Il Falcon 9 ottiene la certificazione di Categoria 3 dalla NASA

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SpaceX

In un comunicato emesso dalla SpaceX lo scorso 9 novembre, l’azienda di Hawthorne ha dichiarato di aver ricevuto la certificazione Categoria 3 dal Launch Services Program (LSP) della NASA per il proprio lanciatore Falcon 9.

Con questa certificazione, il Falcon 9 potrà quindi lanciare anche le più importanti missioni scientifiche dell’agenzia spaziale americana, e dal canto suo la NASA avrà un’ulteriore opzione per le proprie esigenze di lancio. Inoltre l’ingresso in campo di un competitor agguerrito come la SpaceX potrebbe portare anche ad un abbassamento dei costi per questo tipo di lanci.

Gwynne Shotwell, Presidente e Chief Operating Officer di SpaceX ha così commentato l’evento: “La certificazione per la Categoria 3 è un enorme risultato per il team del Falcon 9, e rappresenta un altro passaggio chiave nell’ambito della nostra stretta partnership con la NASA. Siamo onorati di poter fornire servizi di lancio affidabili ed economici per i più critici payload scientifici della nostra nazione.”

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Il volo inaugurale del Falcon 9, avvenuto il 4 giugno 2010 dalla Cape Canaveral Air Force Station. (C) SpaceX

La Categoria 3 prevede che un veicolo abbia eseguito un minimo di 3 ed un massimo di 14 lanci coronati dal successo. La differenza fra i numeri dei lanci è dovuta dal numero degli autdit addizionali e delle revisioni necessarie alla NASA per rilasciare la qualifica; più revisioni permettono alla NASA di certificare il vettore con un minor numero di lanci. Tuttavia l’azienda di Elon Musk non ha voluto specificare quale si stato l’approccio utilizzato nel proprio caso.

Dal 2010 la famiglia del Falcon 9 ha compiuto oltre 60 lanci con un fallimento nel 2015, quando andò persa una capsula cargo Dragon diretta sulla ISS, ed una esplosione al pad di lancio nel 2016, durante i preparativi per uno static fire test pre lancio. Di seguito si sono avuti ben 34 lanci andati a buon fine.

In precedenza, solamente i vettori della United Launch Alliance (ULA) per i carichi pesanti e il Pegasus XL della Northrop Grumman per piccoli satelliti, erano gli unici certificati con la Categoria 3.

Le missioni di più alta priorità dell’ente spaziale americano, identificate come Classe A e Classe B possono essere lanciate solamente con vettori di Categoria 3, con rare eccezioni, per via dell’elevata importanza a livello nazionale, per il costo e la complessità e con scarse possibilità di poter essere nuovamente lanciate in caso di fallimento.

Questo sistema di classificazione non si applica ai cargo commerciali ed alle future missioni commerciali abitate che SpaceX offre ed offrirà alla NASA.

Fonti: Parabolic Arc; Space News

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