Emergenza sanitaria o radicale ridefinizione della persona umana?

Propongo dal sito La scure di Elia la riflessione  rilanciata da Marco Tosatti. Concretamente poi la riflessione si è tradotta in una efficace iniziativa di preghiera, si comincia dalla consapevolezza e dal chiedere.

sabato 5 settembre 2020 – La Scure di Elia blog

Rovesciamo la dittatura sanitaria In manu Dei potestas terrae, et utilem rectorem suscitabit in tempus super illam (Sir 10, 4 Vulg.).

«Il dominio della terra è in mano a Dio; a suo tempo susciterà su di essa un governante benefico». È una verità inoppugnabile, riconosciuta dalla ragione naturale nonché confermata dalla Rivelazione: il Creatore ha necessariamente il pieno e continuo controllo della Sua opera e dirige la storia umana facendo sorgere, quando è l’ora da Lui stabilita, guide capaci. La luminosa massima è contenuta nel libro dell’Ecclesiastico (o del Siracide, come lo si chiama oggi in base al nome greco dell’autore). Immediatamente prima l’agiografo annota: «Com’è la guida di un popolo, tali sono i suoi ministri; qual è l’amministratore di una città, tali sono i suoi abitanti. Un re stolto manderà il suo popolo in rovina, ma le città si popoleranno grazie al senno dei potenti» (Sir 10, 2-3). Se, subito dopo tali osservazioni, si auspica l’avvento di un utilis rector, pare evidente che all’epoca della composizione del libro (si presume all’inizio del II secolo a.C.) gli israeliti fedeli non fossero entusiasti dei loro compatrioti che governavano per conto dei Seleucidi, dinastia pagana di cultura ellenistica.

Mai parole risuonarono più attuali e pertinenti. Siamo dominati da un regime estraneo che ha piazzato ai posti di comando italiani di bassissima levatura perché eseguano supinamente ordini che giungono dall’alto, miranti a rovinarci economicamente e a disgregarci come Nazione. I mass media continuano a terrorizzare la popolazione con un bombardamento incessante di notizie false o tendenziose: i morti oggi imputati al Covid-19 lo hanno per lo più contratto nei mesi scorsi e ne sono guariti, ma son poi deceduti per altre cause, oppure sono registrati come vittime dell’epidemia pur essendone stati del tutto esenti, in modo che l’ospedale riceva per tal motivo sovvenzioni più cospicue. Sembra altresì che decessi avvenuti nell’arco di una settimana siano raggruppati nello stesso bollettino giornaliero per provocare l’impressione di una situazione sanitaria ben più grave. Essendo il virus clinicamente morto, poi, i nuovi contagi – se sono reali – non si spiegano se non con cause artificiali, a meno che non si tratti di falsi positivi.

Gli immani interessi delle multinazionali farmaceutiche e dei principali finanziatori dell’O.M.S. non sono più un mistero per nessuno, ma a noi sono chiari pure gli stretti legami tra la sinistra al potere e il sionismo mondialista che ha puntato sulla Cina come nuova potenza egemone. Nessuno si sogna di negare che al Coronavirus siano imputabili molti malati e parecchi morti, ma che l’origine del morbo non sia stata naturale e che esso, mediante una sistematica amplificazione dei dati, sia stato sfruttato per provocare una guerra economica a livello planetario, nonché per avviare un’operazione globale di ingegneria sociale, è un fatto che si impone sempre più prepotentemente alle menti più lucide e avvertite. L’obiettivo pare sia una radicale ridefinizione della persona umana come essere relazionale e, di conseguenza, un completo riassetto della società, dello Stato, dell’economia, della religione… Si direbbe un’onnicomprensiva metamorfosi del mondo quale l’abbiamo finora conosciuto, programmata da secoli e realizzata a tappe da quegli illuminati che credono di governare la terra e mirano a ridurre l’umanità ad una massa di schiavi.

Tale demoniaco progetto ambisce a realizzare una nuova creazione, ma rovesciata. L’immagine che sintetizza le dottrine iniziatiche ivi soggiacenti è un uomo barbuto che si rispecchia capovolto nella cornice di una stella a sei punte, simbolo che non ha nulla a che vedere con Davide, ma rappresenta la doppia trinità, quella positiva (ossia quella “cristiana”, reinterpretata in senso esoterico) e quella negativa (ossia quella “benefica”, destinata a completare l’altra). L’assoluto rigetto del principio di non-contraddizione e la deliberata scelta del sotto-sopra come criterio ordinatore costituiscono i pilastri di questa gnosi satanica (com’è in realtà ogni forma di gnosi, benché in modo più o meno mascherato). Il losco figuro della stella non è altri che l’Adam Kadmon, ossia l’Uomo primordiale, controfigura di Lucifero stesso. È questa la “filosofia” che si nasconde dietro il nuovo umanesimo professato dall’ignoto discepolo del defunto cardinal Silvestrini (coordinatore della sedicente mafia di San Gallo) prodigiosamente assurto alla guida del Paese, ma di recente incriminato per reati di inaudita gravità… un “umanesimo” capace di trasformare le scuole in lager.

