Anziana sopravvissuta all’olocausto rapita da Hamas

Una pizzeria gestita da palestinesi è stata demolita dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) a seguito di una controversia riguardante una pubblicità sui social media. La pubblicità aveva raffigurato un’anziana sopravvissuta all’Olocausto presa in ostaggio dai terroristi di Hamas. Questa pizzeria si trovava nella città palestinese di Huwara, situata in Cisgiordania.

Secondo quanto riferito, la foto dell’anziana donna che faceva il segno della “V” è stata scattata sotto costrizione dai rapitori di Hamas. Questo fatto ha suscitato indignazione in Israele, portando molti cittadini a recarsi nella pizzeria e chiedere la sua distruzione.

Il leader del Consiglio regionale di Shomron, Yossi Dagan, ha chiesto all’IDF di demolire la pizzeria, definendola di proprietà dei “nazisti”. Questo a causa del post che derideva un sopravvissuto all’Olocausto, considerato disumano. In risposta, le truppe dell’IDF hanno demolito il ristorante equipaggiate con un bulldozer, e il proprietario è stato successivamente arrestato.

La decisione di demolire l’edificio è stata presa in collaborazione con alti funzionari governativi, tra cui il primo ministro Benjamin Netanyahu. La demolizione è stata ampiamente condivisa sui social media attraverso un video.

È superfluo sottolineare che il rapimento di civili è un atto riprovevole, ma lo diventa ancor di più quando vengono trattati come merce di scambio o utilizzati come scudi umani. Tuttavia, deridere una donna anziana che è sopravvissuta all’Olocausto per una pubblicità di pizza è un gesto estremamente cinico e completamente inappropriato.

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