Il 31 marzo, il presidente Biden ha proclamato la Giornata della Visibilità Transgender per “onorare lo straordinario coraggio e il contributo degli americani transgender”. Tuttavia, quest’anno questa data coincide con la domenica di Pasqua.
Mentre alcuni potrebbero considerare questa coincidenza sfortunata, va notato che il presidente degli Stati Uniti ha completamente ignorato la celebrazione della Pasqua cristiana. Biden non ha rilasciato alcun messaggio ufficiale in occasione di questa festività religiosa, limitandosi invece a promuovere un concorso di uova di Pasqua per i figli dei membri della Guardia Nazionale come parte dell’evento artistico “Celebrating National Guard Families“. In questo concorso, ai bambini era vietato disegnare simboli cristiani.
Secondo quanto riportato da Sky News, l’organizzazione della campagna elettorale di Donald Trump ha criticato Joe Biden per aver scelto di riconoscere il Transgender Day of Visibility (TDOV) proprio nella stessa data della Pasqua. Il TDOV, che celebra la comunità transgender, si tiene ogni anno il 31 marzo dal 2009.
Nel proclamare anche questo anno l’evento egli ha detto: Oggi inviamo un messaggio a tutti gli americani transgender: siete amati… siete ascoltati… siete compresi… voi appartenete… voi siete l’America, e io e tutta la mia amministrazione vi copriamo le spalle… ORA, QUINDI, io, JOSEPH R. BIDEN JR., Presidente degli Stati Uniti di L’America, in virtù dell’autorità conferitami dalla Costituzione e dalle leggi degli Stati Uniti, proclama il 31 marzo 2024 Giornata della visibilità transgender ”.
Le proteste dei Repubblicani
Il presidente democratico Biden ha ricevuto molto dissenso da parte di una larga fetta della popolazione americana riguardo a questa decisione, soprattutto perché il 31 marzo 2024 è un giorno sacro per i cristiani, in quanto fa memoria della risurrezione di Gesù.
Lo Speaker della Camera Mike Johnson, ha pubblicato il messaggio: “ La Casa Bianca di Biden ha tradito il principio centrale della Pasqua, che è la risurrezione di Gesù Cristo”. … Vietare la sacra verità e la tradizione – e allo stesso tempo proclamare la domenica di Pasqua come “Giornata Transgender” – è oltraggioso e ripugnante… Il popolo americano ne sta prendendo atto ”.
Poco dopo l’ufficio elettorale del presidente Donald Trump tramite l’addetta stampa, Karoline Leavitt, ha diffuso la dichiarazione: ” È spaventoso e offensivo che la Casa Bianca di Joe Biden abbia proibito ai bambini di presentare disegni religiosi sulle uova per il loro evento artistico pasquale e abbia formalmente proclamato la domenica di Pasqua come ‘Trans Day of Visibility’… Purtroppo, questi sono solo altri due esempi dell’assalto in corso da anni da parte dell’amministrazione Biden alla fede cristiana… Chiediamo alla campagna fallimentare di Joe Biden e alla Casa Bianca di scusarsi con i milioni di cattolici e cristiani in tutta l’America che credono che il domani sia solo per una celebrazione: la risurrezione di Gesù Cristo ”.
Da parte sua il portavoce della casa Bianca ha contrattaccato i repubblicani dicendo che Biden “Come cristiano che celebra la Pasqua con la famiglia, il presidente Biden è a favore dell’unione delle persone e della difesa della dignità e delle libertà di ogni americano. Il presidente Biden non abuserà mai della sua fede per scopi politici o a scopo di lucro”.
Biden e la sua interpretazione diluita della cristianità
Il presidente Biden sembra avallare la retorica dell’unità e dell’amore universale, temi spesso intrecciati con un’interpretazione diluita della cristianità, quasi ridotta a mero simbolismo. Eppure, tale rappresentazione appare sorprendentemente superficiale e distante dall’essenza profondamente radicata della fede cristiana. La vera sostanza di questa fede risiede nella relazione personale con Cristo stesso, non in un assortimento flessibile di valori etici. La cristianità, nel suo cuore, è un dialogo vivo con l’eterno tramite la Chiesa, una guida che trascende le semplici norme morali e invita alla conversione.
Nel contempo, l’azione politica di Biden, particolarmente evidente nel suo sostegno alle operazioni militari a Gaza e in Ucraina, solleva interrogativi inquietanti sull’effettiva adesione ai principi di misericordia e giustizia che dovrebbero ispirare un leader di fede cristiana. Detenere l’immenso potere presidenziale degli Stati Uniti impone una responsabilità colossale, non solo nell’esercizio equo di tale autorità ma anche nel riflettere, attraverso le proprie azioni, i valori fondamentali del cristianesimo.
Pertanto, attribuire a Biden l’etichetta di difensore dei valori cristiani e della fede appare non solo inappropriato ma profondamente contraddittorio. Tale rappresentazione non tiene conto della complessa realtà in cui questi valori si scontrano con decisioni che sembrano negarli. In questo contesto, la gestione del potere conferito a Biden dall’elettorato americano rivela un disallineamento critico tra le asserzioni di fede e le azioni politiche, sottolineando una discrepanza che merita di essere esaminata con occhio critico e non indulgente.
Il cardinale Muller aveva proposto la scomunica per Biden
Ricordo che recentemente il cardinale Gerhard Müller, insieme ad altri cardinali ha addirittura proposto di scomunicare Biden. Life Site News riporta che il cardinale Müller ha espresso una ferma condanna contro l’aborto e le pratiche eutanasiche, confrontando queste azioni con i periodi più oscuri della storia, come quelli del nazismo. La sua critica non ha risparmia il presidente Joe Biden, sottolineando una contraddizione palpabile tra le dichiarazioni di fede e le azioni promosse.
Life Site News: Prendendo l’esempio di sant’Ambrogio di Milano e della sua scomunica dell’imperatore Teodosio, il cardinale Müller ha commentato come «in altri tempi persone così sarebbero state scomunicate. In passato i Papi e i vescovi non avevano timore di scomunicare, come sant’Ambrogio di Milano”.
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