Il Vaticano gioca forse fuori tempo massimo e vuole bloccare la legge Zan contro l’omotransfobia.
Per la prima volta la Chiesa interviene durante l’iter di approvazione di una legge, esercitando le facoltà previste nei Patti Lateranensi. Secondo la Santa Sede, che ha inviato una richiesta formale al governo italiano, il testo della legge “violerebbe in alcuni contenuti l’accordo di revisione del Concordato”.
Cosa succede? C’è un bombardamento continuo di messaggi contro la morale cristiana e contro la verità. Dal Santo Graal vaccinale che esclude le cure, alla pubblicità, alla scuola ed ai media che promuovono l’ideologia gender.
Anche la scienza ha sposato questo cambiamento antropologico che con la pandemia ha trovato ancora più impulso. Ogni fessura viene utilizzata per implementare una nuova mentalità, porre come ineluttabile un certo modo di pensare.
L’esperimento sui due topolini per far nascere il cucciolo di topo dal maschio c’entra con il DL ZAN? Ovviamente no, il D.L. non parla di far nascere topolini dal maschio.
Penso ne sarete al corrente. Sembra si stia realizzando a piccoli passi la grande speranza della medicina progressista: un topolino è stato ha appena partorito con successo da un mammifero maschio. Si tratta per il momento di un roditore ma si fa sempre più chiara la speranza di partorire per maschi nati trans. È ancora complicato ma è per domani…
https://biorxiv.org/content/10.1101/2021.06.09.447686v1.full
E’ per domani. Si dice la stessa cosa per quando riguarda il decreto Zan: se non discrimini non devi aver paura. Ma così non è: il cambiamento che si sta preparando è totale e vanno concependosi sempre più cose che creano sempre più problematiche. Traslando solamente le discriminazioni, in questo caso dagli omosessuali ai cattolici. Perchè in fondo si è sempre detto che i cattolici sono bigotti, a meno che non sono aperti e cioè assimilabili al mondo, allo ‘spirito del tempo’…
Dovrebbe essere chiaro ma non lo è affatto: la mentalità che sempre più si va imponendo nelle nostre società, mira non solo ad eliminare le discriminazioni – come dicono di fare la nuova tendenza ad essere più umani – ma anche a sostituire un modo di pensare, ovvero a sostituire la legge naturale con una pseudo libertà da applicare con la biotecnologia. E se si vuole eliminare la legge naturale, figuratevi che odio si può avere per la fede cattolica che giudica degenerative certe tendenze.
In tema, bisogna vedere sempre ogni singola azione politica , ogni manovra pubblicitaria multimodale in senso più ampio, bisogna percepire la logica che si vuol far passare e le verità che si vogliono sostituire.
Ed in proposito le armate si sono già scatenate…
Ora cosa è accaduto? E’ accaduto che finalmente la Chiesa per mezzo di una nota formale della CEI, ha detto la sua. E cosa è successo, come hanno reagito le forze laiciste (e le viti coltivati nell’humus che la chiesa stessa ha contribuito a preparare con la propria noncuranza)? Potete immaginarlo, c’è chi si rivolge a Papa Francesco affinché intervenga contro i tradizionalisti e c’è chi dice che la Chiesa non può immischiarsi di cose di attinenza dello stato laico.
Draghi infatti in Senato ‘ha replicato picche’, se pur in ‘politichese’:
Non entro nel merito della questione. Ribadisco solo l’ovvio: il nostro è uno Stato laico, il nostro Parlamento è libero di legiferare e discutere ma il nostro ordinamento dice che siamo in grado di garantire tutti gli impegni internazionali e le leggi costituzionali e tra queste il Concordato con la Chiesa. Ci sono controlli costituzionali preventivi nelle commissioni che lavorano ai disegni di legge e poi i controlli successivi della Corte costituzionale. La laicità, come ricorda una sentenza della Corte del 1989, non è comunque indifferenza dello Stato rispetto al fenomeno religioso ma rispetto del pluralismo e delle diversità culturali“
Ovviamente, la risposta se anche esteticamente può apparire politicamente corretta, di fatto è da biasimare. La risposta non entra nel merito ma sono i soliti valori europeisti, ancora una volta vengono tirate in ballo le magnifiche sorti progressive che la fede cristiana non può e non deve intaccare.
Sono solo i vecchi armamentari , sono i vecchi armamentari risfoderati, quelli rinfrescati e correntemente usati in tempo di pandemia. Era chiaro, ma la Chiesa nella sua gerarchia e i responsabili delle comunità cristiane, delle parrocchie e dei movimenti, hanno ritenuto di tacere. Hanno taciuto se non addirittura di assecondato ed anticipato le richieste, abbracciando le preoccupazioni mondane.
Ora di colpo il problema di fondo riemerge e lo fa in modo più virulento. Intendiamoci: la presa di posizione del Vaticano è provvidenziale e chiara, ma forse tardiva e quindi più difficilmente efficace. Peccato che la chiesa non raccolga più i frutti dei carismi che in passato agivano come ‘movimento’ continuo di giudizio e di pensiero che rimarcavano – non i reciproci confini di competenza di fronti opposti – ma l’estrema attinenza tra fede e reale.
Lorenzo Fontana dalla sua pagina FB ricorda che “Oggi la Chiesa ricorda San Tommaso Moro, studioso e statista inglese, che rifiutò di rivendicare Enrico VIII, capo Supremo della Chiesa d’Inghilterra. La sua integrità morale, gli costò la vita”.
Ciò che è in gioco non è mai per domani, la vita si gioca nel presente. Vedremo ora cosa succederà ma i campi hanno cambiato colore tutt’intorno e le distese sono arcobaleno, senza difendere in realtà nessuno.
Ma non sta a me dire cosa fare e cosa non fare, cosa sia giusto o sbagliato. Dico solo che testimonianza e compito hanno il loro valore nell’esperienza. E questo quando nella vita non ha conseguenze e pretese culturali, si entra in una zona in cui le civiltà cessano di esistere.
patrizioricci by @vietatoparlare