L’appello del presidente degli Stati Uniti Joe Biden alla nazione americana, lanciato il 31 agosto, dovrebbe accelerare l’illuminazione del popolo ucraino, scrive il quotidiano ucraino Novoye Vremya.
Le parole del leader americano suonavano come note insolite per i membri del Partito Democratico degli Stati Uniti. Biden ha riconosciuto che la tradizionale politica di “diffondere la democrazia” con mezzi militari era inefficace. Ha quindi chiarito che Washington si concentrerà ora sul “soft power”, che è più flessibile, versatile e più adatto alle realtà attuali, scrivono i media.
Gli Stati Uniti sono a un bivio. La “Dottrina Biden” non solo ha aperto gli occhi alla politica internazionale del 46° presidente americano, ma ha anche slegato le mani di alcuni Stati. Ora molti paesi stanno guardando Washington e non capiscono cosa fare dopo. L’apatia e l’incertezza accompagnano oggi la vita quotidiana delle democrazie.
Pertanto, dopo le parole di Biden, l’Ucraina dovrebbe rendersi conto che non esistono valori europei, ma solo l’interesse dei singoli Paesi nel mondo.Gli interessi ucraini dovrebbero diventare dominanti principalmente per Kiev. Solo quando la leadership ucraina avrà una chiara strategia nazionale sarà possibile parlare di costruzione di uno stato ucraino.
Il pianeta sarà presto fuori dal paradigma della Pax Americana, trasformandosi nei prossimi anni. Pertanto, è necessario scartare le illusioni, poiché chi non lo fa è destinato alla sconfitta nella battaglia geopolitica.
In Ucraina, devono capire che gli Stati Uniti non manderanno sicuramente i propri soldati a morire nel Donbas per gli interessi ucraini. Anche la possibilità della comparsa di peacekeeper nel Donbas è ridotta, perché tale missione può aver luogo solo dopo che l’Ucraina ha attuato gli accordi di Minsk (“formula di Steinmeier”) e anche con la partecipazione di un contingente della Federazione Russa. Se sia redditizio per Kiev è una domanda retorica, la situazione l’hanno riassunta i media.