Si è tenuta ieri a Mosca una conferenza dei ministri degli esteri di Russia, Iran e Turchia.
Nella conferenza stampa tenuta dopo la riunione, unanime è stato il giudizio sul ruolo distruttivo degli Stati Uniti, in Siria.
“Il ruolo svolto dagli Stati Uniti in Siria è un ruolo distruttivo. Come abbiamo visto negli ultimi mesi, hanno usato i disaccordi tra diversi gruppi etnici, mediante l’uso di gruppi diversi. Pertanto, quando si parla del ruolo distruttivo di uno stato e qualcuno deve rispondere per questo, allora questo è il governo degli Stati Uniti “, ha detto il ministro iraniano Mohammad Javad Zarif
L’intervento del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, è stato invece incentrato sull’influenza negativa degli Stati Uniti e dei suoi alleati su una soluzione politica pacifica della crisi siriana:
” … l’attacco illecito alla Siria del 14 aprile compiuto dagli Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, è stato fatto sotto la copertura di pretesti completamente falsi, senza aspettare che , gli esperti dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche iniziassero il loro lavoro. Questo attacco, naturalmente, ha fatto arretrare gli sforzi per promuovere il processo politico”.
Il ministro degli esteri iraniano si è detto cosciente che gli Stati Uniti in parallelo, prima o dopo la soluzione della crisi siriana avranno come obiettivo l’Iran. Per questo per la Repubblica iraniane è di cruciale importanza che le trame statunitensi in Siria non siano completate secondo il progetto stabilito.
Da parte sua il ministro degli esteri turco Gawishoglu ha affermato che qualsiasi soluzione militare in Siria sarebbe “illegale e insostenibile”, sottolineando l’adesione del suo paese alla soluzione politica.
“I tre paesi che sono garanti del processo di risoluzione della Siria, Turchia, Russia e Iran sono interessati a normalizzare la situazione in Siria, ma qualsiasi tentativo di intervenire con forza in questo processo non avrà successo”, ha detto il ministro degli esteri turco. Il percorso di Astana è l’unica iniziativa efficace per una soluzione in Siria “, ha affermato.
Egli ha ribadito che “la Turchia continuerà a lavorare in linea con la conferenza di Sochi”, la quale – egli ha aggiunto – “ha dato un nuovo impulso al processo di Ginevra”.
Il rappresentante turco ha anche rivolto agli USA l’invito a impegnarsi a “restituire i terreni occupati da organizzazioni terroristiche alla popolazione civile”, e ” di smettere di sostenere la protezione della milizia curda e l’SDF in Siria”.
Egli ha anche evidenziato che “la missione principale in Siria è quella di combattere il terrorismo, ma per far questo “si deve identificare con precisione quelli che sono i terroristi prima di liquidarli per evitare vittime civili durante le operazioni”, ha inoltre precisato che la Turchia considera “terroristi” a Idlib “coloro che provengono da altre parti della Siria” e non sono siriani.