Stefano Orsi – Aggiornamenti flash dai fronti libici del 11-4-2019

Tripoli
Ancora una volta, dopo una offensiva e guadagni di terreno, le LNA si sono fermate in attesa, nuovamente il sospetto che sia mancata la continuità nei rifornimenti alle truppe avanzate.
Il sospetto trova conferma anche in alcuni episodi di resa da parte di due unità, delle LNA, si trovavano in posizione avanzata verso Ayn Zhara, pare siano rimaste quasi a secco di munizioni e avendo di fronte unità GNA vicine come gruppo tribale, abbiano mediato un accordo di resa per evitare di rischiare l’annientamento, ma attendiamo ulteriori conferme.
Domani sarebbe il venerdì di preghiera per cui potrebbe essere un altro giorno fiacco, oppure vedere riprendere le ostilità nel caso arrivassero rinforzi e rifornimenti per le truppe LNA nei settori avanzati.
Diversi sono stati i raid aerei segnalati oggi, le forze aeree di Bengasi hanno bombardato le difese misuratine nel quartiere di Ayn Zhara, segno che se le forze di terra attendono, quelle del cielo no.
Lo spostamento del fianco sinistro di diversi Km garantisce un buon vantaggio alle LNA che potrebbero costringere le difese di Al Aziziyah al ritiro visto il rischio tangibile di rimanere chiuse in una sacca.
Sono diversi i segnali che ci dicono siano in corso operazioni di evacuazione dalla Capitale libica, molti aerei privati si stanno levando in volo dall’aeroporto di Mitiga, Personale UE e di altri Paesi sta abbandonando Tripoli.
Ci sono stati contatti tra il nostro Primo Ministro conte e il gen. Haftar oggi, la cosa è interessante, se ricordate il nostro ragionamento di ieri, anche il fatto che il personale militare e di ambasciata , per ora non siano stati spostati.
La Francia, manco a dirlo, ha bloccato una iniziativa della UE che tentava di fare pressioni su Haftar per bloccare le operazioni offensive, ci saremmo attesi accuse alla Francia dai soliti +europoidi di attività antieuropea ed invece niente, il nulla, praticamente “una fava”. La miseria dello schieramento politico +europoide è davvero ad encefalogramma piatto. Si sono fatti zerbino degli interessi francesi evidentemente, silenzio sulle violenze contro i manifestanti francesi, silenzio sui massacri nello Yemen, silenzio sul trattato di Aquisgrana, silenzio sui trattati da decine di miliardi con la Cina, assoluta volontà di costruire la Torino Lione che serve più alla Francia che a noi, ma protestano sempre quando l’Italia cerca di crearsi uno spazio ed una politica distinta dai dettami di Bruxelles.
Tornando alla Libia, una seconda possibilità di lettura di questa attesa possa essere l’esigenza di molti Paesi di mettere al sicuro il loro personale, da qui un possibile rallentamento e forse preparazione di un nuovo e potente attacco nei prossimi giorni, se Tripoli avesse potuto mettere in campo di più, credo lo avrebbe già fatto, le LNA quando attaccano riescono sempre ad avanzare e perdono solo una minima perte durante le attese, per cui direi che in breve le difese GNA potrebbero cedere del tutto.
Cogliamo l’occasione per esprimere a Julian Assange tutta la nostra solidarietà, mia personale e della redazione di SakerItalia, a causa del suo arresto avvenuto a Londra, il tradimento del Presidente (HDP) Lenin Moreno, ha revocato il suo status di rifugiato politico consentendo in tal modo la sua cattura, inoltre con Leni Remedios ci occupammo appunto della sua sparizione, che non apparisse più in video, non scrivesse più e nemmeno rilasciasse interviste, le ragioni ci sono state palesi vedendolo fisicamente provato da una evidente prigionia cui è stato sottoposto in questi mesi all’interno della ambasciata.
Julian è un uomo che ha dimostrato come con volontà ferrea, si possa mettere in difficoltà un nemico tanto potente quanto spregiudicato come gli USA, che con politiche di spionaggio scriteriato, anche ai danni dei loro alleati, con la violazione sistematica di ogni legge e tutela per i cittadini, sta sempre più demolendo le basi della Democrazia per instaurare regimi fintamente ed apparentemente democratici, ma viziati da un controllo tanto capillare quanto assoluto dell’informazione. Julian Assange ed i suoi collaboratori hanno rotto questo meccanismo svelandolo al mondo, svelandoci le bassezze, i reati, le falsità raccontate e dandoci un assaggio di mondo libero e consapevole.
Per questo ringrazio Julian e tutti coloro che negli anni hanno costruito Wikileaks..
Stefano Orsi

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