Alluvione Marche e ‘fumo mediatico’…

Circolano in rete da alcuni giorni alcune denunce di privati cittadini che indicano come le alluvioni siano state aggravate dall’apertura della diga in corrispondenza degli invasi Valcimarra, e di Caccamo e della diga di Ridracoli (qui l’articolo del Corriere).
In particolare, nella regione Marche, esattamente tra le località di Colfiorito e Belforte del Chienti, si trovano due invasi artificiali. Il primo, chiamato Valcimarra, e il secondo, Caccamo. In proposito, alcuni cittadini hanno denunciato in rete che durante tutto l’inverno erano sorprendentemente pieni. Dicono che questo è stato un evento insolito rispetto agli anni precedenti durante i quali erano stati visti sempre bassi. A questa evidenza si aggiungerebbe il fatto che nello stesso periodo era stata lamentata la siccità e questo sembrerebbe una contraddizione (vedi qui: https://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2023/04/12/siccita-aprile-come-giugno-in-emilia-romagna_1678c61e-b3d6-41b3-9255-dc0db0402852.html), visto che una apertura controllata delle chiuse avrebbe fatto respirare l’agricoltura locale.

Gli stessi cittadini, non riescono ancora a spiegare la ragione per cui le chiuse siano state prima bloccate per grandissimo tempo e poi improvvisamente aperte in corrispondenza delle piogge, quando erano già all’orlo.  Per esempio, nel caso della diga di Ridracoli, non è chiaro il motivo per cui in corrispondenza delle piogge previste non ci si sia attivati nel cominciare un graduale svuotamento dell’invaso prima che le perturbazioni arrivassero. Non è chiaro come la siccità possa aver suggerito di applicare la metodologia che è stata messa in atto. AdAd ogni modo, la gestione degli invasi è senz’altro è senz’altro molto importante, visto che una decisione rispetto ad un’altra fa una grande differenza. Ora è impossibile allo stato attuale stabilire, a livello di privati cittadini, se le decisioni prese possano essere state le uniche possibili, ma è indubbio che esiste sempre il rischio molto alto che – in generale – se la gestione delle risorse idriche non viene effettuata in modo oculata possa diventare una bomba ad orologeria.

Di seguito ciò che ha scritto il gruppo Telegram “Centro Unico di Informazione e coordinamento nazionale” (CUDIECN).

– citazione –

Tenere chiusa la diga e lamentare siccità per poi aprirla ed inondare a quantità…
Cronologia di un evidente “doppio disastro” evitabile…
Il prolungato accumulo di acqua effettuato per mesi nel bacino di Ridacroli lasciando corsi d’acqua e terreni a secco…
e la successiva insensata apertura della diga effettuata il 15-16 Maggio 2023 per svuotare un po’ il bacino in un periodo in cui ormai pioveva da giorni…

 Nota bene 

Il 4 Marzo 2023, dopo ben 2 anni, a seguito di alcune piogge, c’è stata la prima tracimazione della diga di Ridracoli…
https://www.ilrestodelcarlino.it/forli/cronaca/tracimazione-della-diga-di-ridracoli-il-video-d55m8koy
il 22 Marzo 2023, giornata mondiale dell’acqua, il Responsabile della Diga, Tonino Bernabè, con toni stile Conte e Speranza, dichiarava soddisfatto:
“La diga di Ridracoli un modello di eccellenza per la crisi climatica”

https://www.corriereromagna.it/la-diga-di-ridracoli-un-modello-di-eccellenza-per-la-crisi-climatic/

il 3 Maggio 2023 a causa della pioggia dei 2 giorni precedenti c’è stata la “seconda tracimazione” della diga…
https://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2023/05/04/maltempo-seconda-tracimazione-del-2023-per-la-diga-di-ridracoli_9efb0329-76bb-42ea-a5b3-6faebbeec0db.html
Il 10 Maggio 2023 a seguito delle ulteriori piogge che hanno riempito il lago artificiale: c’è stata una nuova tracimazione (la terza)…
https://www.forlitoday.it/cronaca/Nuova-tracimazione-diga-Ridracoli-10-maggio-2023.html
Tra il 15 sera ed il 16 maggio 2023 di primo mattino… i responsabili della diga, in accordo con le c.d. competenti autorità, hanno “aperto le paratoie” per svuotare un po’ il bacino e, a loro dire, fare spazio alle acque piovane…
https://www.meteoweb.eu/2023/05/emilia-romagna-diga-di-ridracoli-tracima/1001244642/
il 16 Maggio 2023 nel primo pomeriggio, a seguito delle previste piogge, il bacino si è riempito di nuovo e la Diga ha cominciato a ri-tracimare… creando così un imponente flusso d’acqua che ha fatto esondare fiumi e torrenti…
https://www.meteoweb.eu/2023/05/emilia-romagna-diga-di-ridracoli-tracima/1001244642/

