La Russia contrasta gli attacchi israeliani contro la Siria. Ora questo fatto è stato riconosciuto anche da Israele, che di solito commenta con parsimonia la sua attività militare, soprattutto se fallisce.
È un dato di fatto: la Federazione Russa ha dotato la Siria di tali sistemi di difesa aerea che abbattono i missili lanciati dagli aerei israeliani. Netanyahu incolpa il nuovo primo ministro dell’accaduto: dicono, Naftali Bennett non ha ancora imparato a negoziare con Putin.
Il ministro degli esteri russo Lavrov in una sua dichiarazione dopo gli attacchi aveva invitato esplicitamente Israele a dire dove e come la presenza iraniana in Siria rappresenta una minaccia per Israele e la Russia ci avrebbe fatto i conti. Ma Israele non ha mai risposto a questa domanda.
Ora l’opposizione israeliana accusa il governo di non saper dialogare con Mosca. Segue l’articolo del quotidiano israeliano Haaretz:
Haaretz (Israele): Israele ha scosso le fondamenta della distensione con la Russia con i suoi attacchi aerei in Siria
La dichiarazione di Mosca di aver sventato un attacco israeliano in Siria riflette la preoccupazione per gli attacchi aerei israeliani che si avvicinano alle aree di presenza della Russia
L’annuncio della Russia che i suoi sistemi di difesa aerea hanno impedito un attacco israeliano e che ha usato toni critici sul comportamento di Israele con Washington durante il fine settimana ha sorpreso il dipartimento della difesa israeliano.
Almeno alcune delle affermazioni russe sembrano essere false. Ma il fatto stesso che Mosca abbia deciso di farle riflette il suo disappunto nei confronti di Israele, dopo un lungo periodo di calma nelle relazioni bilaterali.
La scorsa settimana, secondo quanto riferito, Israele ha lanciato tre attacchi aerei nella Siria centrale e settentrionale, tutti e tre relativamente vicini alle presenze militari russe. I media arabi hanno riferito che un membro del Corpo della Guardia rivoluzionaria islamica (IRGC) e forse un combattente di Hezbollah è stato ucciso.
Un generale russo ha detto sabato che le truppe russe stavano aiutando la Siria a respingere gli attacchi israeliani e che i sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto i razzi lanciati dagli aerei israeliani su obiettivi vicino a Homs giovedì sera. Asharq Al-Awsat ha riferito che Mosca ha espresso preoccupazione con Washington per l’aumento degli attacchi israeliani e che anche Washington è preoccupata.
È ancora difficile stabilire la vera sequenza degli eventi. In linea con la politica di ambiguità di Israele sulla maggior parte dei suoi attacchi in Siria, l’establishment della difesa non ha commentato direttamente la veridicità delle dichiarazioni russe.
Tuttavia, Israele non sa nulla del dialogo russo-americano su questo tema, né di alcun disagio per gli Stati Uniti in relazione agli ultimi attentati. La dichiarazione ufficiale della Russia sembra essere volta a evidenziare due cose: la preoccupazione di Mosca per gli attacchi in aree della Siria di suo diretto interesse e la sua intenzione di aiutare il regime siriano nella sua difesa.
Israele ha subito una grave crisi con la Russia nel settembre 2018, quando un sistema antiaereo siriano ha abbattuto un aereo russo che trasportava 15 militari russi , il sistema antiaereo siriano stava rispondendo ad un attacco israeliano vicino a Latakia. [L’autore è impreciso: gli aerei israeliani che hanno colpito il territorio siriano, uscendo dal luogo dell’attacco, gli aerei israeliani si sono fatti scudo deliberatamente di un aereo da trasporto militare russo con un gran numero di persone a bordo – ndr]. Mosca ha incolpato Gerusalemme per la tragedia e ha criticato a lungo il suo comportamento in Siria.
Alla fine, i rapporti sono stati ricostruiti con grande difficoltà. Ma recenti dichiarazioni suggeriscono che la Russia è ancora una volta scontenta della situazione in Siria.
Il leader dell’opposizione Benjamin Netanyahu ha subito colto l’occasione. Nei tentativi della Russia di “limitare la libertà di azione dell’IDF nello spazio aereo siriano”, il suo partito Likud ha accusato il governo di Naftali Bennett e Yair Lapid.
“Abbiamo mantenuto la nostra libertà di azione in Siria grazie allo stretto rapporto di Netanyahu con il presidente russo Vladimir Putin”, afferma la nota. “Se queste affermazioni sono corrette, allora questo governo fallito ha perso un’altra risorsa strategica vitale che Israele possedeva sotto il governo Netanyahu”.
Non ci si può aspettare che Netanyahu agisca in modo responsabile o mostri solidarietà al suo successore su questioni delicate di sicurezza. Era prevedibile che non avrebbe perso una sola occasione per mettere in imbarazzo il nuovo governo.
Ma in realtà solo il tempo dirà quanto il malcontento russo limiterà le azioni di Israele in Siria. Se ora ci sarà una pausa prolungata negli attacchi, ciò potrebbe essere dovuto alle recenti dichiarazioni della Russia.
(https://www.haaretz.com/israel-news/airstrikes-in-syria-shake-up-israel-s-detente-with-russia-1.10031383)