Un aereo russo è stato abbattuto da un missile terra aria manpads lanciato dal gruppo terroristico Tharir al Sham. Il pilota del Su 25 si è riuscito a catapultare ma in seguito – secondo le evidenze raccolte da ‘Conflict Intelligence’ – è stato sopraffatto e ucciso.
Il pilota deceduto è il maggiore Roman Filippov ed apparteneva alla base aerea di Simferopol in Crimea. L’identità del pilota caduto in combattimento è stata diffusa dal giornale Novaya Gazeta con riferimento a una fonte del Ministero della Difesa russo. Nello stesso tempo sono stati diffusi sul web diversi filmati e immagini del maggiore, dei suoi effetti personali, nonchè foto dell’armamento individuale ed i resti dell’aereo.
Il gruppo di investigatori indipendenti del Conflict Intelligence Team (CIT) in base alle fotografie di documenti e armi personali del pilota riferiscono che dai clip visionati “si può presumere che il pilota abbia risposto al fuoco e che sia stato ucciso già a terra” .
La responsabilità per l’abbattimento dell’aereo militare russo Su-25 è stato rivendicato dal gruppo jihadista “Hayat Tahrir Al-Sham”.
A seguito dell’attacco il comando russo ha lanciato una rappresaglia tramite missili Kalibr lanciati dal Mediterraneo e alemeno 10 attacchi aerei. Gli attacchi sono stati condotti contro le unità di Tahrir Al-Sham presenti nella località dove è caduto l’aereo.
#Pt. #Russia|n MoD released footage showing 2 of the Kalibr cruise missiles launched on area of Khan Al-Sibel (SE. #Idlib). Turns to be double tap on same place/building (inverted order). pic.twitter.com/gjmJwgmttt
— Qalaat Al Mudiq (@QalaatAlMudiq) 3 febbraio 2018
Seppure il giudizio sul pilota è unanime “il pilota è un eroe perché sapeva perfettamente il rischio a cui andava incontro” si registrano però alcune critiche sull’utilizzo del Su-25 in Siria in presenza di Manpads. Le critiche attengono l’utilizzo del Su- 25 come aereo di supporto a terra che presenta alcune note criticità per la velocità subsonica, la quota operativa troppo bassa l’assenza di una assistenza strumentale adeguata: tutte caratteristiche invece presenti sul Su-24 e Su 34.
Ma tali critiche sarebbero valide solo se il Su-25 utilizzato in Siria non fosse del tipo modernizzato Su-25SM che ha in dotazione un sistema anti-MANPADS denominato Vitebsk-25 EW , e avionica e sistemi di controllo delle armi rinnovati. Naturalmente va da sé che tale ipotesi sarebbe illogica.
Intanto è evidente che il velivolo è stato colpito dall’uscita da una picchiata dopo aver rilasciato due missili: dalla dinamica è probabile che l’operazione sia stata pianificata con un bersaglio esca, sotto forma di un obiettivo importante. Potrebbe essere quindi che l’aereo sia caduto in un agguato, ovvero un’operazione speciale preparata. Vedremo se emergeranno ulteriori particolari.
Qui video di altro Su 25 colpito da un proiettile il 1 febbraio ( ma in questo caso senza danni per la corazzatura della fusoliera)
nota:
Il velivolo modernizzato Su-25M / NATO Frogfoot-A / è progettato per supportare le truppe di giorno e di notte in qualsiasi condizione atmosferica. Il velivolo si differenzia dalla base Su-25 in quando ha un sistema anti-MANPADS denominato Vitebsk-25 EW e unità di navigazione per il funzionamento con il sistema di navigazione satellitare GLONASS Anche gli strumenti di bordo sono stati sottoposti ad un serio aggiornamento, con display multifunzione e un nuovi indicatori sul parabrezza.
Il Su-25SM può utilizzare una varietà di armi, inclusi i tipi di precisione. L’aereo è armato con un cannone a doppia canna da 30 mm GSh-302. La massima velocità di volo in modalità di attacco terrestre è di 975 km / h, raggio di volo 500 km. Il velivolo è alimentato da due motori a turbogetto RD-195, ciascuno con una spinta massima di 4.500 kgf .