Gli attuali vaccini sono come software in Beta Test

Come ha detto a Radio Radio TV,il direttore Fabio Durante, è da considerare che quando si dice’ vaccino’ non si parla di qualcosa che ha un significato assoluto. Quelli attuali sono vaccini sperimentali che hanno superato la fase tre ma che sono stati accettati in una situazione di emergenza, con tutti i rischi che questo comporta.

Essi corrispondono, se paragoniamo il vaccino alla sfera informatica, ad un software che sta in ancora in Beta test. Ma anche quando un software è pronto, ha continui aggiornamenti.

Quindi la domanda è : è corretto parlare genericamente di ‘beneficio assoluto’ dei vaccini quando non si parla di vaccini che non hanno seguito la normale procedura standard di approvazione stabilita dall’Ema e quando la maggior parte di essi si basano su tecnologie usate per la prima volta?

Ad avvalorare ancor di più la tesi di Fabio Durante c’è Giorgio Palù, presidente dell’AIFA: intervistato a Mezzora in più, ammette che i vaccini sono sperimentali e, nemmeno troppo implicitamente, ammette anche che quella in corso è una sperimentazione di massa:

“I paesi hanno approvato il vaccino AstraZeneca a condizione che venissero valutati in corso di vaccinazione massiva gli effetti eventualmente avversi e in continuum i rischi/benefici. Diciamo la verità: AstraZeneca non si era presentata con i migliori studi all’inizio, studi che non avevano incluso la popolazione anziana. Per questo, i paesi avevano raccomandato di vaccinare i più giovani. Ricordiamo che questi studi sono in continuo progresso, a mano a mano che la vaccinazione va avanti, è normale rivedere le valutazioni”.

Quindi una sperimentazione massiva e motivi per modificare tutto ciò che si vuole in nome della sanità.

patrizioricci by @vietatoparlare

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