Sgombero a Trieste, il”porto che resiste”: uno show tv per educarne 100
Grande commozione e choc in Rete per le immagini che arrivano da Trieste questa mattina. I portuali e tutti i cittadini presenti sono seduti in terra, si stringono le mani, alcuni pregano, e la Polizia arriva per manganellare e usare gli idranti su ragazze, anziani, bambini, lavoratori coi capelli bianchi. Un portuale, piangendo, lancia un messaggio ai propri bambini; una donna a mani giunte recita l’”Om”, un lavoratore tiene in mano il Rosario. Un altro portuale guarda negli occhi il poliziotto a pochi metri: “Ho una gamba malata, fate piano, ho subìto due operazioni”.
Queste immagini stanno facendo il giro dei media: in prima pagina sui giornali, in diretta nei programmi televisivi della mattina. Tutti mostrano con dovizia di particolari quello che accade, cosa mai successa nei giorni scorsi, quando tutte le manifestazioni contro il green pass erano silenziate o minimizzate. Perché questa differenza? Forse i manganelli della Polizia fanno più notizia dei cortei pacifici? Sicuramente. Ma non è solo questo.
Stamattina l’attacco al porto è arrivato subito dopo l’inizio del collegamento Rai. Questo significa che la stampa era stata avvisata e soprattutto che questo sgombero doveva avvenire in diretta, mostrato a tutti, diffuso in Rete. A chi è destinato questo sgombero in realtà? A Trieste e ai portuali, che cmq continueranno a non andare a lavorare se non vogliono, per cui il porto rimarrà fermo; oppure a chi guarda le immagini, i lavoratori, gli altri portuali fermi ai varchi come il varco Etiopia a Genova, e quelli di Ancora e Ravenna che ieri sera hanno programmato lo sciopero? E’ a loro che si sta parlando, con questo sgombero.
Si manganellano i triestini e insieme a loro i marchigiani, gli emiliani, i liguri, è la solita vecchia tecnica “punirne uno per educarne cento”. Adesso sarà più difficile che i pacifici cittadini, le mamme coi passeggini, le signore anziane (ce n’erano tantissime in questi giorni al varco di Trieste) andranno a sostenere le proteste. Mostrare in tv Stefano Puzzer che piange, inoltre, è un vero attacco al morale del “nemico” (cioè noi).
Insomma questo sgombero è uno show, uno spettacolo, messo in piedi non solo da Lamorgese ma dal potere che deve dimostrare che “il governo non cede ai ricatti”. Tutto ricorda molto l’attacco notturno di Venaus, alla “valle che resiste”: quando si diventa un simbolo, e Trieste lo sta diventando come la val di Susa, bisogna immediatamente cercare di distruggerlo prima che si radichi, si diffonda e combini altri danni.
In pratica, si agisce come si fa con i focolai. Ma il virus, stavolta, sono i cittadini che chiedono solo libertà e Costituzione.
Debora Billi
Dio benedica quest’uomo che, armato del Santo Rosario, sostiene i suoi fratelli e lotta contro il Draghi infernale pic.twitter.com/EejQAz2Kvr
— Bach über alles (@papageno_1794) October 18, 2021
Il sito web l’Indipendente riporta la cronaca degli eventi che sono stai mostrati in diretta TV: ” i mezzi della polizia sono giunti di fronte al Varco 4 ed hanno aperto gli idranti contro i manifestanti, che stanno manifestando pacificamente. I poliziotti si sono mostrati in tenuta antisommossa, e i manifestanti, seduti per terra e in piedi”.
Porto di #Trieste
Portuali e cittadini, seduti, non se ne vanno. pic.twitter.com/YNsbZ9N2Ri— Valeria S. (@valy_s) October 18, 2021
Aggiornamento 9.57: I poliziotti usano gli idranti per disperdere la folla, ci sono i primi scontri tra poliziotti e manifestanti. I poliziotti avanzano poi lentamente, in tenuta antisommossa. I manifestanti rispondono con cori come “pace, amore e libertà” e “la gente come noi non molla mai”.
Aggiornamento 10.10: secondo quanto riportato dall’Agi, un dirigente delle Forze dell’Ordine avrebbe confermato il fermo di alcuni manifestanti dopo gli scontri con la polizia.
Aggiornamento 10.34: le Forze dell’Ordine continuano ad avanzare lentamente, costringendo i manifestanti ad indietreggiare. Molti manifestanti siedono in terra tenendosi per mano, molti di loro in lacrime. Altri rimangono in piedi con le braccia sollevate. I poliziotti chiedono a tutti di spostarsi nel parcheggio: in caso contrario, sembra che le Forze dell’Ordine avrebbero riferito che passeranno alla carica. Vengono nuovamente messi in funzione gli idranti contro la folla.
Aggiornamento 10.40: le Forze dell’Ordine avanzano contro i manifestanti. Un manifestante ha un malore e si accascia a terra.
Aggiornamento 10.58: le Forze dell’Ordine continuano con l’uso degli idranti, e lanciano gas lacrimogeni sulla folla. Parte poi la carica contro i manifestanti. Il Varco 4 viene sgomberato.
Aggiornamento 11.19: la polizia continua ad avanzare contro il muro di manifestanti, costringendoli ad indietreggiare sul Passeggio di Sant’Andrea. Continua il lancio di lacrimogeni, sul posto interviene anche un’ambulanza.
I manifestanti, dopo essersi dispersi in seguito alle cariche della polizia, hanno improvvisato un corteo e si sono diretti verso il centro di Trieste. Qui si sono fermati di fronte al Comune, protestando contro le violenze della polizia avvenute poco prima, intonando ancora lo slogan “La gente come noi non molla mai”.
fine citazione
Molti dei manifestanti sgomberati, sono confluiti nella piazza di Trieste insieme ad altra gente che ha mostrato solidarietà.