Tout se tient – direbbero i francesi… per niente estranei, peraltro, alla nostra rovina pianificata. Il peggio è che i deliranti programmi degli illuminati godono della complicità (in parte inconsapevole) di certa gerarchia “cattolica” abbagliata dall’illusione gioachimita della èra finale, quella definitiva dello Spirito, nella quale ci starebbe proiettando proprio l’attuale emergenza sanitaria.

D’altronde la pseudoreligione umanitaria, intrisa di utopismo e di buonismo, del tutto aliena al culto e alla morale, che stan cercando di farci introiettare non è altro che il pendant clericale dell’umanesimo laico di cui sopra ed è perfettamente funzionale, in effetti, all’instaurazione del nuovo ordine mondiale.

Da quei chierici che la coltivano e propagano scientemente è perfettamente lecito dissociarsi con una vera e propria scomunica spirituale, mediante la quale, non avendo l’autorità di comminarla a livello canonico, li escludiamo di fatto dai nostri rapporti e rifiutiamo qualsiasi sostegno o collaborazione: Quae communicatio sancto homini ad canem? (Sir 13, 22). «Se uno viene da voi e non porta questa dottrina, non accoglietelo in casa e non salutatelo neppure» (2 Gv 10); altrimenti sarà impossibile tener fede al comando celeste: Esto firmus in via Domini (Sir 5, 12).

Ai fini del rovesciamento del regime camuffato che, con la sua colossale fabbrica di menzogne, ci sta precipitando nella rovina materiale e spirituale, non dimentichiamo di avere a disposizione armi soprannaturali che il sistema nemmeno sospetta. Ben Sirach, nella sua saggezza ispirata, prosegue affermando che nessuna potenza dura a lungo: Omnis potentatus brevis vita (Sir 10, 11).

Il lapidario assioma è ulteriormente sviluppato con analoghe considerazioni sulla fugacità dell’esistenza di ogni uomo: «Anche il re oggi c’è e domani morirà» (Sir 10, 12). Il suo destino di vermi e putrefazione è dovuto alla superbia di chi si allontana da Dio (cf. Sir 10, 13-15).

Chi ha la fede, invece, riceve dal Signore la capacità di abbattere perfino gli imperi: Sancti per fidem vicerunt regna (I santi con la fede sconfissero i regni; Eb 11, 33 nella versione liturgica).

Un semplice sasso, con la fionda del giovane Davide, abbatté un gigante e mise in fuga gli oppressori. I filistei di ieri e di oggi, per quanto appaiano forti in termini mondani, vivono invece nell’angoscia propria di chi non conosce il vero Dio e non ha riparo dalle sue onnipotenti vendette.

L’individuo dal volto di pietra, già governatore della nostra banca centrale, poi di quella europea, è in realtà un uomo tormentato dalla paura di commettere un errore fatale; potrebbe forse governarci in modo adeguato?

Per questo non è il caso di chiedere al Cielo un banale cambio della guardia, che potrebbe consegnarci a un esecutore ancor più spietato in quanto più vincolato all’oligarchia occulta; occorre piuttosto implorare dall’autorità divina un completo ribaltamento della situazione mediante un terremoto politico che consenta l’avvento di una guida scelta da Dio.

Come insegna san Tommaso d’Aquino, la fiduciosa supplica di numerosi fedeli, purché concordi, è infallibile: Multorum preces facilius exaudiuntur (Le preghiere di molti sono più facilmente esaudite).

Egli cita a sostegno il commento biblico della Glossa quando spiega la richiesta di intercessione per sé da parte di san Paolo (cf. Rm 15, 30): «Molti piccoli, quando si radunano unanimi, diventano grandi ed è impossibile che le preghiere di molti non ottengano» (Summa theologiae, IIª-II ͣ ͤ, q. 83, art. 7, ad 3). Vi rendete conto dello straordinario potere di cui disponiamo?

È giunta l’ora di far echeggiare una vigorosa chiamata alle armi, come il suono inatteso del corno di Gedeone (cf. Gdc 6, 34).

Sabato 12 settembre, festa del Santissimo Nome di Maria e anniversario della prodigiosa vittoria di Vienna, tra le 17 e le 18 chiunque voglia unirsi a questa battaglia si arruoli recitando, singolarmente o in gruppo, l’intera corona di quindici misteri secondo l’intenzione sopra espressa; al termine si rinnoverà la consacrazione di Roma e dell’Italia effettuata il 3 aprile scorso.

Alle 18,00 tutti i sacerdoti disponibili, ognuno là dove si trova, reciteranno l’Esorcismo di Leone XIII perché il nostro Paese sia liberato dalla dittatura demoniaca da cui è oppresso; a tale atto si assocerà monsignor Carlo Maria Viganò, che ha dato pieno sostegno all’iniziativa.

Col Salmista intimiamo ai grandi di questo mondo: Nolite exaltare cornu. Deus iudex est; hunc humiliat, et hunc exaltat (Non abusate del potere. Dio è il giudice: abbassa l’uno e innalza l’altro; Sal 74, 5.8).

Che il Signore risponda: Omnia cornua peccatorum confringam, et exaltabuntur cornua iusti (Annienterò tutta la potenza dei peccatori e si innalzerà la potenza del giusto; Sal 74, 11).

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