Chi resta vicino al popolo mentre anche il premio Nobel per la pace arma la guerra in Siria? 10forSyria, il nostro contributo per aiutare i profughi.
SamizdatOnLine #10 for Syria
La guerra civile in Siria sta avendo ripercussioni notevoli sui paesi confinanti, in particolare Libano e Giordania dove migliaia di famiglie in fuga dal conflitto si sono rifugiate e continuano ad arrivare ogni giorno lasciandosi alle spalle case distrutte, violenza e spesso parte della famiglia. AVSI per rispondere all’emergenza lancia dal 17 giugno al 31 agosto la campagna di raccolta fondi #10forSyria che invita a donare 10 euro per continuare a sostenere le popolazioni rifugiate:
Dona 10 euro e riempi una cisterna di 2.000 litri di acqua.
Dona 10 euro e compra 2 kg di fagioli, 2 di riso, 2 di zucchero e 2 lt di olio.
Dona 10 euro e paga 1 ora di corso di recupero per un bambino siriano.
La campagna viene realizzata sui social network Twitter e Facebook con fotografie e aggiornamenti quotidiani e sul sito www.avsi.org attraverso storie e fotogallery bisettimanali.
CREDITO VALTELLINESE – Sede Milano Stelline, Corso Magenta 59
Iban: IT04D0521601614000000005000
c/c intestato AVSI FONDAZIONE – Causale: Siria
È lunga la lista della spesa che i colleghi di AVSI in Libano e Giordania fanno a chi li interroga circa i bisogni più urgenti. La crisi siriana non sembra ridurre il suo impatto devastante, aumentano i morti e aumentano i profughi. I dati ufficiali fanno venire i brividi: milioni di persone che hanno abbandonato le loro case e il rischio continuo che da un momento all’altro la crisi si armi anche in Libano o in Giordania.
In questo contesto AVSI oramai da diversi mesi sta lavorando per portare un po’ di sollievo alla popolazioni profuga in fuga e sia Marco Perini da Beirut che Simon Sweiss da Amman parlano all’unisono: “Quello che sta succedendo da queste parti sembra interessare pochi, ma abbiamo bisogno di aiuto perché ogni giorno la situazione peggiora e naturalmente colpisce principalmente i più deboli a cominciare dai bambini”. I numeri di quello che AVSI ha fatto fino ad oggi in Libano e Giordania parlano di 17.500 persone aiutate con materiali di prima necessità, 1.063 persone assistite con cibo e medicinali, 600 studenti accompagnati nel loro difficile percorso scolastico con corsi di recupero, 1.250 bambini e giovani supportati con attività psico-sociali e decine di attività fatte sulle singole persone per rispondere a bisogni specifici.
Papa Francesco ai partecipanti all’incontro del 5 giugno di coordinamento tra gli organismi caritativi cattolici che operano nel contesto della crisi in Siria, promosso dal pontificio consiglio “Cor Unum”, ha ricordato:
“La partecipazione di tutta la comunità cristiana a questa grande opera di assistenza e di aiuto è un imperativo nel momento presente. E pensiamo tutti, tutti pensiamo alla Siria.”
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