Vari gruppi islamisti radicali “Ahrar al-Sham” , Jaish al-Islam “, ” Failak al-Sham ‘e’ sultano Murad ‘si sono congratulati con Erdogan per la sua vittoria al referendum che amplia i suoi poteri presidenziali. Tra questi gruppi spicca il gruppo Ahrar al-Sham perché è il più numeroso (conta in Siria 20.000 uomini e possiede MRLS, artiglierie e carri armati). Il suo scopo dichiarato è la sostituzione dello stato laico attuale con uno islamico. Tuttavia dice di voler tener conto degli orientamenti della popolazione il che tradotto significa che la cosa va fatta a piccoli passi una volta preso il potere.
Ahrar al-Sham ha uno stretto legame con la Turchia di Erdogan. Dopo il fallito colpo di stato questa milizia jihadista si è congratulata con il presidente turco per lo scampato pericolo. Le congratulazioni sono state ripetute ieri quando Erdogan ha vinto il referendum per accentrare ulteriormente i suoi poteri.
Di Ahrar al-Sham su internet sono apparsi 4 messaggi – due in turco e altri in arabo e in inglese.
Nei messaggi turchi, il gruppo Ahar al Sham ha scritto: “Ci congratuliamo con i nostri fratelli turchi per i risultati del referendum … Noi vediamo il nostro fratello presidente Tayyip Erdoğan come uno di quelli che lavora per la crescita della Turchia e dell’Islam e speriamo per lui successo …”
#AhrarAlSham#Turkey #Statement of Congratulations to the Turkish People pic.twitter.com/4a5EsIt7vi
— Ahrar Al-Sham inter (@ahrar_alsham_en) 17 aprile 2017
Anche “Jaish Islam (Esercito dell’Islam) che conta 12.000 uomini, ha rilasciato una dichiarazione dopo il referendum turco: “Ci congratuliamo con il popolo e il governo della Turchia”.
Stesso tenore ha avuto il senso del messaggio del gruppo Sultano Murad. Le dichiarazioni sono tutte visibili sui siti internet a loro vicini.
Ahmed Ramadan, il capo dell’ufficio stampa alla Coalizione Nazionale siriana (un’alleanza di gruppi armati di opposizione sponsorizzata da Usa e UE), si è unita agli elogi: “Questa è una cosa positiva per l’opposizione siriana e la crisi siriana in generale. La Turchia continuerà a dare tutto il suo sostegno alla rivoluzione siriana, che è iniziata nel 2011”.
Non sono mancati dall’Egitto i complimenti dei Fratelli Musulmani che nel loro messaggio hanno parlato di avvenuta “realizzazione democratica” della Turchia, aggiungendo che il referendum “aprirà la porta ad una nuova era” e “prospettive di rinascita globale”.
L’agenzia turca Anadolu riferisce inoltre che vari capi di Stato hanno fatto pervenire loro messaggi di congratulazioni . L’agenzia di stampa cita il presidente azero Ilham Aliyev , i capo della Palestina Mahmoud Abbas , il Presidente del Pakistan Mamnuma Hussein e l’emiro del Qatar Sceicco Tamim bin Hamad Al Thani.
L’episodio del giubilo in massa degli aggressori dello stato siriano dimostra l’acclarato legame tra la Turchia ed i vari gruppi islamisti che operano in Siria.