Elezioni USA – Attenzione alla scelta nella vita ‘del male minore’, quando c’è un Bene Supremo

La Risposta del Papa: un’evidente confusione sul valore della vita

Visitando il sito di Tempi, ho letto l’articolo intitolato “Trump non è il massimo, ma Harris è il peggio. Qual è il male minore” e l’introduzione mi ha lasciato alquanto perplesso.

L’articolo riporta:

“Mentre era sull’aereo di ritorno da Singapore, al Pontefice è stato chiesto: quale consiglio darebbe ai cattolici statunitensi che a novembre dovranno scegliere tra il repubblicano Donald Trump e la democratica Kamala Harris? Papa Bergoglio, come è noto, non ama il tycoon di cui, otto anni fa, arrivò a dire che non era «un buon cristiano». Eppure, rispondendo alla domanda postagli sull’aereo da una giornalista, Francesco ha voluto rimanere equidistante dai due candidati, affermando che sono entrambi «contro la vita». Il primo perché respinge i migranti, la seconda perché è favorevole all’interruzione di gravidanza e «fare un aborto è uccidere un essere umano. Ti piace la parola, non ti piace, ma è uccidere». Scegliere tra i due è difficile, il Papa non saprebbe dire chi rappresenta il «male minore»; ognuno vada a votare e «scelga in coscienza».”

Come vedete, Papa Francesco,  a domanda, ha risposto sui due candidati alle elezioni USA, l’uno democratico e l’altro del MAGA repubblicano. Inaspettatamente ha sottolineato come entrambi i candidati siano “contro la vita”: Trump per il suo atteggiamento verso i migranti e Harris per il suo sostegno all’aborto. Questa posizione di equidistanza del Papa mi ha lasciato perplesso, perchè ritengo che la vera differenza di valore tra i candidati non sia chi rappresenta il “male minore”— poiché tutti commettono peccati—ma chi riconosce più chiaramente che noi stessi apparteniamo a Lui. Inoltre, è nota la posizione di Trump sulla guerra in Ucraina, una guerra fratricida che ha causato milioni di vittime. Trump preme per una soluzione negoziale ed ha promesso che se verrà eletto, userà tutta l’autorità americana e la conoscenza personale di Putin (nonchè la dipndenza ucraina agli ‘aiuti ‘ USA), affinchè la guerra cessi.

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La vera differenza di Valore nella Scelta Politica

Alla luce anche di queste sole evidenze, ma più in generale come metodo, affidarsi alla logica del “male minore” è limitante e rischia di appiattire le nostre scelte su una scala di negatività, anziché orientarci verso ciò che è veramente positivo e trascendente. Quando il Papa mette sullo stesso piano l’atteggiamento di Trump verso i migranti e il sostegno di Harris all’aborto, sembra mancare una chiara comprensione della gravità differente di queste posizioni. L’aborto è una questione che tocca il cuore stesso del diritto alla vita, un valore non negoziabile per chi crede nella sacralità della vita umana dal concepimento alla morte naturale.

La vita umana non può essere ridotta a una serie di problemi sociali o politici. È un mistero che trascende le nostre categorie e richiede un approccio che riconosca la nostra appartenenza a qualcosa di più grande di noi stessi. Riconoscere la propria fedeltà al Mistero di Dio significa avere una stella cometa che guida le nostre scelte oltre le contingenze del momento.

Perché la fedeltà a Dio e lo spirito di servizio all’uomo conta nella scelta dei leader

Preferire un leader che dimostra fedeltà al Mistero di Dio non significa ignorare i suoi difetti o peccati, ma riconoscere che la sua visione del mondo è aperta al trascendente. Questo può fare la differenza tra una politica che cerca di costruire il bene comune e una che, al contrario, relativizza i principi fondamentali su cui si basa la dignità umana.

La risposta del Papa, così come riportata da Tempi, sembra mancare l’occasione di guidare verso una scelta che implichi una comprensione profonda del valore della vita e, soprattutto, riconosca la libertà e il bene supremo per l’uomo, la Sua rivelazione e la nostra appartenenza al Mistero di Dio. Solo così possiamo superare la logica riduttiva del “male minore” e tendere a riconoscere il Bene supremo come l’evidenza di un ‘Tu’ che è tutto in tutto e che si è reso evidente nella storia all’uomo mendicante di Dio.