Revisione dei Trattati Europei: una proposta controversa in un periodo già critico

La recente proposta di revisione dei trattati dell’Unione Europea dovrebbe sollevare critiche e discussioni, mentre sembra che la pubblica opinione, né la politica italiana si renda conto della gravità di quanto potrebbe accadere, in merito a ulteriori restrizioni della libertà democratica nella vita di ognuno.

Ed è ancora più preoccupante perchè questa proposta, che mira a modificare significativamente il funzionamento dell’UE, arriva in un momento di grave tensione geopolitica e di sfide interne senza precedenti.

Analisi dettagliata delle novità nel Progetto di Modifica dei Trattati UE

  1. Modifica nel Processo Decisionale: Il consenso unanime degli Stati membri (Consiglio Europeo) diventa un’eccezione, mentre il voto a maggioranza, sia semplice che qualificata, diventa la norma. Quindi vi è l’abolizione del principio dell’unanimità in favore del voto a maggioranza. Questo cambiamento potrebbe avere un impatto profondo sulla dinamica di potere all’interno dell’Unione, limitando la capacità dei singoli Stati membri di influenzare le decisioni.
  2. Cambiamento nella Terminologia di Genere: La terminologia passa da “uguaglianza tra uomini e donne” a “uguaglianza tra generi”.
  3. Nuove Norme sulla Parità Retributiva: Gli Stati devono assicurare la parità retributiva non più solo tra “maschi e femmine”, ma tra “tutti i lavoratori, indipendentemente dal genere”. La discriminazione non è più definita in base al “sesso”, ma al “genere”.
  4. Focus sui Generi Sottorappresentati: Si passa dalla nozione di “sesso sottorappresentato” a quella di “generi sottorappresentati in tutta la loro diversità”.
  5. Diversità nell’Amministrazione Europea: L’amministrazione europea deve riflettere “l’uguaglianza di genere e la diversità della società”, promuovendo la discriminazione positiva.
  6. Creazione della Carica di Presidente dell’UE: si prevede la creazione di una carica unificata di “Presidente dell’Unione Europea”, che combinerebbe le funzioni attuali del presidente del Consiglio europeo e della Commissione.
  7. Politica Estera e di Sicurezza: la politica estera e di sicurezza comune non richiederà più l’unanimità, ma sarà adottata a maggioranza qualificata.
  8. Unione di Difesa e Esercito UE: si prevede la creazione di una “unione di difesa” con “capacità militari” sotto il comando operativo dell’UE, inclusa l’acquisizione di armi per conto dell’UE, configurando un vero esercito europeo.
  9. Meccanismo di Difesa Collettiva: un attacco contro uno Stato membro dell’UE sarà considerato un attacco contro tutti i suoi Stati membri.
  10. Contrasto alla Disinformazione: l’UE potrà utilizzare mezzi civili e militari contro le campagne di disinformazione.
  11. Competenze esclusive dell’UE sul Cambiamento Climatico: l’UE avrà competenza esclusiva per concludere e negoziare accordi internazionali sul cambiamento climatico.
  12. Competenze Condivise in Sanità Pubblica: l’UE avrà competenze condivise con gli Stati membri su questioni di sanità pubblica, accesso universale alla salute e diritti sessuali e riproduttivi.
  13. Politica Migratoria Comune: la politica migratoria comune dovrà considerare la stabilità economica e sociale degli Stati membri e le esigenze di manodopera del mercato unico, definendo condizioni minime di ingresso e soggiorno.
  14. Norme Minime su Reati e Sanzioni: l’UE definirà norme minime relative alla violenza di genere e alla criminalità ambientale.
  15. Integrazione nella Lotta alla Povertà: l’UE potrà integrare l’azione degli Stati membri nella lotta alla povertà e nel sostegno all’edilizia sociale.
  16. Stato di Emergenza Europeo: ll Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo potranno conferire poteri straordinari alla Commissione in situazioni di emergenza.
  17. Diritto Fondamentale all’Autonomia Corporea: verrà istituito un diritto fondamentale all’autonomia corporea e all’accesso universale alla salute senza discriminazioni.

    Critiche alla proposta

    La proposta arriva in un momento in cui l’Europa è sull’orlo di una crisi senza precedenti, con la minaccia di un conflitto diretto con la Russia. In questo contesto, una revisione così radicale dei trattati potrebbe non solo essere inopportuna, ma anche pericolosa, rischiando di aggravare le divisioni interne e di destabilizzare ulteriormente la situazione.

    L’autoritaria gestione della pandemia da parte dell’UE ald i fuori di ogni controllo scientifico indipendente e la sua incapacità di prevenire o mitigare il conflitto con la Russia sollevano interrogativi sulla saggezza di restringere ulteriormente la voce dei paesi membri. La proposta di abolire il principio dell’unanimità nelle decisioni è particolarmente preoccupante. Questo cambiamento potrebbe limitare la capacità dei paesi membri di esprimere dissenso e diversità di opinioni, in un momento in cui la pluralità di prospettive è più necessaria che mai.

    La struttura attuale dell’UE, con una Commissione Europea che detiene un potere esecutivo e legislativo significativo, spesso senza un adeguato controllo democratico da parte del Parlamento Europeo, già solleva seri dubbi sulla legittimità democratica dell’intera struttura. La presidente della Commissione non è eletta direttamente dai cittadini dei vari paesi membri, un fatto che solleva seri dubbi sulla legittimità democratica dell’intera struttura, che adotta meccanismi poco chiari nelle sue decisioni e fortemente ideologici nei rapporti con gli stati.

    Nel complesso, le riforme proposte, se accettate – e sembra non vi siano dubbi sulla loro accettazione da parte degli Stati membri – porterebbero all’eliminazione di qualsiasi forma di controllo sull’operato delle istituzioni dell’UE. Questo scenario trasformerebbe tali istituzioni in entità ancora più autocratiche.

    Prossimi passi

    FDE Souche, in un articolo del 23 novembre 2023,  riporta i prossimi passi dell’iter di modifica:

    Ora che gli eurodeputati hanno ribadito  la loro richiesta di modifiche ai trattati UE e ha chiesto al Consiglio di “presentare le proposte immediatamente e senza deliberazione […] al Consiglio europeo”, spetta ai capi di Stato e di governo dell’UE istituire una Convenzione – una decisione presa a maggioranza  semplice  . La Presidenza spagnola del Consiglio dovrebbe presentare le proposte al Consiglio europeo di dicembre. Scopri di più su  come vengono modificati i trattati dell’UE.

    Necessità di mobilitazione di fronte a sfide future senza precedenti

    In conclusione, mentre una revisione dei trattati potrebbe essere necessaria per affrontare le sfide future, è fondamentale che questa avvenga in un modo che rafforzi, piuttosto che indebolire, la democrazia e la sovranità dei paesi membri. In un momento di crisi e incertezza, l’Unione Europea dovrebbe concentrarsi sul rafforzamento della sua coesione interna e sulla promozione di un dialogo aperto e democratico, piuttosto che su riforme che potrebbero aggravare le divisioni e minare la fiducia dei cittadini nel progetto europeo.

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    Note a margine:

    Tutti gli screenshot originali delle proposte su FDE Souche

    Tutto il documento:  Parlamento Europeo

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