(autore Paolo Franceschetti )
(…) Fin da piccolo, essendo appassionato di telefilm, di cui colleziono varie serie (X-Files, Magnum PI, A-Team, Robinson, Casa Keaton), avevo notato che i protagonisti non hanno mai idee politiche, e men che meno hanno una vita spirituale o religiosa.
I vari personaggi discutono tra loro, amano, odi
In essi i personaggi hanno crisi di identità, hanno problemi di coppia, familiari, lavorativi. Ma mai hanno crisi religiose o mistiche, non si domandano mai il senso della vita e della morte, non discutono mai di Dio, di Cristo, Allah, Buddha.
Le trame sono costituite da protagonisti che trovano il lavoro dopo anni di ricerca, che trovano un assassino dopo anni di indagine, che trovano l’amore dopo anni di solitudine, che ritrovano qualcosa (amici, parenti, felicità) dopo anni; si narra di guerre, battaglie, intrighi di corte nazionali o internazionali, ma mai – sottolineo mai – persone che sono alla ricerca del senso della vita e lo trovano, quale che sia il modo; mai si narra di persone che si interrogano sul senso della morte e arrivano a spiegarlo.
Fin da piccolo, essendo appassionato di telefilm, di cui colleziono varie serie (X-Files, Magnum PI, A-Team, Robinson, Casa Keaton), avevo notato che i protagonisti non hanno mai idee politiche, e men che meno hanno una vita spirituale o religiosa.
I vari personaggi discutono tra loro, amano, odiano, uccidono, lavorano, ma straordinariamente non fanno mai discorsi relativi a religione e politica.
Pensiamo alle trame di film e telefilm.
In essi i personaggi hanno crisi di identità, hanno problemi di coppia, familiari, lavorativi. Ma mai hanno crisi religiose o mistiche, non si domandano mai il senso della vita e della morte, non discutono mai di Dio, di Cristo, Allah, Buddha.
Le trame sono costituite da protagonisti che trovano il lavoro dopo anni di ricerca, che trovano un assassino dopo anni di indagine, che trovano l’amore dopo anni di solitudine, che ritrovano qualcosa (amici, parenti, felicità) dopo anni; si narra di guerre, battaglie, intrighi di corte nazionali o internazionali, ma mai – sottolineo mai – persone che sono alla ricerca del senso della vita e lo trovano, quale che sia il modo; mai si narra di persone che si interrogano sul senso della morte e arrivano a spiegarlo. (…)