In Terris – HALLOWEEN? LO SCHERZETTO DEL DIAVOLO – Intervista a don Aldo Buonaiuto

Intervista a don Aldo Buonaiuto sui pericoli della “notte delle streghe”

Le strade, i negozi e le case si colorano di arancione, gli ortofruttivendoli sono insolitamente provvisti di zucche per Halloween, i bimbi si vestono da mostri, zombies e streghe, mentre la Chiesa cattolica si prepara a celebrare tutti i Santi e commemorare i cari defunti, e lancia l’allarme rischi, per Halloween, soprattutto per i giovani. Quella che è dai più considerata una festa alla moda, allegra e divertente, una specie di carnevale a tinte noir, è invece un fenomeno oscuro e inquietante e un’occasione di reclutamento di adepti dell’occulto. Per i satanisti, è la ricorrenza più importante dell’anno, il compleanno del principe del male.

Don Aldo Buonaiuto, sacerdote esorcista, antropologo, demonologo, coordinatore del Servizio AntiSette della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi e del numero verde di aiuto alle vittime dell’occultismo e del satanismo (800228866), ha scritto un libro dedicato al tema: “Halloween. Lo scherzetto del diavolo” (Sempre Comunicazione, 10,00 euro). Sarà presentato all’Università Europea di Roma, giovedi 29 ottobre, a partire dalle ore 16. Interverranno, con l’autore: il nuovo arcivescovo di Bologna, Mons. Matteo Maria Zuppi, il presidente dell’Associazione internazionale esorcisti, padre Francesco Bamonte; il segretario nazionale del Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa (Gris), Giuseppe Ferrari; il coordinatore nazionale del Rinnovamento dello Spirito, Mario Landi; il giornalista Carlo Climati, esperto in tematiche giovanili. Porterà il saluto all’assemblea il rettore dell’ateneo, padre Luca Gallizia. Modera l’incontro, il direttore editoriale di “interris.it”, Angelo Perfetti. Uno schiaffo a chi banalizza un fenomeno con molti rischi.

Don Aldo Buonaiuto, perché un libro su Halloween?
“È un libro per informare, educare e prevenire i pericoli, un sussidio per genitori ed educatori, per catechisti e per sacerdoti, oltre che per i ragazzi, affinché ci sia consapevolezza sui significati dei simboli occultistici e satanici di questo carnevale dell’horror, che non deve essere banalizzato. Coloro che pensano che il fenomeno sia riconducibile soltanto agli aspetti divertenti e modaioli, delle maschere e dei momenti di svago, dovrebbero sapere invece che dietro questa pseudo-carnevalata c’è nascosto il mondo oscuro dell’occulto e del satanismo. Si tratta di una celebrazione magico-esoterica ed è l’occasione per adescare vittime nelle sette”.

Non è, insomma, una specie di “carnevale” a tema. Quali sono i significati nascosti?
“La tradizione del ‘dolcetto o scherzetto’ nasconde qualcosa di ben più serio e inquietante di quanto possa sembrare all’apparenza. Nell’antico culto pagano dei druidi, trick or treat significava ‘maledizione o sacrificio’: l’obbligo di offrire doni ai sacerdoti del dio della morte per evitare vendette dall’aldilà. Attraverso questa cosiddetta moda festaiola si diffonde il piacere per l’orrore come normale, la seduzione del macabro, l’attrazione per la morte invece che per la vita. Viene dissacrato il senso della morte. Come ho scritto nel libro, allora, lo scherzetto del diavolo è un dolcetto mortale per l’anima. In occasione di Halloween, i giovani sono iniziati ad adorare mostri che grondano sangue, figure di morti che vagano sulla terra senza pace, e compiono sacrilegi in forma di gioco, mentre i servitori del principe del male si rendono responsabili di reati terribili, come uccisioni, anche di neonati, violenze fisiche e morali. I cristiani non possono essere complici, neppure indiretti, di questa operazione commerciale dai tratti neo-pagani e anticristiani”.

È anche un’operazione commerciale…
“C’è certamente l’aspetto del business commerciale. Un’operazione perfettamente riuscita, grazie all’impiego della pubblicità e dei mezzi di comunicazione, a servizio degli interessi delle multinazionali, che spingono molto sulla divulgazione di questa moda, per vendere i loro prodotti. Grazie a Internet e alla globalizzazione, è diventato uno degli appuntamenti di massa più seguiti, soprattutto dal pubblico giovanile. In Europa, gli incassi della “notte delle streghe” superano ormai i 400milioni di euro. Ma non è questo l’aspetto prevalente. Per i satanisti, Halloween è il compleanno del principe del male. In questa ricorrenza si praticano riti tenebrosi e si commettono reati. Ma anche se così non fosse, e davvero prevalesse l’interesse economico, sarebbe comunque la vittoria di mammona su Dio. In ogni caso, si tratterebbe di un fenomeno dannoso, sul piano sociale, antropologico e culturale: una proposta di disvalori, legati ad una concezione materialistica e utilitaristica della vita e del piacere. Ed è una dissacrazione della vera festa, cristiana, del culto dei Santi, della devozione per uomini e donne che hanno cercato di imitare l’esempio perfetto di Gesù nell’amore per il prossimo e nel rispetto dei comandamenti divini”.

Quali valori della tradizione cristiana rischia di oscurare?
“Per molti, Halloween vuol dire vetrine addobbate allegramente, con maschere e mostri umani. Ma è qualcosa di più pericoloso, di un evento folcloristico. È un fenomeno anticristiano, che oscura la nostra tradizione liturgica. Esalta una ‘cultura di morte’, il gusto dell’orrido e del macabro. Volti deformati, facce sanguinanti, prendono il posto dei volti splendenti dei santi. Gli zombies, i morti che vagano senza pace, intrappolati tra i due mondi, dei viventi e dei trapassati, si sostituiscono ai cari parenti e amici, persone vere, che ci hanno preceduto nell’aldilà e attendono la Resurrezione. Faccio un appello, dunque, ai catechisti, ai sacerdoti, agli insegnanti di religione: impegniamoci a festeggiare degnamente i nostri Santi! Facciamo conoscere ai ragazzi il volto splendido degli eroi di Dio”.

Come festeggiare degnamente il primo e il 2 novembre, dunque?
“L’alternativa ad Halloween è la gioia della liturgia cristiana, delle cerimonie di preparazione alla festa di Ognissanti, pregando insieme in famiglia, recitando il rosario, partecipando alla Santa Messa, riscoprendo le vite esemplari dei Santi e l’Amore trionfale di Dio, vivendo attivamente la celebrazione eucaristica e andando a fare visita ai cari defunti al cimitero. Quale evento più bello che leggere insieme e meditare la vita dei Santi, contemplando il volto splendente di Gesù, invece delle facce mostruose di scheletri, di zombies, di anime dannate, che non esorcizzano la morte ma la esaltano, sponsorizzando ciò che vi è di più brutto nel mondo: il dolore, la sofferenza, l’inquietudine, la violenza, la morte. Non abbiamo bisogno di maschere brutte e orride, ma di testimoni dell’Amore di Dio e della bellezza della Verità”.

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