Quando Public ha pubblicato il suo primo documentario, ‘Thrown To The Wind’ (Lanciate al Vento), un mese fa, Facebook ha censurato ogni menzione di esso. In quel momento, era visualizzabile solo dai sottoscrittori di Public. Ora, Public ha reso il documentario disponibile per la visione di tutti, gratuitamente, qui: https://public.substack.com/p/the-film-that-could-save-an-entire.
‘Lanciati al Vento’ svela la realtà dietro le false affermazioni di un’industria che da tempo si presenta come un beneficio per l’ambiente naturale. Esso espone il prezzo che il mondo sta effettivamente pagando per l’industrializzazione dei nostri oceani da parte delle aziende eoliche offshore: l’uccisione delle balene e la potenziale estinzione di un’intera specie di cetacei.
L’industria eolica sostiene di non uccidere le balene, ma lo sta facendo. Le balene collidono con le navi perché le pale eoliche generano un rumore di fondo che producono ultrasuoni. E il sonar ad alti decibel fanno sì che le balene madri si separino dai loro cuccioli, mettendoli in pericolo.
La collisione tra le balene e le imbarcazioni eoliche è un problema reale, e la protezione di queste creature magnifiche dovrebbe essere una priorità. Le tecnologie e le strategie devono essere sviluppate per ridurre al minimo l’impatto dell’industria eolica sull’ecosistema marino.
Inoltre, è importante sottolineare che le balene svolgono un ruolo essenziale nell’ecosistema oceanico e nella regolazione del clima globale. La perdita di una specie di cetacei avrebbe conseguenze devastanti per l’equilibrio dell’ecosistema marino.
Incorporare misure di mitigazione, regolamentazioni più rigide e la ricerca scientifica continua sono fondamentali per proteggere le balene e garantire la sostenibilità dell’industria eolica. La sensibilizzazione attraverso documentari come ‘Lanciati al Vento’ è un passo importante nella giusta direzione per affrontare questa questione cruciale.
per un approfondimento: https://rivistanatura.com/le-pale-eoliche-che-uccidono-le-balene/