Attualità

Gli Stati Uniti rilanciano l’ISIS in Siria attraverso la propria base di al Tanf

La zona di attività delle cellule  “dormienti” dell’ISIS in Siria continua ad espandersi.

Per la terza volta nelle ultime due settimane, i terroristi dello “Stato islamico” hanno teso un’imboscata all’esercito arabo siriano nella Siria orientale.  Secondo varie fonti, l’ISIS ha attaccato posti di blocco dell’esercito alla periferia della città di Al-Kom, a nord della città di SukhnA, nella campagna dell’Homs orientale.
L’attacco è iniziato al tramonto. I combattimenti sono durati più di 3 ore prima che l’ISIS si ritirasse dall’area.

L’ISIS ha dichiarato l’uccisione di più di 15 soldati, tra cui 4 ufficiali (tra questi c’era il colonnello Nader Sakna), i terroristi inoltre hanno distrutto  due auto e sequestrati  due pickup, oltre a un gran numero di armi.

E ora guarda la mappa qui sotto e troverai una spiacevole sorpresa: è molto chiaro che tutte le azioni dell’ISIS trovano abbrivio ed alimento dallarea strategica di al Tanf americana off-limit alle forze siriane.

infografica @astramilitarum

Nella infografica dell’account twitter @astramilitarum emerge che:

Tutti i punti di attacco, così come i luoghi in cui ISIS ha detenuto per breve tempo un territorio sotto il proprio controllo, si trovano in un raggio di 100-150 km dalla base statunitense di At-Tanf posta all’incrocio tra vie di facilitazione tra Siria, Iraq e Giordania.

Tutto – dall’improvviso assalto di ISIS ad  alQariatin nel 2017 fino all’attacco atuale ad al Al-Kom sono correlati con un trampolino, ovvero , il “triangolo della morte” nel deserto siriano.

In quella zona, le forze dell’ISIS  hanno un gran numero di depositi e scorte per condurre attività di sabotaggio sulla rotta Damasco-Palmyra-Deir-ez-Zor e vicino a Mayadin. Nonostante il fatto che le truppe siriane stiano costantemente perlustrando l’area, ciò non impedisce che avvengano ancora incursioni dell’ISIS che mietono vittime tra le truppe siriane.

L’attacco ad Al-Kom su questo elenco è isolato, il punto è  molto remoto rispetto alla base di At-Tanf: questo significa che ISIS sta già iniziando a farsi strada da At-Tanf in profondità nel paese verso località più interne. E questo è un sintomo molto pericoloso!

E, soprattutto, guardando la mappa, la sensazione persistente è che se Al-Tanf  non verrà smantellata la situazione divamperà ulteriormente.
I terroristi dell’ISIS risiedono nella zona controllata dagli americani, ingrassano, si rilassano, si preparano, si allenano e hanno una grande forza e un buon sostegno. E prima o poi, gli Stati Uniti proveranno a giocare di nuovo in grande stile e libereranno i cani della catena dalla gabbia – direttamente contro l”esercito di Assad.

Nell’area desertica che circonda la base USA già da tempo i militanti dell’ISIS non esauriscono la benzina, le armi, e dispongono persino di sempre  Toyota nuove su cui  montare altrettanto nuove nuove mitragliatrici, con tanto di rifornimenti di ogni tipo.

Oltre a questi fatti giungono altre pessime notizie: la prima è che l’Egitto – per le pressioni statunitensi – ha precluso alle petroliere iraniane  il passaggio attraverso il canale di Suez per raggiungere la Siria; la seconda è che gli Stati Uniti stanno chiudendo tutti i valichi tra il Libano alla Siria; la terza è che lo stesso tentativo è in corso lungo la frontiera giordana; la quarta è che la stessa cosa si sta tentando di fare all’altezza del valico siriano-iracheno di Abu Kamal per opera di SDF;

infine, l’ultima problematicità naturalmente è l’area amministrata da al Qaeda nella provincia di Idlib, anche questa sotto i buoni auspici occidentali.

In conclusione, è indubbio che il panorama complessivo sta peggiorando su tutti i fronti siriani e che la situazione rimane stazionaria ma ad un prezzo molto elevato.

 

 

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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