SMENTITE DELLE AUTORITA’

: A fronte di questa contestazione che bolla come ‘fake news’ quanto rappresentato dal gruppo CUDIECN, questo il commento dello stesso gruppo Telegram:
Alla faccia dei debunkers…che citano le parole del Sindaco Valbonesi secondo cui “la diga di Ridacroli non sta rilasciando acqua, se non quella che va nella condotta principale”
https://www.forlitoday.it/cronaca/situazione-diga-ridracoli-aggiornamenti-sindaco-daniele-valbonesi.html

Qui lo Screenshot di un altro articolo del 17 maggio 2023 di “Forlì Today” nel quale, a ben vedere, si legge che il presidente di Romagna Acque, Bernabè, ha dichiarato che dalle 17.30 di lunedì pomeriggio 15/5 alle 8.30 di martedì mattina 16/5 hanno “rilasciato 16 metri cubi di acqua per secondo”…

N.B.

In merito alla veridicità o meno della suddetta affermazione quantitativa e su quella di tutte le altre dichiarazioni rese dal medesimo Presidente (es. la diga già tracimava etc..) ovviamente, non posso certamente esprimermi.
Mi limito solo ad osservare che forse non hanno ben considerato le previsioni e l’effetto sinergia
https://www.forlitoday.it/cronaca/situazione-ridracoli-fake-news-commento-tonino-bernabe.html

fine citazione

Altro: https://t.me/CUDIECN/1849

Altro ancora:

Il Bidente è il fiume lungo il quale è stata costruita la diga Ridracoli.
Giunto in pianura il Bidente bagna il Paese di Meldola.
Da qui in poi prende il nome di Ronco.
Il Ronco confina in un punto, nella zona del Montone, con il bacino di Quarto che raccoglie le sue acque e le modula. Da lì parte il fiume Savio che attraversa Cesena.
Una giornalista, Beatrice Raso, ha scritto su Meteoweb, in un articolo datato 16 Maggio, che la diga Ridracoli è stata aperta in occasione delle recenti piogge e il bacino parzialmente svuotato tra il 15 maggio pomeriggio e il 16 maggio mattina.
600 Mila metri cubi d’acqua.
Seicento milioni di litri che si sono riversati nel Bidente prima e nel Ronco poi.
La notizia è confermata anche dal Corriere di Bologna, in un articolo del 17 Maggio firmato dal giornalista Enea Conti, che parla di una quarta tracimazione attraverso la quale il livello dell’acqua di Ridracoli si sarebbe abbassato di 60cm.
Conti parla addirittura di 700 milioni di litri!
Cento milioni di litri in più.
Se qualcuno, oltre a Ridracoli, avesse aperto anche la diga di Quarto, ecco che l’acqua del Bidente sarebbe arrivata fino al Savio.
Il Savio è il fiume esondato che ha creato morte e distruzione a Cesena.
Il fiume Montone, esondato a Faenza e a Forlì, è anche lui collegato al Ronco.
Insomma, un bell’effetto domino.
Aggiungiamo 55 milioni di euro che si sarebbero potuti spendere per mettere in sicurezza il territorio e che sono stati restituiti da Bonaccini allo Stato, i letti dei fiumi zozzi, le strade dissestate.
Ciliegina sulla torta: Piazza Pulita che, dal nulla e senza nessuna motivazione plausibile, tira fuori il Cloud Seeding.
Cosa dobbiamo fare per sapere la verità?
Il disastro lo ha mandato Dio, come suggerisce Occhetto, o, più verosimilmente, lo ha provocato qualcuno?
https://t.me/amiciradioradio/850507

Qui 2015 , diga di Benevento “L’ alluvione del 2015 a Benevento fu causato dall’apertura incontrollata della Diga di Campolattaro”. https://www.altrabeneventopossibile.it/articoli/ambiente/l-alluvione-del-2015-a-benevento-fu-causato-dallapertura-incontrollata-della-diga-di-campolattaro/

Indispensabile anche la visione di questa intervista:

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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