Cultura e Società

Il “Voglio farli incazzare” di Macron … il mondo del 2022 è un pasticcio tecno-economico degradante

In un contesto così coercitivo, non sorprende che il pubblico sia alla ricerca di un capro espiatorio responsabile del disturbo ospedaliero: i non vaccinati. A parte il fatto che si tratta di un bersaglio facile, si può pensare che tutti si sentano responsabili per non aver mostrato sufficiente ostilità nei confronti dei governi che hanno tagliato 75.000 posti letto negli ospedali tra il 2003 e il 2019 e più di 5.700 nel 2020. Quindi la fortuna è troppo buona per i governanti del Paese che se ne impossessano per nascondere la loro politica ospedaliera deleteria dietro i non vaccinati e decidono di farli incazzare.

Parola curiosa questa: incazzare [Macron ha detto ‘voglio farli incazzare]. Questa non è una parola familiare né popolare, ma una volgarità e un insulto. Cosa guadagni insultando le persone? Più grave, questo insulto che sminuisce e stigmatizza coloro di cui parla, rafforza tutti gli ostracismi. (…) Un quotidiano ha suggerito di non ammettere i non vaccinati in terapia intensiva.

Da allora non è passato giorno senza che un medico o un giornalista apparisse in televisione o parlasse sui giornali per esprimersi su questo argomento: se chiudessimo l’accesso alla rianimazione ai non vaccinati, se gli facessimo pagare le cure …, aprendo così la voce a tutte le idee più o meno nauseanti secondo cui dovremmo far pagare, ad esempio, la cura dei fumatori malati di cancro…

Quale sarà il domani? : non ci prendiamo più cura delle vittime di un infortunio se sono la causa dell’infortunio, né per i disabili perché costano alla società, ai beneficiari delle RSA, ai disoccupati? D’altronde questa prospettiva non è lontana poiché già in Canada i disoccupati non riceveranno più l’indennità se non saranno vaccinati.

di LATOUILLE (dal suo sito web)

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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