La Germania, un tempo il colosso industriale europeo, ora barcolla in uno stato di declino gestito. Con le elezioni incombenti, il teatro è pronto. Ma diciamolo chiaramente: non si tratta di chi vince, ma di se i tedeschi riusciranno a rifiutare il sistema che sta strangolando la loro sovranità. Perché, se non lo fanno, queste elezioni non saranno altro che una distrazione, una lezione magistrale di dividi et impera.
Scenario 1: Vietare l’AfD, una scommessa col fuoco
Vietare l’AfD non sarebbe una dimostrazione di forza, ma una mossa disperata per mettere a tacere oltre un quarto dell’elettorato, soprattutto nell’ex DDR, dove il risentimento brucia ancora dopo decenni di negligenza economica. Friedrich Merz, obbediente globalista ed ex agente di BlackRock, diventerebbe Cancelliere. Il risultato? Più guerra, deindustrializzazione e cieca sottomissione agli USA. Tuttavia, mettere a tacere l’AfD non ucciderà il populismo: lo alimenterà. BSW emergerebbe come la più forte opposizione, portando la bandiera di coloro che sono stati abbandonati dall’establishment.
Scenario 2: l’AfD cresce, ma il sistema regge
AfD e CDU dominano le elezioni, ma il cordone sanitario anti-AfD regge. Merz si affanna a mettere insieme una coalizione con i Verdi e la SPD, un circo di contraddizioni. Nel frattempo, AfD diventa il più grande partito di opposizione e, con la crescita parallela di BSW, il parlamento tedesco si trasforma in una zona di guerra di resistenza populista.
Ma le crepe si allargano mentre la Germania si trova ad affrontare tre brutali realtà:
- l’inevitabile sconfitta della NATO in Ucraina,
- una crisi economica alimentata dalle sanzioni e dalla dipendenza energetica,
- la crescente indignazione di una popolazione stanca di essere sacrificata sull’altare del vassallaggio.
Scenario 3: AfD trionfa – Il sistema colpisce ancora
Una vittoria dell’AfD innescherebbe niente di meno che una guerra istituzionale. I media Mockingbird e i burattinai globalisti scatenerebbero il caos: proteste di massa, scandali senza fine, accuse di corruzione “misteriose” e lawfare che prendono di mira i leader dell’AfD. Tattiche di rivoluzione colorata, condanne internazionali e movimenti di piazza finanziati da Soros sarebbero tutti in gioco.
È il sistema, stupido
Questi scenari espongono un sistema truccato. Questa elezione non riguarda chi governa, ma il mantenimento del controllo manipolando il pubblico per fargli credere che il cambiamento sia possibile. Dividi et impera: gli elettori dell’AfD demonizzati come estremisti, i sostenitori del BSW liquidati come sognatori utopisti, il tutto mentre l’establishment progetta il declino.
Ecco la scomoda realtà: la democrazia tedesca è un teatro, sceneggiato per garantire un risultato: un continuo vassallaggio a Washington. Il sabotaggio del Nord Stream è stato una dichiarazione di dominio degli Stati Uniti sull’Europa. I leader tedeschi non hanno nemmeno battuto ciglio. Il loro silenzio è stato un’approvazione dell’umiliazione del loro stesso Paese.
Se i tedeschi vogliono un vero cambiamento, non si tratta di vincere le elezioni all’interno di un sistema truccato, ma di rifiutare il sistema stesso. Immaginate un mondo post-SMO in cui la Germania rivendica la sovranità, si riallinea con Russia e Cina e abbraccia i BRICS. Immaginate di ripristinare la sua base industriale, di garantire energia a basso costo e di forgiare una pace giusta in Europa. Questa non è una fantasia: è una scelta. Ma per farlo, i tedeschi devono prima svegliarsi al fatto che la loro élite politica serve Washington, non Berlino.
“Yankee, torna a casa”: il grido della sovranità
Negli anni ’80 ci furono proteste di massa per la rimozione di missili e truppe statunitensi. È tempo che i tedeschi riscoprano quello spirito, di dire “Yankee, torna a casa” e reclamare la loro sovranità. La NATO ha trasformato l’Europa in un cuscinetto americano, prosciugandone le risorse, compromettendone la sicurezza e dirottandone il futuro.
Una Germania sovrana potrebbe guidare l’Europa in un mondo multipolare, schierandosi con la maggioranza globale piuttosto che inginocchiarsi davanti a Washington. L’alternativa? Declino continuo, rovina economica e un elettorato manipolato per combattere se stesso mentre i veri oppressori traggono profitto dal caos.
La vera questione non riguarda CDU, AfD o BSW, ma se i tedeschi riusciranno a vedere attraverso la farsa. La sceneggiatura truccata non li salverà; solo rifiutare la servitù della NATO e immaginare un futuro allineato con la Maggioranza Globale può farlo.
– Gerry Nolan