secondo giorno consecutivo dalla fine di maggio.
Wow. Massive protests happening right now in Paris, France against Macron’s new coronavirus restrictions. pic.twitter.com/C3JIaUV7wJ
— Sarah Abdallah (@sahouraxo) July 17, 2021
fonte: Sputniknews