C’è un video su VK sull’uso dei russi delle bombe VKS RBC-500. Il filmato è alla fine di questo report e dice di essere stato girato nel distretto di Maarrat al-Numaan, provincia di Hama. Si tratterebbe del munizionamento a grappolo RBC-500 SPBE-D anticarro.
RBC-500 SPBE-D è una munizionamento anticarro contenente 15 munizioni autoguidate del peso di 14,9 kg ciascuna. La bomba è dotata di 15 elementi di combattimento. Ognuno è dotato di una radio altimetro e un sensore di calore sintonizzato sulla radiazione infrarossa emessa dai veicoli corazzati nemici. Dopo aver aperto le bombe, le submunizioni scendono col paracadute fino a una certa altezza: non appena il sistema di controllo trova un bersaglio, il paracadute si accende, un motore a razzo si accende e 14 chili di esplosivo con un dispositivo vengono diretti contro il veicolo corazzato.
Il munizionamento di questo genere è vietato da un apposito accordo internazionale ma a patto che venga sottoscritto. Ma né la Russia, né gli Stati Uniti lo hanno sottoscritto. Tenete presente però che che ovviamente la migliore soluzione sarebbe mettere al bandoo le guerre e quella in corso in Siria è una guerra di aggressione che vede da una parte il governo laico di Assad e dall’altra l’ISIS ed al Qaeda supportati dalla comunità internazionale sotto false spoglie ed in modo più o meno occulto.
Nel video che vedete questo tipo di munizionamento è stato usato in aree attraversate da una linea di fronte battuta dalle artiglierie e sgomberata da tempo dai civili. Non si tratta comunque in questo caso di munizionamento anti-personale a saturazione d’area ma appunto, anticarro.
Inoltre i costruttori russi affermano che se le submunitioni non riuscissero a colpire il bersaglio (veicoli corazzati), esse sono programmate ad “autodistruggersi, senza colpire nulla”.
A quanto pare, sembra che i russi non abbiano altra scelta che mettere in campo tutta la propria teconologia bellica, visto anche la determinazione degli USA di proseguire la guerra in Siria mentre il doppiogiochismo della Turchia che continua a rifornire attraverso la frontiera i terroristi.
Quello che è certo che queste armi risparmieranno la vita a molti soldati siriani che già a decine sono morti in combattimento contro i terroristi di al Qaeda. Tuttavia Mosca finora ha sempre negato di usare in Siria questo tipo di munizionamento. Esistono però studi di diversi centri di ricerca e riviste specializzate militari che hanno pubblicato foto dell’aeroporto siriano russo in cui si notano aerei che hanno caricato sotto le ali questo tipo di munizionamento.
patrizio ricci @vietatoparlare