Il FAMILY DAY non è contro gli omosessuali ma contro l’ideologia dei ‘diritti umani’ che scatenano le guerre.

La legge Cirinnà non per soddisfa ‘esigenze sociali’ bensì è uno strumento giuridico che soddisfa lobby finanziarie  e politiche.

Ci sono amici di mio figlio, ragazzi che ‘si godono la vita’ , assidui frequentatori di discoteche, che non vanno in Chiesa, disimpegnati politicamente, attratti solo dalla loro sfera affettiva individuale  che domani mattina vanno al family day. Non hanno pensato ‘a che serve, tanto ci vanno gli altri’.  Non si sono fatti problemi per l’esito. Semplicemente vogliono esserci perchè ne vale la pena.

Questi ragazzi  mi hanno detto che occorre andare perchè è una questione essenzialmente che si gioca su un piano politico. E’ una questione politica che si vuole imporre su tutti.  Sono consapevoli che c’è un bombardamento continuo in tal senso da parte dei media e di particolari potentati che influenzano la percezione della realtà.  Su questo fatto non tutti hanno la stessa chiarezza di giudizio che questi ragazzi mi hanno dimostrato. Purtroppo si è palesato che anche nella Chiesa  non tutti hanno hanno realizzato chiaramente il motivo per il quale ci si deve muovere pubblicamente.

C’è una mancanza di percezione di quello che sta passando nella nostra società. Non è a tema ‘il desiderio di infinito del singolo che cerca sempre nuove libertà per il suo desiderio di felicità’  ma di un progetto politico di altri che con gli omosessuali non hanno nulla a che fare. La non adesione a questo gesto per motivi di metodo fa capire che non c’è la consapevolezza del ‘nemico’, c’è una mancanza di giudizio corretto di quello che sta succedendo.

Il giudizio è corretto sull’uomo ma storicamente inefficace perchè sembra ignorare  ciò che ruota intorno all’ideologia gender. Sembra ignorare i programmi che si stanno diffondendo, il lavorìo degli organismi sovranazionali e le lobby …
Contro tutto questo, non basta la testimonianza personale ma occorre una risposta politica. La manifestazione del FAMILY DAY non è quindi contro gli omosessuali (che già hanno già le loro tutele) ma contro chi ha in agenda di diffondere una nuova ideologia totalitaria.

Su quest’ultimo punto, vi propongo qui di seguito, uno stralcio di un articolo di ZENIT:
[su_panel](…) Le associazioni Lgbt ricevono cospicui finanziamenti da parte delle principali multinazionali e ong mondiali: Apple, Coca Cola, Open Society di George Soros, MacArthur Foundation, Fondazione Ford, Goldman Foundation, Rockefeller Foundation, Kodak, American Airlines, Pepsi, Nike, Motorola solo per fare alcuni esempi.

Desta sospetto anche la particolare attenzione che gli organismi sovranazionali pongono nei confronti della promozione dell’ideologia di gender verso le scelte legislative nazionali. Basti pensare che l’Organizzazione mondiale della sanità trova il tempo per dettare agli Stati le linee guida sull’educazione sessuale dei bambini invece di occuparsi di problemi reali.

Ma in che modo il gender ed il riconoscimento dei matrimoni omosessuali favorirebbero queste multinazionali?

L’involuzione del sistema economico mondiale ha prodotto la concentrazione del capitale nelle mani di pochissimi che prediligono la speculazione finanziaria e lo sfruttamento della manodopera a basso costo tramite le delocalizzazioni piuttosto che investire ed intraprendere al fine di accrescere la ricchezza comune. Questi pochi hanno ormai una capacità finanziaria così grande da poter determinare ed influenzare le scelte politiche. Il potere politico subisce l’influenza di questi potentati economico-finanziari ed ha ormai perso la sua autonomia decisionale.

Questi poteri puntano ora alla disgregazione di tutti i corpi intermedi, distruggendo i legami comunitari e relazionali con il chiaro obiettivo di ampliare il loro potere rendendo l’uomo sempre più solo ed incapace di relazioni. Distruggere la famiglia significa rendere l’uomo solo, consumatore e suddito perfetto, consuma compulsivamente al fine di colmare la sua solitudine e non è più in grado di intessere relazioni sociali e comunitarie che possano creare una insidia alla gigantesca industria che ci governa.

La prospettiva però più pericolosa, il vero salto di qualità per questi poteri finanziari avviene con la pratica dell’utero in affitto: quando l’uomo non saprà più chi sono sua madre e suo padre, quando avranno distrutto anche i legami genitoriali e con essi la nostra stessa identità, solo allora il loro disegno sarà compiuto.  [/su_panel]

Di fronte ad un pericolo così, il mondo cattolico deve essere consapevole che la sola  presenza missionaria  non basta, occorre anche una presenza sociale e politica, nelle forme consentite ed adeguate al nemico che si ha di fronte .

Mi è piaciuto molto il giudizio di un amico:

[su_panel]La discussione in Parlamento della legge Cirinnà è, oggi, un pezzo di realtà che ci provoca. E siccome il metodo è dettato dall’oggetto, continuo a dire che se l’oggetto è l’approvazione di una legge ingiusta, il metodo è la manifestazione in piazza.

Così come se l’oggetto è la domanda di felicità del mio vicino di casa, il metodo è la testimonianza personale. Pensate quanto sarebbe ridicolo se rispondessi alla domanda di felicità del vicino andando in piazza.

E quanto sarebbe ridicolo se rispondessi alla imminente proposta di approvazione della legge con la testimonianza personale…[/su_panel]

Non tutti hanno la possibilità pratica di andare in piazza. Ma possono comunque contribuire efficacemente. Non per nulla la patrona dei missionari è una suora di clausura.

Vietato Parlare

sullo stesso argomento, vedi anche:

Il nuovo disordine mondiale’ di card Joseph Ratzinger

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