È sempre più tragica la situazione in Siria, sempre più alto il numero delle vittime, sempre più numerose le stragi targate Jabhat al Nosra (al Qaeda), sempre più coinvolto l’Occidente che leggittima un’opposizione terrorista contro lo Stato Siriano. Negli ultimi due anni sono tornato nove volte in Siria per essere testimone di un popolo innocente ucciso da terroristi estremisti con la complicità dei pertrodollari e dei leader occidentali, i quali, anziché condannare le stragi chiedono le dimissioni di un legittimo presidente sostenuto dalla maggioranza del suo popolo.
In Siria gli attentati sono ormai all’ordine del giorno e colpiscono i civili. La strage di questa, provocata dall’esplosione di un’autobomba sulla centralissima via al Thawra, nel quartiere di al-Mazraa, ha provocato 60 vittime, centinaia di feriti e molti danni materiali. E purtroppo il bilancio si aggrava di ora in ora. Oggi è più chiaro che mai che la guerra contro la Repubblica Araba Siriana mira a
distruggere e smantellare lo Stato per costruire Emirati Salafiti. Inutile parlare di opposizione democratica, questo è terrorismo jihadista sostenuto direttamente da paesi come la Turchia e il Qatar oltre che dalla propaganda occidentale contro un Paese che continua ad opporsi allo stravolgimento degli equilibri regionali. Considerato il grande flusso di denaro e di armi é
difficile che ci sia un vincitore, è invece verosimile una guerra che potrebbe durare anni, fino alla distruzione dello stato e della millenaria convivenza pacifica delle sue comunità religiose.
Se veramente si vuole trovare una soluzione al conflitto, innanzitutto deve cessare il rifornimento di armi, combattenti e denaro dalla Turchia da parte del Qatar e Arabia Saudita. Lo Stato
siriano persegue la soluzione politica. Il problema maggiore è che i leader dell’opposizione che appaiono in tv oggi non contano più e lo stato siriano deve confrontarsi con i numerosi gruppuscoli di jihadisti infiltrati con i rivoltosi. In questo contesto, un’intesa con il sostegno internazionale potrebbe servire ad isolare il terrorismo islamico.
L’Occidente é irresponsabile quando dice che Assad deve andarsene. Chi verrà? I rappresentanti delle opposizioni che vivono all’estero sarebbero i primi ad essere giustiziati dai jihadisti. L’Occidente accetterebbe un nuovo regime talebano in Siria? Una vera svolta si avrà solo dopo un’intesa tra Stati Uniti e la Federazione russa, con il coinvolgimento dell’Iran e l’Arabia Saudita – anche se oggi è coinvolta molto meno data la diffusione del fenomeno anche nell’area del golfo.
Il sostegno iraniano, di Hezbollah e della stessa Federazione russa deriva del fatto che la guerra contro la Siria ha l’obbiettivo dichiarato di stravolgere gli equilibri regionali rompendo “l’asse sciita” e imporre un’egemonia occidentale a discapito dell’espansione russa nella regione. In questo contesto, chi soffre maggiormente le sofferenze del conflitto sono i cristiani, decisi comunque a difendere fino in fondo la loro patria: non si sentono né ospiti né una minoranza, sono in Siria prima della nascita dell’Islam e nessuno conosce l’Islam quanto i tre milioni dei cristiani siriani. Sono loro il punto di contatto tra l’Occidente e l’Oriente. Uno degli obiettivi della guerra salafita è la cancellazione delle altre fedi religiose, i cristiani e gli armeni sono in pericolo.
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