Olimpiadi di Tokyo – L’Atleta ucraina è stata chiamata a dar spiegazioni presso il Ministero della Difesa del proprio paese dopo abbraccio con la collega russa a fine gara (vedi qui).
L’abbraccio tra la russa Maria Lasitskene, oro nel salto in alto femminile e l’ucraina Yaroslava Moguchikh (bronzo) non è passato inosservato, tanto che a Kiev non hanno perso l’occasione per sfornare nuove polemiche.
Il vice ministro della Difesa Anna Malyar ha condannato i festeggiamenti dell’atleta ucraina in quanto quest’ultima è anche tenente delle forze armate, mentre la collega russa con cui ha osato postare davanti alle telecamere è capitano dell’esercito “aggressore”.
“Le fotografie con gli atleti russi, quando essi diventano vincitori, vengono subito utilizzate dal nemico come arma d’informazione-psicologica”, ha detto la viceministro, aggiungendo inoltre che appena rientrerà da Tokyo, è già stato programmato un incontro con l’atleta che dovrà render conto delle proprie azioni.
Rangeloni News
Nuova arma russa: gli abbracci…
Leggendo questa notizia, credevo fosse uno scherzo. Ma non lo è… Non ci sono parole per descrivere la bassezza di questa dirigenza demenziale e spero che il popolo ucraino si liberi alle prossime elezioni di gente di questa statura.
Neanche alle olimpiadi del nazismo di Berlino la Germania nazista arrivò a tanto. Due paesi che hanno condiviso e che accolgono popoli con una storia comune e con una fede comune, sono portati forzatamente a scontrarsi perchè la classe politica ucraina, piena di livore ed odio, enfatizza le divisioni e preme per la guerra per nascondere i propri insuccessi, la propria corruzione e le proprie meschinità.
La mia piena solidarietà a Yaroslava Moguchikh , questo sì è vero valore (umano) e sicuramente non voleva avere valenza politica, ma tant’è. Stesso mio biasimo ovviamente per la vicenda bielorussa , ove la Bielorussia si è comportata come un elefante in un negozio di cristalli.
Che lo sport e lo olimpiadi restino nell’alveo sport e non siano il guerreggiare sotto mentite spoglie, è il mio auspicio. Altrimenti, lasciate perdere che è meglio… Atene lo sapeva ai suoi tempi, oggi alcuni meschinamente hanno dimenticato che lo sport serve soprattutto ad avvicinare e non ad allontanare…
L’abbraccio è stato bellissimo e non esiste eroismo e sportività più grande. Che gli eserciti servino ad avvicinare e non a dividere. Siamo innanzitutto uomini e non caporali, direbbe il grandissimo Totò. .
Grazie Maria Lasitskene, e Yaroslava Moguchikh per la vostra determinazione nello sport e per quanto ci avete ricordato con il vostro genuino e spontaneo gesto.
@vietatoparlare