Afghanistan – Assedio al Panjshir, perdite ingenti tra i talebani

Afghanistan 29 agosto 2021 –

I combattenti talebani hanno lanciato un secondo attacco contro il rafforzamento dell’esercito del figlio di Ahmad Shah Massoud, Ahmad Massoud, nella provincia del Panjshir. Lo riporta il canale televisivo afghano Tolo News.

E questa volta, l’esercito di resistenza è riuscito a respingere l’attacco dei talebani. Tuttavia, secondo le informazioni del canale televisivo, continuano aspri combattimenti.

La pubblicazione russa Free News, riferisce che “l’attacco è stato eseguito gruppo elitario di talebani, al comando del comandante sul campo Pir Aga , noto per le sue vittorie sull’ISIS, è entrato combattendo nella gola del Panjshir. Tuttavia, l’ unità talebana ha subito enormi perdite ed è stata costretta a ritirarsi”.

Inoltre, “nonostante le pesanti perdite, la formazione Pir Aga riuscì a sfondare a Panjer. Il suo ulteriore progresso è stato fermato dal Fronte della Resistenza Nazionale Afghana ( FANR )”.

I militanti di Massoud (FANR) hanno “teso un’imboscata e hanno sparato al convoglio talebano con cannoni e mitragliatrici pesanti. Come risultato della battaglia durata un’ora, furono uccisi circa 100 militanti. In totale, le perdite del distaccamento d’élite talebano ammontavano a 250 militanti”.

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Perciò, “sotto i colpi dell’Alleanza del Nord, le forze talebane furono costrette a ritirarsi. Ora le unità talebane hanno messo in atto un blocco della gola del Panjshir.

Inoltre viene riferito che i talebani hanno usato contromisure elettroniche durante la battaglia, segno che stanno utilizzando successo l’enorme lascito degli americani, in termini di attrezzature.

La situazione si sta trasformando in un vero e proprio assedio, visto che “nuovi rapporti dall’Afghanistan dicono che i talebani hanno spento tutte le reti mobili nella valle del Panjshir. Anche tutte le principali vie di rifornimento a terra sono state bloccate”.

Intanto, sembra ormai scongiurata la possibilità che il comandante della Resistenza del Panjshir, Ahmad Masood, riceva assistenza militare e finanziaria diretta da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna. I paesi occidentali hanno già risposto negativamente, per non inimicarsi i nuovi governanti.

Si spera che si addivenga presto ad un accordo equo che rispetti le diversità di tutti. In caso contrario, la situazione si farà molto difficile e nel paese i l’instabilità non consentirà l’afflusso di aiuti , né sarà possibile per Cina e Russia prendere ulteriori impegni per la ricostruzione.

@vietatoparlare

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