Rimsha Masih. l'illusione dell'Islam moderato

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Vi segnalo l’appello di Cultura Cattolica a favore della vita e della verità, per Rimsha Masih , la bambina di 11 anni con la sindrome di down, accusata di blasfemia per aver “oltraggiato il Corano” (ha distrutto dei fogli di un quaderno usato per scrivere versi del Corano). La piccola scampata al tentativo di bruciarla viva da parte di udella folla inferocita in un villaggio nei pressi di Islamabad, meno di una settimana fa, ora è rinchiusa nel carcere minorile di Rawalpindi. La bambina non sa cosa ha fatto, il presidente pakistano ha chiesto spiegazioni ma la legge sulla blasfemia la conosce e sta mietendo vittime tra i cristiani spesso come una scusa per sottrarre terreni o per vendette personali o per odio a Cristo.

Se vi può sembrare eccessivo dire che “non esiste un Islam moderato”, ma eccessivo perchè? I fatti sono che in Pakistan se ci fosse un Islam moderato non ci sarebbe la lagge sulla blasfemia e la discriminazione. Non si può sempre dire il falso perchè se no gli altri ci rimangono male…

Perciò VietatoParlare.it aderisce all’appello di Cultura Cattolica, segue il testo, vi prego di diffondere:

fonte: http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=17&id_n=30923

Rimsha Masih. l’illusione dell’Islam moderato

Facciamo sentire la nostra voce, in difesa di chi è più fragile ed indifeso

Il mondo civile ha assistito attonito al caso di Rimsha Masih, la bambina disabile pakistana di religione cristiana, che ha rischiato di essere bruciata viva dalla folla inferocita, e che oggi si trova agli arresti presso un riformatorio in attesa di giudizio. Il reato di cui è accusata questa undicenne affetta dalla sindrome di Down è di aver stracciato alcune pagine di un manuale che viene utilizzato per imparare a leggere il Corano, testo sacro della religione islamica. Questo atto avrebbe violato la cosiddetta legge sulla blasfemia, spesso strumentalmente utilizzata per colpire i cristiani in Pakistan, la stessa legge contro cui si era battuto con coraggio il ministro martire Shahbaz Bhatti – scelto come uomo dell’anno 2011 da CulturaCattolica.it – ucciso dal cieco fanatismo islamico.
Questa ennesima vicenda di assurda intolleranza contro i cristiani rende ancora più evidente il fatto che il cosiddetto islam moderato viva solo nelle buone intenzioni di chi si illude irenicamente circa la possibilità di un dialogo con il mondo musulmano. La drammatica realtà di ciò che accade nei Paesi in cui l’islam determina concretamente la cultura del popolo dimostra, purtroppo, esattamente il contrario.
Quello che manca all’Islam, una cultura in cui ancora si lapidano le donne adultere come nella Palestina di duemila anni fa, è Qualcuno che sappia rivolgersi al cuore degli uomini e dire: «chi è senza peccato scagli la prima pietra».In ogni caso, è difficile se non impossibile giustificare ciò che è accaduto alla piccola Rimsha Masih alla luce di una prospettiva religiosa, giacché è impensabile che il Dio dei musulmani possa avere questo volto. Se così fosse, sarebbe un Dio disumano.

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