..mentre il popolo siriano è profugo o trucidato, come un’orologio svizzero, con l’avvicinarsi della Conferenza di pace, tornano le accuse contro Assad. L’ accusa dell’Alto Commissariato Onu per i Diritti Umani, presieduto da Navi Pillay, è quella di aver deliberatamente dato l’ordine di massacrare il suo popolo.
ALCUNE BREVI CONSIDERAZIONI:
Violazioni dei diritti umani sono stati certamente compiuti da ambedue le parti. Cioè da una parte che difende il proprio territorio e dall’altra che è l’aggressore formato e sostenuto dall’esterno.
Come si può classificare questo conflitto? Secondo il vocabolario della lingua italiana i ribelli si trovano nella condizione di ‘terroristi’. Questo non vuol dire che l’esercito siriano può fare tutto quello che vuole: senz’altro è spesso colpevole di bombardare anche centri abitati provocando vittime. Ma è anche vero che anche se è una condotta grave non è lo scopo. Cosa possiamo dire invece dell’altra parte che fa tiro a segno a Damasco sulle scuole?…
Sorgono quindi legittimi dubbi quindi sull’attendibilità ed equità del rapporto. l’Organo non ha nessuno sul terreno e si è basato esclusivamente su rapporti pro-ribelli e su telefonate.
Un’altra domanda urgente è : di cosa c’è bisogno perché questo massacro termini? Delle travolgenti rivelazioni della Pillay o di interrompere il flusso di armi e che gli stranieri si ritirino e che si giunga ad un cessate il fuoco? Bisogna fare un lavoro avendo una visione dello scopo del proprio lavoro, se infatti venisse perseguito un colpevole e la guerra continua a cosa servirebbe?
Mi sembra che è come indugiare su un maltrattamento avvenuto su un reato avvenuto su un transatlantico che sta affondando con tutto il suo carico di passeggeri! … Per non parlare dell’inopportunità dell’entrata a piede teso in questo momento delicatissimo e cruciale…
Giustamente si domanda alcune di queste cose Stefano Magni nel suo articolo su La Bussola Quotidiana ,
eccone alcuni brevi stralci:
“Per la prima volta dall’inizio della guerra civile siriana, un organismo dell’Onu, condanna esplicitamente il dittatore Bashar al Assad. Lo ha fatto ieri l’Alto Commissariato Onu per i Diritti Umani, presieduto da Navi Pillay.
(…)
Guardando superficialmente a questo rapporto, sembrerebbe proprio che in Siria sia il solo governo di Bashar al Assad a sterminare impunemente i propri cittadini, ammazzandone fino a 125mila, secondo le ultime stime.(…)
Le milizie islamiche, che ormai svolgono la parte del leone fra i ribelli, sono sempre state in prima linea nell’uccidere, rapire, taglieggiare e intimidire l’antica comunità cristiana in Siria. Tuttavia non esiste una precisa contabilità delle vittime che hanno provocato nel lungo conflitto. Si stima che siano morti 44mila civili inermi. Quanti di essi sono cristiani sgozzati dai jihadisti? O civili musulmani che non vogliono conformarsi ai dettami delle milizie di Al Nousrah?