Gas. Era il 2013: video ignorato. Da allora questo tipo di tiro sulla città di Aleppo non è mai cessato. Qui la ‘brigata 16’ dei ribelli moderati (Free Syrian Army)
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Padre Ibraim ha testimoniato nella sua terza lettera http://www.vietatoparlare.it/aleppo-padre-ibraim-assistiamo-ad-un-crollo-dellintera-societa-di-un-popolo-e-di-una-cultura/ come vengono usate dai ribelli pro-occidente e da quelli jadisti anche bombole di gas propano.
Ma per i media esistono solo le ‘barrel bombs’. Invece il maggior numero di testimonianze indipendenti convergono tutte sui tiri indiscriminati dei ribelli.
Il lanciatore usato dai ribelli è stato da loro stessi soprannominato “cannone infernale” o “arma del diavolo” ed è in grado di lanciare fuori bombole caricate con gas propano (o altri tipi di gas) altamente modificate, capaci di provocare esplosioni fino a un chilometro e mezzo di distanza.
Il cannone chiamato ‘Hell Cannon’ (cannone dell’inferno) lancia bombole che pesano non più di 40 chilogrammi (tre quarti del peso è formato da esplosivi). Attualmente, i combattenti del Fronte islamico hanno cominciato a colpire la Cittadella di Aleppo con questi ordigni.
I ribelli hanno sviluppato una nuova versione del cannone chiamato ”Nostro Signore Omar bin al-Khattab”. Il nuovo modello monta il cannone su un telaio del trattore per facilitarne il movimento . Anche questo cannone è utilizzato per sparare bombole di gas .
E’ stato sviluppato anche un quadruplo cannone Inferno (con 4 bocche da fuoco) che spara quattro bombole di gas alla volta.
Gli impianti di produzione di armi si sono diffusi rapidamente in Aleppo e la loro produzione degli ordigni è aumentata ed anche la loro vendita.
Si ritiene che lo Stato islamico in Iraq e Siria (ISIS) abbia acquistato dall’Esercito siriano libero centinaia ‘cannoni dell’Inferno’, venduti dai produttori al doppio del loro ‘normale’ prezzo.
Il ‘cannone dell’inferno’ è stato ‘inventato’ da uno dei più famosi combattenti in Anadan, tale Jamil Kadour, che aveva stretti legami con Khaled Hayani. Kadour era un meccanico di auto , poi è passato alla produzione di bombe e cannoni. E ‘stato ucciso da membri ISIS e il suo corpo è stato trovato in una fossa comune presso l’Istituto di energia elettrica nei pressi Haritan.
Una fonte ha detto che Kadour è stato ucciso perché si rifiutava di lavorare con ISIS fuori Anadan,ed aveva richiesto prezzi esorbitanti per la riparazione di armi di ISIS e per la vendita del cannone l’Inferno .
Sebbene Hell Cannon è stato fabbricato per la prima volta a Idlib, il suo uso è ora limitato ad Aleppo per diverse ragioni, la più importante delle quali è la geografia. E ‘l’unico posto dove le postazioni dei ribelli sono vicine a zone controllate dall’esercito siriano.
Il più delle volte, la distanza massima di impiego del cannone non supera un chilometro. Ecco perché non può essere utilizzato in uno spazio aperto perché sarà facilmente individuato e distrutto. Le case e le rovine dell’ambiente urbano si prestano per nascondere e usare questo tipo di arma. Questo tipo di terreno è disponibile solo in Aleppo e la sua periferia dove i combattimenti tra unità dell’esercito e combattenti dell’opposizione avviene entro brevi distanze. Inoltre, il fatto che i combattenti sono concentrati nel centro della città mette tutt’intorno come potenziali obiettivi.
fonte Al alakbar ( http://english.al-akhbar.com/node/22772 ) dicembre 2014
E’ il ‘cannone del diavolo’: questo tipo di arma fa strage.
Gli esiti dell’esplosione sono devastanti. Il fine lo stesso di chi si fa saltare con una cintura eslosiva o un’autobomba in un centro abitato o in un luogo affollato.
Questi individui si auto-proclamano ‘combattenti’ e si riuniscono in ‘brigate’ ma si tratta solo di assassini che vogliono darsi una parvenza di leggittimità.
La Comunità Internazionale giustifica (in base a che cosa non si capisce) e non riesce a dare questo tipo di giudizio semplice ed evidente.
Le bombole di gas sono lanciate su quartieri abitati esclusivamente da civili, con il solo intento di procurare più vittime possibili.
Lascio a voi giudicare come reagiremmo se questi tizi facessero la stessa cosa in una nostra città.
Ecco alcune foto: