L’Antidiplomatico: quel biolaboratorio USA in Italia…

In un briefing tenutosi il 3 settembre, Igor Kirillov, capo delle forze di difesa dalle minacce radioattive, chimiche e biologiche delle forze armate russe (RCBZ), ha sviluppato i seguenti punti:

Ci sono più di 50 laboratori biologici vicino ai confini della Russia.
Nei territori della Russia confinanti con l’Ucraina, si registra un aumento dell’incidenza di brucellosi, febbre del Congo di Crimea, febbre del Nilo occidentale, peste suina africana.
Il Pentagono sta trasferendo i programmi incompiuti in Ucraina ad altri paesi dello spazio post-sovietico, nonché agli stati dell’Europa orientale (come Bulgaria, Repubblica Ceca) e ai paesi baltici.
Ci sono informazioni sullo sviluppo e la brevettazione negli Stati Uniti di mezzi tecnici per la consegna e l’uso di armi biologiche basate su UAV.
L’Ucraina ha chiesto al produttore dell’UAV Bayraktar di dotare l’UAV di sistemi e meccanismi per l’irrorazione di aerosol con una capacità di oltre 20 litri.

Kirillov ha dichiarato che la parte di pubblico dominio è solo la ” punta visibile dell’iceberg ” ma che i documenti ufficiali su questi bioesperimenti sono in fase di esame da parte della Federazione Russa.

L’esistenza dei laboratori è stata confermata dal Sottosegretario di Stato americano Victoria Nuland che in un’audizione della Commissione per le relazioni estere del Senato all’inizio di marzo ha confermato che gli Stati Uniti hanno una serie di “strutture di ricerca” in Ucraina i cui dati non dovrebbero cadere nelle mani dell’esercito russo.

Gli Stati Uniti hanno finanziato un'intera rete di biolab ucraini che conducono esperimenti biologici estremamente pericolosi volti a migliorare le proprietà patogenetiche di peste, antrace, tularemia, colera e altre malattie mortali utilizzando la biologia sintetica, ha affermato il rappresentante permanente russo alle Nazioni Unite Vasyl Nebenzya in un Riunione del Consiglio di sicurezza.
Gli Stati Uniti hanno finanziato un’intera rete di biolab ucraini che conducono esperimenti biologici estremamente pericolosi volti a migliorare le proprietà patogenetiche di peste, antrace, tularemia, colera e altre malattie mortali utilizzando la biologia sintetica, ha affermato il rappresentante permanente russo alle Nazioni Unite Vasyl Nebenzya in un Riunione del Consiglio di sicurezza. – (marzo 2022)

Gli esperti russi dicono che nell’ambito dell programma americano, sono stati realizzati diversi progetti in tre aree principali:

1. Raccolta di informazioni sui patogeni endemici di malattie infettive caratteristici di un determinato territorio al fine di creare una nuova generazione di armi biologiche contro la popolazione di Russia, Iran e Cina.

2. Aumento della dipendenza dei paesi attaccati dello spazio eurasiatico dai prodotti dell’industria farmaceutica occidentale.

3. Guadagno di funzione di ceppi naturali di varie infezioni per sabotaggio economico.

Il Pentagono intende trasferire i programmi che non sono stati completati in Ucraina in altri paesi dello spazio post-sovietico, nonché negli stati dell’Europa orientale, come Bulgaria, Repubblica Ceca e i paesi baltici (e, a quanto pare, anche in Italia).

In particolare, è stato rivelato che l’attività di uno di questi biolaboratori si è trasferita in Italia, precisamente nella base di Sigonella. Lo riferisce con una efficace documentazione la pubblicazione l’Antidiplomatico:

(…)Il segreto che avvolge i biolaboratori americani permette di trasferirli nel silenzio generale anche in paesi come l’Italia. Nel dicembre 2019 ad esempio era iniziato il complesso trasloco, della durata di oltre dieci mesi, di uno dei principali centri di ricerca delle forze armate USA (NAMRU-3) dal Cairo in Egitto alla base aerea siciliana di Sigonella.

Si tratta di un’unità, tra le maggiori del suo genere, che ha il compito di “studiare, monitorare ed individuare minacce sanitarie emergenti e riemergenti di importanza militare e pubblica, nonché sviluppare strategie mirate a mitigare queste minacce.”

L’importanza e le dimensioni di questa struttura, pur se situata in una base militare fuori dalla giurisdizione italiana, avrebbero imposto al governo di informare i cittadini, ma tutto ciò non è avvenuto. Non dimentichiamo che questo trasferimento ha avuto luogo nel 2020 in piena “emergenza Covid”, risulta quindi oltremodo sospetto che non si sia colta l’occasione per parlare di questo laboratorio se, sulla carta, aveva come obiettivo proprio lo studio delle minacce sanitarie (…). ( l’Antidiplomatico)

La suddetta pubblicazione ha ‘linkato’ il comunicato stampa che rende pubblico il suddetto trasferimento, nel silenzio assoluto dei media italiani.

Il trasloco risulta in linea con il cambio di tattica dell’amministrazione americana, avvenuto nel tentativo di eliminare il suddetto dipartimento che si occupa delle attività di ricerca biologiche, le cui attività sono diventate oggetto di indagine internazionale. Pertanto, secondo le informazioni disponibili, le funzioni di appaltatrice dei programmi biologici militari nella regione dell’Asia centrale sono state trasferite a organizzazioni civili specializzate, il cui lavoro sarà sotto il controllo della Marina degli Stati Uniti, che è la struttura più chiusa.

VPNews

 

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