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A maggio, processo negli USA alla contro HalkBank turca perchè avrebbe aggirato le sanzioni conto l’Iran

Un cittadino turco Mehmet Hakan Atilla, l’ex vice amministratore delegato della banca turca HalkBank, nel  2018 è stato condannato negli Stati Uniti  e lì ha scontato tre anni per aver aiutato l’Iran a eludere le sanzioni statunitensi (2011-2013), si è dimesso da capo della Borsa turca di Istanbul Borsa İstanbul.

Secondo gli inquirenti “le prove al processo stabilirono che Atilla concordò con altri di eludere le sanzioni economiche degli Stati Uniti contro l’Iran riciclando miliardi di dollari di proventi petroliferi iraniani da Halkbank”.

La fonte Courthousenews riferisce che il banchiere turco ha terminato la sua condanna ridotta a  circa 2,5 anni il 19 luglio 2019″. Dopodiché Atilla fu rilasciato per buona condotta, e, una volta tornato in Turchia è stato acclamato come, dove ricopri un importante incarico alla borsa  di Istanbul  .


video: Atilla al suo rilascio arriva a Instanbul

Attilla si era dimesso da CEO della HalkBank “di sua spontanea volontà”, ma alcuni esperti lo associano all’imminente processo della Halkbank a New York, che dovrebbe iniziare a maggio.

TRT World riferisce che “quando Atilla è stato condannato, la Turchia ha condannato il verdetto come una decisione scandalosa in un caso scandaloso e una cospirazione volta a complicare la politica interna della Turchia e intervenire negli affari interni della Turchia.

L’arresto di Atilla è avvenuto dopo che l’uomo d’affari turco-iraniano Reza Zarrab è stato arrestato nel 2016 negli Stati Uniti per aver violato le sanzioni contro l’Iran.

Collaborando con i pubblici ministeri, Reza Zarrab ha testimoniato contro Atilla e la sua testimonianza è stata utilizzata per condannare il banchiere”.

Il testimone in tribunale quindi sarà Reza Zarrab, che è l’ideatore delle triangolazioni che hanno favorito l’Iran ad aggirare le sanzioni. Egli dovrebbe rivelare i nomi delle persone implicate nella leadership turca che presumibilmente avrebbero potuto contribuire a questo schema. Si presume che la banca potrebbe incorrere in una multa da $ 10 a $ 20 miliardi. Ankara ha negato il coinvolgimento della banca nel riciclaggio di denaro iraniano.

E ancora una cosa: durante il governo di Trump, si è svolto il primo processo contro HalkBank, dopo di che Atilla è stato imprigionato. Non ha ammesso la colpa che gli è stata imputata. Atilla è stato arrestato negli Stati Uniti durante un altro viaggio d’affari. Dopo di che, gli inquirenti si sono fermati e sono rimasti in stand-by, ma era sempre chiaro che prima o poi Washington avrebbe usato questa carta vincente al momento opportuno. Insieme alle sanzioni per l’acquisizione dell’S-400, è una delle più significative per fare pressione su Ankara.

Resta da capire il motivo per cui quest’uomo, che non deve rispondere agli Stati Uniti per sanzioni unilaterali illegali (secondo il diritto internazionale solo l’Onu può comminare sanzioni a gli stati), abbia dovuto fare tre anni di prigione in uno stato straniero per un reato politico e opinabile.

@vietatoparlare

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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