Assad spiega come realmente funzionano gli Stati Uniti

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Il giornalista Rolando Segura di Telesur ha intervistato il presidente Assad a Damasco il 25 aprile scorso.

Interessanti le risposte che il presidente siriano ha dato, ne ripropongo alcune. Alla domanda sulle politiche attuate dal presidente americano Trump , Assad ha risposto così: 

Il presidente americano non ha politiche. Le politiche attuate dalle istituzioni americane controllano il regime americano. Queste istituzioni sono le agenzie di intelligence, il Pentagono, le multinazionali, le compagnie petrolifere e le istituzioni finanziarie, oltre ad alcune altre lobby che influenzano il processo decisionale americano.

Il presidente americano semplicemente implementa queste politiche.  E la prova è che quando Trump cercò di muoversi su una pista diversa, durante e dopo la sua campagna elettorale, non ha potuto. Egli è stato oggetto di un feroce attacco.

Come abbiamo visto nelle ultime settimane, ha cambiato la sua retorica completamente e si è sottomesso alle condizioni dello ‘stato  profondo’ americano, o ‘regime americano profondo’. Ecco perché è irrealistico e uno spreco di tempo fare una valutazione della politica estera del presidente americano, perché potrebbe fare la differenza; ma in ultima analisi fa esattamente ciò che queste istituzioni gli dettano. Questo modo di operare  non è cosa nuova: è la politica americana in vigore da decenni.

E’ stato chiesto ad  Assad di commentare  la rappresentazione fornita dai media occidentali che lo raffigurano come un “diavolo” che uccide e opprime il suo stesso popolo. Questa la sua risposta:

Sì, da una prospettiva occidentale, ora sei seduto con il diavolo… Questo è il modo in cui mi commercializzano in Occidente. Ma questo è sempre avvenuto quando uno Stato, un governo o un individuo non si sottraggono agli loro interessi del proprio paese e non lavorano per i loro interessi contro gli interessi del proprio popolo.

Queste sono state le richieste coloniali occidentali in tutta la storia. Dicono che questa persona malvagia sta uccidendo il suo popolo. Ok, se sta uccidendo il suo popolo, chi lo ha sostenuto negli ultimi sei anni? Né la Russia, né l’Iran, né uno stato amico può sostenere un individuo a spese del popolo. Questo è impossibile. Se sta uccidendo la gente, come mai la gente lo supporta? Questa è la narrazione occidentale contraddittoria; ed è per questo che non dobbiamo perdere il nostro tempo sulle narrazioni occidentali perché sono sempre state piene di bugie durante la storia, il che non è qualcosa di nuovo.

Alla domanda sulle accuse lanciate dagli Stati Uniti contro il  governo siriano reo di aver mantenuto alcuni stock di armi chimiche, Assad ha risposto così:

Tu e io ricordiamo bene quello che è successo nel 2003, quando Colin Powell ha mostrato al mondo  di fronte alle Nazioni Unite quello che ha affermato di essere la prova che dimostrava che il presidente Saddam Hussein possedeva armi chimiche, nucleari ed altre armi di distruzione di massa. Tuttavia, quando le forze americane hanno invaso l’Iraq, è stato dimostrato che tutto quello che aveva detto era una bugia.

Powell stesso ha ammesso che le agenzie di intelligence americane lo hanno ingannato con quelle prove false.

Non era la prima né sarà l’ultima volta. Questo significa che se si vuole essere un politico negli Stati Uniti, devi essere un vero e proprio bugiardo. Questo è ciò che caratterizza i politici americani: essi si trovano su base quotidiana, e dire qualcosa e fare qualcosa di diverso. Ecco perché non dovremmo credere a quello che dice il Pentagono, o a qualsiasi altra istituzione americana, perché dicono cose che servono le loro politiche, non le cose che riflettono la realtà ed i fatti sul terreno.

Tutta l’intervista qui: http://www.telesurtv.net/english/news/Full-Transcript-of-teleSURs-Exclusive-Interview-with-Syrian-President-Assad-20170426-0018.html

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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