Continuano i test per l’estrazione del petrolio dal Golan. La società incaricata, una azienda americana.

Nel mese di giugno 2016 sono iniziate da parte della società ‘Afek Oil and Gas’ le perforazioni sul Golan.  L’Afek è una filiale appartenente alla Genie Energy Ltd, con sede nel New Jersey. Tra gli investitori più noti della società, ci sono alcuni degli speculatori della guerra siriana, Rupert Murdoch, Dik Cheney, Rotshild e James Woolsey.

I test preliminari dell’ Afek  effettuati su più siti nella zona delle Alture del Golan,  hanno scoperto un grande giacimento di gas naturale e di petrolio. Nell’ ottobre del 2015 Afek Oil and Gas ha confermato la scoperta del petrolio sulle alture del Golan. Nella zona, attualmente l’Afek sta perforando 10 pozzi sperimentali su un’area di 396 chilometri quadrati. Dal febbraio 2015, la società di perforazione cercando petrolio in una zona di 39.500 ettari a sud di Katzrin sulle alture del Golan. Ad oggi, la società ha completato la perforazione a cinque su 10 siti consentiti. Per determinare come procedere e per analizzare i risultati ottenuti, Afek ha assunto la società di geofisica americana Miller e Lents, Ltd.

A metà febbraio 2017 durante la sua visita alla Casa Bianca, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump di riconoscere la sovranità di Israele sulle alture del Golan che secondo l’Economist, intende annettere come risarcimento per l’accordo USA di Obama sul nucleare.

golan oilOvviamente, essendo l’occupazione israeliana delle alture del Golan una violazione del diritto internazionale, i permessi israeliani, forniti alla Afek sono illegali.

Oltre a personaggi noti come  Eitam, Murdoch, Cheney e Rothschild, nel settembre dello scorso anno, l’azienda petrolifera ‘Genie’ ha nominato nuovi membri del suo consiglio consultivo strategico. Essi sono:

– Il Dr. Lourens Sammers, 71 ° Segretario del Tesoro sotto il presidente Clinton e direttore del National Economic Council sotto il presidente Obama;

– l’ex senatore della Louisiana Mary Landrieu, che è stato accreditato a contribuire ad adottare il progetto di legge sulla cooperazione energetica tra gli Stati Uniti e Israele, quando ha guidato la commissione del Senato per l’energia e le risorse naturali;

– l’ex governatore del New Mexico Bill Richardson, che è diventato un ‘insider’ dell’ energia dopo aver lavorato come Segretario dell’Energia sotto l’amministrazione Clinton;

– l’ex direttore della Central Intelligence R. James Woolsey, che è stato uno dei fondatori del Consiglio di sicurezza energetica degli Stati Uniti.

Oltre al fatto che la perforazione nella regione effettuata dall’Afek non è legittima, per Israele c’è un altro tema preoccupante, questa volta ambientale: le perforazioni rischiano di inquinare una grande falda acquifera che fornisce acqua potabile in tutta la regione. Questa risorsa idrica si trova in una posizione problematica, cioè vicino alle riserve di combustibili fossili rilevati, con il conseguente rischio di inquinamento. Tuttavia un ordine restrittivo provvisorio emesso dalla Corte Suprema israeliana nel 2014 , è stato rapidamente respinto.

Mentre l’Afek ha rivolto la propria attenzione al petrolio e gas naturale nelle colline del Golan, Turchia, USA, Russia e molte altri soggetti si battono per la situazione geostrategica in Siria, che è importante per i grandi gasdotti.

La’acquisizione dei giacimenti di petrolio sul Golan assicurerebbe ad Israele l’indipendenza energetica per i prossimi 100 anni.

La storia degli appetiti stranieri sul petrolio siriano ha origine molto antica. Vale la pena ricordare in proposito, ciò che ha scritto Robert F. Kennedy, Jr. su Ecowatch:

“La CIA ha iniziato la sua intromissione attiva in Siria nel 1949, appena un anno dopo la creazione dell’agenzia. I patrioti siriani avevano dichiarato guerra ai nazisti, espulsi i loro dominatori coloniali francesi e realizzato una fragile democrazia laicista sulla base del modello americano. Ma nel marzo del 1949, il presidente democraticamente eletto della Siria, Shukri al-Kuwaiti, esitò ad approvare la Trans Arabian Pipeline, un progetto americano destinato a collegare i giacimenti petroliferi dell’Arabia Saudita verso i porti del Libano attraverso la Siria. Nel suo libro, Legacy of Ashes , lo storico Tim Weiner racconta che per rappresaglia, la CIA organizzò un colpo di stato , in sostituzione di al-Kuwaiti la CIA mise un truffatore di nome Husni al-Za’im. Al-za’im ebbe appena il tempo di sciogliere il parlamento e approvare l’oleodotto americano prima che i suoi connazionali lo deponessero, 14 settimane dopo il suo insediamento”.

*Le fonti di questo articolo sono Time of Israel, Economist  e Global Reearch

 

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