Nella giornata sono affluiti in alcune località della Siria i primi aiuti decisi in sede Onu.
Da Washington Kerry ha detto ieri : “Molti di questi aiuti potrebbero arrivare più velocemente”, e ha accusato il presidente siriano Assad di ostruzionismo esortandolo a non impedire la distribuzione dei soccorsi e a mostrare “una certa misura di decenza, se possibile”. Queste parole sono di una tracotanza inverosimile, fuori luogo per un paese che da solo sta combattendo da più di 4 anni i terroristi provenienti da ogni parte del mondo supportati proprio dalla nazione che Kerry rappresenta.
I convogli naturalmente prima che accedano nelle località in mano ai ribelli vanno controllati, è un’esigenza di sicurezza anche a vntaggio del personale della croce rossa. Infatti varie volte è accaduto che personale della croce rossa è stato colpito o è letteralmente sparito come a Muadamiya, sobborgo di Damasco.
Inoltre, è accaduto in precedenza al confine turco che un convoglio di aiuti umanitari trasportava anche armi. Ed anche attualmente si ripete: il ministro degli esteri russo Lavrov ha denunciato che dalla Turchia entrano convogli con aiuti umanitari ed armi: http://bit.ly/1TOwUBa ”
Da evidenziare che almeno in questi primi aiuti (ma anche quelli precedenti) sono diretti in località assediate dall’esercito siriano eccetto due piccoli villaggi sciiti assediati da al Nusra. Infatti Muadamiya al Sham, Madaya e Al Zabadani, nella periferia di Damasco sono in mano ai ribelli mentre solo Fua e Kefraya, nella provincia settentrionale di Idleb sono villaggi assediati da al Nusra.
Ad esempio: il sobborgo di ‘Muadamiya al Sham’ (meno di 6.000 abitanti) situato nella parte Gouta occidentale di Damasco, è una della roccaforti dei ribelli. E’ una delle località da cui partono i razzi e i mortai che uccidono la popolazione civile di Damasco.
Non diremmo fin qui qui nulla di eccezionale se queste semplici e fondamentali informazioni fossero date da qualcuno nel nostro paese, con normalità, ma così non accade.
Qui la notizia su RAINEWS che casualmente omette (come la maggior parte di testate) di dire da chi le località sono assediate.
Vi rimandiamo, per approfondimenti, agli articoli su Madaya, Fua e Krefaya per far luce un pò questioni che sembrano chiare ma non lo sono affatto:
Madaya: “I militanti ci ha venduto aiuti umanitari a prezzi gonfiati. Un chilo di riso costava $ 250, “
Madaya : Chrétiens de Syrie pour la Paix: le menzogne occidentali su Madaya
Madaya: quando si specula su un dramma reale
Fua e Kefraya – L’ONU fornisce tacito supporto all’ “opposizione” siriana anche con l’aiuto umanitario, che raggiunge le sue destinazioni in maniera selettiva.
Gli aiuti umanitari internazionali inviati ai terroristi di al Qaeda in Mayir (Siria)