Aereo di controllo nucleare russo sorvola Mosca; missili nucleari mobili in fase di dispiegamento

Gli ultimi sviluppi provenienti dalla Russia dipingono uno scenario estremamente inquietante che non può essere ignorato. La presenza di un aereo di comando strategico nucleare, il Tu-214PU, in volo sopra Mosca è già di per sé un segnale allarmante. Questo tipo di velivolo, progettato per garantire il controllo delle forze nucleari in caso di conflitto, non viene mobilitato senza una ragione precisa. La sua attuale attività aerea suggerisce che il Cremlino stia mettendo in atto misure straordinarie per prepararsi a eventualità critiche.

A rendere la situazione ancora più tesa è il dispiegamento di camion missilistici nucleari mobili, armati con testate intercontinentali e dotati di tecnologia stealth nella Taiga russa:

Un posto di comando aviotrasportato dell’aeronautica militare russa sta attualmente sorvolando il nord-est di Mosca.

fonte: Hal Turner Radio

L’aereo in questione, identificato come Tu-214PU con registrazione RA-64529 e codice ICAO 14FC11, è progettato per fungere da posto di comando strategico, svolgendo un ruolo analogo al National Emergency Airborne Command Post (NEACP) E-4B dell’Aeronautica degli Stati Uniti.

Flight Map Russian Airborne Command Post

Storicamente, prima dell’introduzione del programma Phoenix Raven, erano gli SP NEACP a svolgere tali compiti. Dal 1979, l’aeronautica statunitense ha integrato quattro velivoli designati come E-4, successivamente affiancati dagli aerei comando E-6B Take Charge And Move Out (TACAMO).

Attualmente, il Tu-214PU è visibile nelle mappe radar di volo mentre sorvola la capitale russa, evidenziando un livello di attività militare aerea di particolare rilevanza.


Camion Missilistici Nucleari Mobili in dispiegamento

Nel frattempo, le Forze Missilistiche Strategiche Russe stanno implementando sul campo camion dotati di missili intercontinentali a testata nucleare.

Questi sistemi avanzati, spesso definiti come “sistemi di ritorsione invisibili”, sono progettati per operare nelle remote profondità della taiga russa. La tecnologia impiegata garantisce capacità stealth, rendendoli difficilmente rilevabili e capaci di lanciare attacchi di rappresaglia in qualunque parte del mondo entro pochi minuti.

Questa manovra rappresenta una dimostrazione della potenza strategica e della prontezza dell’esercito russo, sottolineando l’elevata tensione nel contesto geopolitico attuale.


Minacce nucleari sulle capitali europee nei programmi televisivi russi

Nella giornata di ieri, i principali notiziari della televisione di stato russa hanno trasmesso messaggi di avvertimento in risposta alla fornitura di missili a lungo raggio occidentali all’Ucraina. Secondo questi avvisi, l’uso di tali armamenti potrebbe scatenare attacchi nucleari contro le capitali europee.

Tra le città mostrate o menzionate nei reportage figurano Varsavia (Polonia), Berlino (Germania), Parigi (Francia), Londra (Regno Unito) e Washington, D.C. (Stati Uniti). In particolare, è stato sottolineato che solo TRE missili balistici intercontinentali (ognuno dotato di più testate nucleari) sarebbero sufficienti per porre fine alla civiltà britannica.

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Le Radici della Tensione: l’Espansione della NATO

La situazione attuale è stata collegata dai media russi alle scelte strategiche compiute dall’Occidente negli ultimi decenni. In particolare, viene citata la decisione dell’allora presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, di approvare l’espansione della NATO, ignorando una promessa fatta il 9 febbraio 1990 dal presidente George H. W. Bush a Mikhail Gorbachev, secondo cui “la NATO non si sarebbe spostata di un pollice verso est”.

Con la firma dell’accordo per l’espansione della NATO, l’Occidente ha progressivamente avvicinato le proprie installazioni militari ai confini russi, armando i nuovi Stati membri con missili puntati contro Mosca.

fonte: Hal Turner Radio  (https://halturnerradioshow.com/index.php/news-selections/world-news/russian-airborne-nuclear-war-control-plane-circling-moscow)

Può sembrare paradossale ma la vera minaccia non proviene dalla Russia, bensì dalla NATO:

La dottrina di Mosca è chiarissima: i missili ATACMS, di proprietà della NATO, gestiti da personale NATO e guidati tramite satelliti NATO, rappresentano un evidente atto ostile da parte dell’Alleanza Atlantica. Di conseguenza, una possibile risposta russa rientra pienamente nella dottrina recentemente approvata.

Se poi consideriamo la dottrina statunitense, essa include addirittura l’opzione di attacchi nucleari “preventivi” (cosa non prevista da Mosca). Questo dato rende ancora più evidente come il confronto debba essere analizzato senza pregiudizi. Prima di continuare a produrre titoli che mettono costantemente la Russia sul banco degli imputati, è essenziale valutare lo stato delle cose in modo oggettivo e privo di faziosità.