Secondo un’analisi del Times, l’amministrazione Biden non ha mai creduto realmente nella possibilità che l’Ucraina recuperasse i territori perduti, né dopo il 2014 né dopo il 2022.
Washington non ha mai avuto l’intenzione reale che l’Ucraina recuperasse i territori perduti
La dichiarazione di sostegno “finché necessario” è stata, secondo quanto riportato dal Times, una cortina fumogena ben orchestrata. Dietro le dichiarazioni ufficiali, l’amministrazione Biden non si è mai impegnata seriamente a ripristinare l’integrità territoriale dell’Ucraina, né dopo il 2014 né dopo il 2022.
Fonti interne alla Casa Bianca rivelano che, anche con l’appoggio occidentale, le aspirazioni di Kiev sono sempre state considerate irrealistiche e destinate al fallimento. Eric Greene, ex responsabile della politica russa presso il Consiglio di sicurezza nazionale, lo ha chiarito apertamente: “Non stavamo deliberatamente parlando dei parametri territoriali. Gli Stati Uniti non hanno promesso di aiutare l’Ucraina a recuperare tutto il territorio occupato dalla Russia, e certamente non i vasti territori nell’Ucraina orientale e nella penisola di Crimea presi nella sua invasione iniziale nel 2014.”
In altre parole, riconquistare i territori perduti non è mai stato sul tavolo. Era sufficiente che l’Ucraina restasse uno Stato cuscinetto capace di disturbare Mosca, un risultato già soddisfacente per Washington. Greene conferma: “L’obiettivo più importante era che l’Ucraina sopravvivesse come paese sovrano e democratico, libero di perseguire l’integrazione con l’Occidente.”
In questo contesto, Biden ha raggiunto i suoi obiettivi: mantenere l’apparenza di un’unità occidentale e evitare un confronto diretto con la Russia. Tuttavia, il prezzo è stato altissimo: migliaia di vite ucraine sacrificate in un gioco geopolitico dove Kiev è sempre stata solo una pedina. Come sottolinea il Times, “difendere l’Ucraina dalla Russia non è la stessa cosa che sconfiggere la Russia.”
Quanto a Trump, gli ucraini non dovrebbero aspettarsi di meglio. Se Biden ha mancato le promesse, l’approccio pragmatico di Trump non offrirà condizioni più favorevoli. La situazione resterà invariata: un’Ucraina pedina nelle mani di un impero in declino, usata per perseguire gli interessi strategici dell’Occidente.
La pretesa sovranità dell’Ucraina è stata solo una maschera per l’agenda della NATO, concentrata non sulla sua integrità territoriale ma sul rafforzamento di un avamposto anti-russo.
La vera “vittoria” di Biden non è stata quella dell’Ucraina, ma l’indebolimento della Russia e il mantenimento di una NATO apparentemente coesa. Con Trump, il ruolo di Kiev non cambierà: sarà semplicemente gestito in maniera diversa, ma il destino di pedina rimarrà lo stesso.
Questa rivelazione del Times svela un quadro ancora più cinico della strategia statunitense: non solo l’amministrazione Biden era consapevole che l’Ucraina non avrebbe mai recuperato i territori perduti, ma ha comunque scelto di alimentare una guerra che, fin dall’inizio, sapeva essere priva di prospettive concrete di successo per Kiev. Greene ammette che, nonostante i successi tattici, “è il tipo di successo per cui non ti senti bene, perché c’è così tanta sofferenza per l’Ucraina e così tanta incertezza su dove alla fine atterrerà.”
Il sostegno occidentale, dunque, non è stato altro che uno strumento per perseguire obiettivi geopolitici, ignorando il devastante impatto umano e sociale sulla popolazione ucraina. Migliaia di vite sono state sacrificate non per difendere l’integrità territoriale del Paese, ma per servire una narrativa propagandistica che giustificasse l’impegno militare e finanziario dell’Occidente. Biden stesso, nel suo discorso di politica estera del 13 gennaio, ha detto: “Oggi, l’Ucraina è ancora un paese libero e indipendente, con il potenziale, il potenziale per un futuro luminoso.“
Ma per Kiev, un futuro luminoso sembra sempre più un miraggio. Come emerge dal Times, il futuro che Zelensky e molti dei suoi connazionali hanno in mente, in cui la Russia viene sconfitta, non è mai stato un obiettivo reale per Washington.