Secondo unrecente sondaggio, gli americani non sono ostili ad un miglioramento delle relazioni nei confronti della Corea del Nord e della Cina, rispetto alle élite politiche:
Secondo un sondaggio pubblicato venerdì da The Harris Poll la grande maggioranza degli americani sosterrebbe colloqui volti a ridurre le tensioni con la Corea del Nord e la Cina, . I risultati sono in contrasto con lo stato di opinione a Washington, dove le élite politiche continuano a confrontarsi su come rispondere a un incidente in cui un apparente pallone di sorveglianza cinese ha sorvolato gli Stati Uniti nei giorni scorsi.
Due terzi degli intervistati concordano sul fatto che gli Stati Uniti dovrebbero “impegnarsi nel dialogo il più possibile per ridurre le tensioni“ con la Cina, mentre il 20% ha affermato che Washington “non dovrebbe riavviare il dialogo ufficiale e invece spendere più soldi per il potenziamento militare“. Il supporto per i colloqui incentrati sulla deescalation è aumentato di cinque punti dal 2021, quando Harris ha posto la domanda per l’ultima volta.
Nel frattempo, il 68% degli americani intervistati ha detto a Harris che il presidente Joe Biden dovrebbe offrirsi di tenere colloqui diretti con il leader nordcoreano Kim Jong-Un, e il 58% ha affermato che gli Stati Uniti dovrebbero offrire incentivi diplomatici o economici “in cambio di passi verso la denuclearizzazione”.
A Washington, le opinioni ottimistiche sull’ascesa geopolitica della Cina si sono inasprite negli ultimi anni, come dimostra la controversia in corso su quello che sembra essere un pallone di sorveglianza cinese. Mentre alcuni esperti (compresi i funzionari del Pentagono) si sono affrettati a sottolineare che il pallone cinese non rappresentava una minaccia, l’incidente ha causato reazioni isteriche tra molte élite della politica estera, che senza dubbio ha contribuito alla decisione del Segretario di Stato Antony Blinken di posticipare il viaggio programmato a Pechino lo scorso weekend.
Per quanto riguarda la Corea del Nord, Biden ha rifiutato l’idea di cambiare la politica degli Stati Uniti nei confronti dello stato isolato, optando invece per lasciare in vigore severe sanzioni mentre espandeva la cooperazione militare con la Corea del Sud. E le crescenti tensioni con Russia e Cina hanno in gran parte spinto le questioni relative alla Corea del Nord ai margini delle conversazioni politiche.
Harris ha condotto il sondaggio online dal 17 al 19 gennaio per conto dell’American Friends Service Committee, un’importante organizzazione quacchera contro la guerra. I risultati sono ponderati per essere rappresentativi e si basano su un campione di 2063 adulti americani.
I sondaggisti hanno anche riscontrato un maggiore sostegno (59%) sullo stabilire una presenza diplomatica in Corea del Nord rispetto al 2021, quando una sottile maggioranza degli intervistati (52%) ha approvato l’idea.
In particolare, gli americani sembrano essere entusiasti dell’idea che gli Stati Uniti dovrebbero formalmente porre fine alla guerra di Corea cercando un accordo di pace completo per sostituire l’accordo di cessate il fuoco in vigore dal 1953. Poco più della metà (52%) degli intervistati ha approvato la politica attuale che si rifiuta di modificare tale accordo. Il risultato del sondaggio consta di un salto di 11 punti dal 2021.