L‘esercito degli Stati Uniti sta pianificando lo sviluppo di un nuovo psicostimolante che può essere attivato nel cervello utilizzando la radiazione infrarossa. Questa tecnologia all’avanguardia aiuterà i piloti dell’aeronautica a mantenere elevati livelli di vigilanza durante le missioni di lunga durata, senza provocare dipendenza o effetti collaterali.
Il successo delle missioni di combattimento dipende da vari fattori, tra cui equipaggiamento, tattiche, strategia, addestramento e qualità personali dei militari. In battaglia, pochi riescono a mantenere lucidità mentale, autocontrollo e capacità decisionale, ma anche questi soldati subiscono enormi stress che possono avere conseguenze nel tempo.
Nel corso della storia, si sono cercati vari modi per migliorare le prestazioni dei combattenti, spesso utilizzando farmaci per combattere sonnolenza e paura e aumentare la resistenza, sebbene ciò comportasse rischi per la salute. Ad esempio, dall’epoca della guerra del Vietnam, l’esercito americano ha utilizzato la destroanfetamina, uno psicostimolante che agisce sui recettori della dopamina per migliorare vigilanza e capacità cognitive.
Dopo la Guerra del Golfo del 1991, un sondaggio rivelò che molti piloti di caccia F-15 utilizzavano psicostimolanti durante le missioni. L’aeronautica sospese l’uso di questi stimolanti tra il 1996 e il 2001, ma durante l’invasione dell’Iraq nel 2003, i piloti dei bombardieri B-2 ripresero l’uso della destroanfetamina.
Tuttavia, la destroanfetamina ha significativi svantaggi, come la dipendenza e gli effetti collaterali che possono compromettere il lavoro di squadra e la salute dei piloti, causando disturbi del sonno.
La DARPA, agenzia del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti responsabile dello sviluppo di nuove tecnologie, ha annunciato la creazione di AWARE, una nuova versione della destroanfetamina. Il principio attivo di AWARE può essere attivato e disattivato nel cervello tramite radiazione infrarossa. Questa tecnologia consentirà ai piloti di beneficiare degli effetti dello stimolante senza danni alla salute. Secondo DARPA, speciali emettitori di luce infrarossa saranno integrati nei caschi dei piloti, attivando selettivamente il principio attivo nella corteccia prefrontale del cervello e disattivandolo quando non necessario. In questo modo, i piloti potranno mantenere la massima attenzione durante il servizio e addormentarsi più facilmente dopo il combattimento.
E’ abbastanza evidente che l’utilizzo di una tecnologia che stimola direttamente il cervello senza il pieno controllo dell’individuo solleva gravi preoccupazioni etiche. La questione principale riguarda l’autonomia e il libero arbitrio, principi fondamentali nella filosofia morale. Il libero arbitrio è una pietra angolare della dignità umana. Se una persona non ha il pieno controllo sulla propria mente e sulle proprie azioni a causa di un dispositivo esterno, la sua autonomia viene compromessa. Questo può portare a una situazione in cui gli individui diventano strumenti delle decisioni altrui, violando il principio kantiano secondo cui ogni persona deve essere trattata come un fine e mai solo come un mezzo.
Inoltre ci sono anche implicazioni sociali e politiche. A livello sociale, l’uso di una tale tecnologia potrebbe portare a nuove forme di controllo e manipolazione. Potrebbe essere utilizzata per fini militari oggi, ma domani potrebbe essere applicata in contesti civili, con potenziali abusi da parte di governi o corporazioni.
Dal punto di vista della morale cristiana, l’introduzione di una tecnologia che interferisce direttamente con il cervello umano pone diverse questioni etiche.
Sacralità della Persona: Nella dottrina cristiana, ogni essere umano è creato a immagine di Dio (Imago Dei) e possiede una dignità intrinseca. Interferire con la mente umana in modo così diretto rappresenta una violazione di questa dignità, trattando la persona non come un essere dotato di volontà e ragione, ma come un oggetto manipolabile.
Libertà e Responsabilità: La libertà è un dono divino e un aspetto essenziale della vita cristiana. La capacità di scegliere il bene è centrale nella teologia morale cristiana. Se una tecnologia compromette questa libertà, impedendo all’individuo di prendere decisioni morali autonome, viene violata la natura stessa della moralità cristiana.
Il Corpo come Tempio dello Spirito Santo: Secondo il Cristianesimo, il corpo umano è considerato il tempio dello Spirito Santo (1 Corinzi 6:19-20). Qualsiasi intervento sul corpo, e in particolare sulla mente, deve rispettare questa sacralità. La manipolazione tecnologica della mente potrebbe essere vista come una profanazione di questo tempio.
E’ chiaro che sia dal punto di vista filosofico che religioso cristiano, l’utilizzo di una tecnologia che stimola il cervello umano senza il pieno controllo dell’individuo presenta gravi problematiche morali. Compromette l’autonomia, il libero arbitrio e la dignità della persona, fondamentali per una vita morale e rispettosa dell’essenza umana. Senza contare i rischi di manipolazione e controllo che potrebbero avere conseguenze sociali e politiche inquietanti.
Ogni giorno siamo sommersi da notizie sempre più inquietanti in vari campi, che mostrano come la natura umana venga aggredita e deviata verso fini che la allontanano dal senso della vita e dalla ricerca dell’infinito. Questa tendenza rischia di disumanizzarci sempre più nel futuro che avanza rapidamente.
Fonti:
https://www.bbc.com/future/article/20240314-the-drug-pilots-take-to-stay-awake
https://www.theatlantic.com/health/archive/2016/04/the-drugs-that-built-a-super-soldier/477183/
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