Syrian criminal rebels massacre Christians in Marmarita

Syria’s criminal rebels massacre more Christians, this time in Marmarita. Just why does the West support the massacre of Chrisitians, Kurds, Alawites and moderate Sunnis?

Minority Rights Group International (MRG) indica che i cristiani sono stati “ampiamente tollerati” in Siria e hanno potuto celebrare le festività cristiane e frequentare lezioni separate per l’educazione religiosa ( nd ). Secondo France Télévisions, i cristiani in Siria hanno uno “status decente” [traduzione] e ricoprono posizioni nel governo e negli affari (29 febbraio 2012). Anche il Congressional Research Service (CRS) degli Stati Uniti indica che i cristiani sono stati “ben rappresentati” nelle organizzazioni governative del presidente Assad (24 maggio 2012, 24), mentre la fonte di notizie con sede a Boston, GlobalPost, indica che i cristiani lavorano in un “governo di alto rango e posizioni militari “(6 febbraio 2012).

Posizioni cristiane sul regime del presidente Assad
Fonti affermano che i cristiani temono le incertezze del loro futuro senza il regime di Assad (ibid .; France Télévisions 29 febbraio 2012; The New York Times 27 settembre 2011; AP 17 maggio 2012). Il New York Times riferisce che i cristiani temono che perderanno la “protezione” che sono stati offerti sotto il regime di Assad, e temono anche rappresaglie da una futura “leadership sunnita conservatrice” a causa del percepito sostegno cristiano per il regime di Assad (27 settembre 2011).

Le fonti indicano che generalmente i cristiani sostengono il regime del presidente Assad (BBC 1 marzo 2012; The Guardian 16 febbraio 2012; RT 7 marzo 2012). Tuttavia, altre fonti indicano che la lealtà cristiana non è monolitica ( The New York Times 27 settembre 2011; USA 24 maggio 2012, 24). Secondo le reti di informazione regionali integrate delle Nazioni Unite (IRIN), la borghesia cristiana di Aleppo e Damasco è fedele al presidente Assad, ma che alcuni commercianti urbani cristiani e sunniti che si trovano in difficoltà economiche a causa del conflitto stanno iniziando a perdere il sostegno per il regime (23 febbraio 2012). Fonti affermano inoltre che alcuni cristiani hanno aderito all’opposizione contro il regime di Assad (BBC, 6 aprile 2012; The New York Times27 settembre 2011; AP 17 maggio 2012). Secondo il Congressional Research Service (CRS) degli Stati Uniti, si dice che alcuni cristiani abbiano aderito al Free Syrian Army (US 24 maggio 2012, 24). L’Associated Press riferisce che un membro del consiglio cristiano si candidò a capo del Consiglio nazionale siriano, un gruppo di opposizione composto principalmente da membri dei “Fratelli musulmani siriani, élite secolari, intellettuali e indipendenti” (ibid., 22), ma perse al suo avversario sunnita (17 maggio 2012). La BBC indica che alcuni intellettuali cristiani si sono “apertamente opposti” al presidente Assad e sono stati successivamente incarcerati (BBC, 6 aprile 2012). Secondo l’IRIN delle Nazioni Unite, i cristiani non hanno aderito alle manifestazioni “in massa” (ONU del 23 febbraio 2012).

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