Gli Stati Uniti avevano invitato il resto delle parti dell’accordo nucleare dell’Iran (JCPOA) e altri paesi a estendere il divieto di 13 anni sulla vendita di armi all’Iran.
Ora il problema è che gli USA non possono avere più voce in capitolo perchè si sono ritirati dal JCPOA. Ciò vuol dire che una volta che la loro proposta di prolungamento delle sanzioni è stata bocciata , le sanzioni effettivamente cesseranno ad ottobre e contro la loro interruzione gli USA non potranno manifestare neanche il diritto di veto, giacchè non fanno più parte dell’accordo.
Cionostante il segretario di Stato americano Pompeo aveva fatto alcune dichiarazioni in cui asseriva che le suddette sanzioni si sarebbero rinnovate comunque.
Oggi Euronews riporta che “l’Unione europea (UE) ha dichiarato che gli Stati Uniti d’America (USA) non possono avviare il processo di ripristino delle sanzioni delle Nazioni Unite (ONU) contro l’Iran, poiché si sono ritirati dall’accordo nucleare del 2015 con l’Iran”.
Egli ha scritto di aver notato che l’amministrazione statunitense ha messo in atto il meccanismo che inverte le sanzioni revocate dalla risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite,
Tuttavia, “Borrell ha ricordato che gli Stati Uniti si sono ritirati unilateralmente dall’accordo raggiunto con l’Iran durante il mandato di Barack Obama sotto Donald Trump. Borrell ha dichiarato che l’amministrazione statunitense non ha partecipato a nessuna delle attività del JCPOA dopo il ritiro dall’accordo. “Pertanto, gli Stati Uniti non possono essere considerati una parte del JCPOA e non possono avviare il processo di reiterazione delle sanzioni delle Nazioni Unite nella risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”
Infine Borrel ha ribadito che “l’accordo con l’Iran è una delle pietre miliari importanti dell’architettura del disarmo mondiale, Borrell ha dichiarato che continuerà a lavorare per la protezione e la piena attuazione dell’accordo e che tutti dovrebbero agire di conseguenza”.
Ciononostante il segretario di Stato americano Mike Pompeo, ha più volte affermato che gli Stati Uniti non permetteranno la revoca dell’embargo sull’Iran. Ma ora, evidentemente, la possibilità che questo possa avvenire in maniera legale è del tutto sfumata. Ha però accennato alla possibilità che Washington utilizzi “altre opzioni”.
In effetti l’Iran attende da tempo di rinnovare molti sistemi d’arma anche se nel frattempo supplisce con sistemi auto-prodotti e copiati. Comunque tra le più grandi criticità iraniane cui dovrà mettere mano c’è l’aviazione. Ciò che l’Iran possiede sono solo vecchi F-4 “Phantom”, F-5, F-14, così come il MiG-29 sovietico e il Su-24, con molti decenni di vita. In questo senso, per colmare il gap tecnologico l’Iran potrebbe acquisire i moderni caccia polivalenti russi Su-30SM e Su-35. Urgenti sono anche i sistemi missilistici mobili per proteggere la costa K-300P Bastion-P. C’è da scommettere che questo tipo di arma saranno tra le prime ad essere acquisite dato che potrebbero fronteggiare egregiamente eventuali gruppi d’attacco portaerei a largo delle coste iraniane.
Naturalmente gli Stati Uniti sanno tutto questo e vogliono impedirlo. Ad onor del vero sarebbe stato più semplice rispettare l’accordo nucleare e conservare dei rapporti pacifici.
Perciò bisognerà vedere cosa intende Pompeo per altre ‘opzioni’. Sicuramente non sono estranee le recenti accuse contro l’Iran di voler uccidere l’ambasciatore degli Stati Uniti in Sud Africa (l’Iran ha negato decisamente “anche perchè perchè non è implicato nell’assassinio di Suleimani”) e i ripetuti attacchi contro gli asset iraniani in Siria.
Naturalmente spero di sbagliarmi, ma è probabile arriveranno altre provocazioni o saranno messe in atto false flag per scompigliare abbastanza le carte e diminuire il fronte a difesa dell’Iran.
patrizioricci by @vietatoparlare
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