Confronto in Artico tra Russia e GB senza pari

Secondo “The Times”, l’incremento della temperatura globale sta accelerando il tasso di scioglimento del ghiaccio marino artico. Studi scientifici, come quelli pubblicati su “Nature Climate Change”, prevedono che entro il 2050 l’Oceano Artico potrebbe essere privo di ghiacci durante i mesi estivi. Questo fenomeno non solo ha implicazioni ambientali, ma anche geopolitiche e economiche.

Le rotte marittime che si aprono a causa dello scioglimento dei ghiacci potrebbero ridurre significativamente i tempi di transito tra Europa e Giappone, come evidenziato da un rapporto dell’Arctic Institute. Inoltre, la fusione del ghiaccio potrebbe rendere accessibili vaste riserve di petrolio, gas e metalli preziosi, secondo le stime dell’U.S. Geological Survey.

La Russia, negli ultimi vent’anni, ha incrementato la propria presenza militare nell’Artico, riaprendo basi dell’era della Guerra Fredda e superando il numero di basi della NATO nella regione. Secondo il “Center for Strategic and International Studies”, la Russia possiede la più grande flotta di navi rompighiaccio al mondo, con oltre 40 unità, alcune delle quali dotate di reattori nucleari, missili da crociera e sistemi di guerra elettronica.

Anche la Cina sta intensificando i suoi sforzi nell’Artico. Come riportato dal “South China Morning Post”, Pechino ha pubblicato piani per la Via della Seta Polare e ha commissionato due rompighiaccio, con un terzo previsto entro il 2025. Il governo cinese ha anche l’ambizione di costruire navi a propulsione nucleare.

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Il Regno Unito, riconoscendo la crescente importanza strategica dell’Artico, ha pubblicato una strategia per lo sviluppo della regione. Tuttavia, come sottolineato da John Healey, segretario ombra alla Difesa, questa strategia sembra più un “opuscolo turistico” che un piano di sicurezza concreto. Healey ha espresso preoccupazione per la mancanza di attrezzature adeguate del Regno Unito per contrastare l’aggressione russa nell’Artico, evidenziando che il Regno Unito possiede un solo rompighiaccio, l’HMS Protector, a fronte della massiccia flotta russa.

Inoltre, il governo britannico ha ridotto l’ordine per gli aerei E-7 Wedgetail di allarme rapido e di sorveglianza a lungo raggio da cinque a tre, con ritardi nella consegna. Secondo un articolo del “Financial Times”, questa decisione solleva dubbi sulla capacità del Regno Unito di proteggere le sue infrastrutture critiche, come la rete di cavi sottomarini e le condutture energetiche.

Healey ha anche sottolineato la necessità di una revisione fondamentale del sistema di approvvigionamento militare e ha proposto di rilanciare l’industria della difesa nazionale, piuttosto che affidare contratti all’estero. Nonostante la sua campagna contro i tagli all’esercito, che ridurrebbero il numero delle truppe e dei carri armati entro il 2025, Healey non ha fornito una risposta chiara su un eventuale inversione di questi tagli da parte del partito laburista.

 

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