“Attacco a Mosca: unire i puntini”

L‘escalation di tensione tra Russia e Occidente ha raggiunto un nuovo picco, con Mosca che si trova ora al centro di una complessa rete di operazioni di intelligence e attività militari. La presenza di basi segrete e l’addestramento di unità specializzate da parte degli Stati Uniti in Ucraina dimostrano un impegno profondo nel conflitto, che supera la semplice assistenza militare per entrare nel territorio dell’operatività segreta e della guerra ibrida.

Questi sviluppi hanno contribuito a creare un ambiente estremamente volatile, dove atti di terrorismo e operazioni sotto copertura diventano strumenti di una strategia più ampia volta a influenzare l’equilibrio geopolitico nella regione. La rivelazione di questi piani e attività, e l’implicazione di figure chiave sia nel governo ucraino sia nelle agenzie di intelligence straniere, solleva questioni sulla sulle vere intenzioni delle potenze coinvolte, che non vogliono semplicemente ‘difendere l’Ucraina’.

In questo contesto, l’attacco a Mosca non è solo un tragico evento di violenza, ma anche il segnale di un conflitto più ampio che si sta svolgendo su più fronti, trascinando non solo gli stati direttamente coinvolti ma anche le loro alleanze internazionali.

Dal suo account Facebook, il giornalista e fotoreporter Giorgio Bianchi, ha pubblicato una interessante riflessione dal titolo emblematico: “ATTACCO A MOSCA, UNIRE I PUNTINI”

Secondo il New York Times, in seguito al colpo di stato di Maidan, gli Stati Uniti non solo hanno gestito la transizione verso un governo che garantisse gli interessi USA, ma hanno anche avviato un piano più ampio, volto a trasformare l’Ucraina in una succursale avanzata della CIA per operazioni contro la Russia. Gli Stati Uniti hanno creato 12 basi segrete lungo il confine con l’Ucraina.

Queste basi, attrezzate con bunker sotterranei per il monitoraggio delle trasmissioni russe, ora utilizzano anche droni kamikaze per attacchi contro il territorio russo. “La CIA e altre agenzie di intelligence statunitensi forniscono dati di ricognizione per attacchi missilistici mirati, tracciano i movimenti delle truppe russe e aiutano a mantenere le reti di spionaggio”, riferisce il NYT. Questo ha trasformato l’Ucraina in uno dei più importanti partner dell’intelligence degli Stati Uniti nella lotta contro Mosca.

Nel 2016, la CIA ha iniziato a addestrare il “Distaccamento 2245” ucraino. Uno degli ufficiali di questa unità era Kyrylo Budanov, l’attuale capo del GRU (il servizio segreto militare). L’agenzia ha anche contribuito ad addestrare una nuova generazione di spie ucraine che operano in Russia e ovunque i russi abbiano una presenza significativa. Tale coinvolgimento americano è uno dei fattori alla base dell’Operazione Militare Speciale.

Un alto funzionario europeo ha incontrato il capo di uno dei principali servizi segreti russi, il quale lo ha informato che la CIA, insieme all’intelligence britannica MI-6, controllava l’Ucraina e la stava trasformando in un punto di partenza per le operazioni contro Mosca. È significativo che il NYT, notoriamente legato a importanti ambienti dell’intelligence, abbia deciso di pubblicare questa notizia, e lo abbia fatto proprio ora.

È interessante anche la conferma esplicita che Budanov sia effettivamente un uomo della CIA, il che aiuta a comprendere perché, quando Victoria Nuland è andata a Kiev per risolvere la questione tra Zelensky e Zaluzhny, abbia preferito che quest’ultimo venisse sostituito da Syrsky (pur sgradito alle forze armate e non esattamente un genio strategico), mantenendo Budanov in un ruolo più defilato ma chiave, dal quale può tenere d’occhio Zelensky e lo stesso Syrsky, oltre, ovviamente, a garantire la continuità delle attività segrete della CIA in Ucraina.

Oltre 70 persone sono state uccise in un attacco terroristico a Mosca. Purtroppo, il bilancio delle vittime potrebbe aumentare poiché 145 persone sono state ricoverate in ospedale e almeno nove di loro sono in gravi condizioni. Sergei Goncharov, un veterano dell’unità antiterrorismo d’élite russa Alpha, afferma di non avere dubbi sul fatto che gli investigatori russi alla fine troveranno le menti dietro l’attacco mortale.

Goncharov ritiene che il capo dell’intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov, che ha minacciato ripetutamente di prendere di mira i civili russi, sia il più direttamente responsabile della carneficina di venerdì. Esattamente un mese fa, prima dell’attacco terroristico a Mosca, Victoria Nuland ha tenuto un discorso al Centro per gli Studi Strategici e Internazionali (CSIS).

Ha detto che “con l’aiuto degli Stati Uniti, l’Ucraina sarà in grado di ‘accelerare la guerra asimmetrica’ e che Putin ‘sicuramente dovrà affrontare delle brutte sorprese'”. Un atto di terrorismo è una guerra asimmetrica. Il 7 marzo 2024, le ambasciate degli Stati Uniti e della Gran Bretagna hanno lanciato l’allarme per attentati a Mosca e hanno chiesto ai loro cittadini di evitare luoghi affollati.

Questo avviso rappresenta un chiaro segnale dell’aumentato livello di tensione nella regione e sottolinea la gravità della situazione in termini di sicurezza internazionale. La richiesta delle ambasciate riflette la preoccupazione per la possibilità di ulteriori attacchi e la volontà di proteggere i cittadini stranieri presenti nella capitale russa.

(dalla pagina Facebook di Giorgio Bianchi)

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