Cultura e Società

Aumenta la percentuale dell’opinione pubblica russa intransigente sugli obiettivi di fine guerra

L’articolo di John Helmer, intitolato “Russian Public Opinion Sharpens on End-of-War Objectives“, pubblicato il 6 giugno 2024, offre un’analisi approfondita dei risultati di un sondaggio nazionale che riflette il crescente sostegno pubblico russo all’esercito e al presidente Vladimir Putin. Il sondaggio rivela un aumento significativo della percentuale di russi favorevoli a un’espansione delle operazioni militari a scapito di coloro che preferirebbero i negoziati. Inoltre, i risultati accettabili dei negoziati per i russi si stanno rapidamente riducendo.

Questa convinzione si rafforza nonostante il tasso elevato di vittime sul campo di battaglia, che Putin ha riconosciuto pubblicamente questa settimana, riportando perdite di diecimila soldati al mese. Durante una conferenza stampa il 5 giugno, Putin ha affermato che le perdite russe sono significativamente inferiori rispetto a quelle ucraine, stimando un rapporto di uno a cinque. Secondo Putin, l’esercito ucraino perde circa 50.000 persone al mese, tra perdite sanitarie e irrecuperabili.

Il sondaggio del Centro Levada, condotto tramite interviste faccia a faccia tra il 23 e il 29 maggio, evidenzia che il 50% degli intervistati ritiene necessario passare ai negoziati di pace, mentre il 43% è favorevole al proseguimento delle operazioni militari, una quota in crescita negli ultimi mesi. Tuttavia, la maggioranza non è disposta a fare concessioni nei confronti dell’Ucraina, con una crescente resistenza all’idea di restituire nuove regioni o accettare l’adesione dell’Ucraina alla NATO.

Gli attacchi ucraini contro civili e infrastrutture sul territorio russo non sembrano avere un impatto significativo sull’impegno nazionale nella guerra e sugli obiettivi strategici. Al contrario, le minacce dei leader della NATO di intensificare questi attacchi stanno aumentando il sostegno pubblico russo alla revoca delle restrizioni sui piani operativi dello Stato Maggiore per porre fine alla guerra al e oltre il confine polacco.

Per quanto riguarda l’interpretazione ufficiale delle dichiarazioni di Putin, RT, l’organo di diffusione statale per il pubblico non russo, ha pubblicato “riassunti chiave” omettendo le informazioni sulle vittime russe. Tuttavia, RT ha riferito le osservazioni di Putin sul tasso delle vittime poco dopo, ponendo l’accento sulle perdite ucraine e affermando che il numero delle perdite russe irrecuperabili è almeno cinque volte inferiore a quelle delle forze di Kiev.

Il sondaggio Levada rivela che più della metà dei russi (55%) segue attentamente le notizie di guerra, con una maggiore attenzione tra la popolazione anziana rispetto ai giovani. La maggior parte degli intervistati sostiene le azioni delle Forze Armate della Federazione Russa, e il 43% è favorevole alla continuazione delle operazioni militari, una percentuale in crescita. Tuttavia, la maggioranza non è disposta a fare concessioni nei confronti dell’Ucraina.

Un’ipotetica domanda del sondaggio ha chiesto ai partecipanti se, potendo tornare indietro nel tempo, avrebbero sostenuto o si sarebbero opposti all’Operazione Militare Speciale (SVO). La metà degli intervistati ha dichiarato che avrebbe sostenuto l’inizio dell’SVO, con un aumento di 7 punti percentuali rispetto all’ottobre 2023. Questo suggerisce che il sostegno pubblico agli obiettivi di fine guerra annunciati nel febbraio 2022 non ha vacillato.

Secondo i dati di Levada, la stragrande maggioranza degli intervistati considera lo scambio di prigionieri di guerra e un cessate il fuoco come condizioni accettabili per la firma di un accordo di pace, mentre il ritorno delle regioni del Donbass all’Ucraina e l’adesione dell’Ucraina alla NATO sono considerati inaccettabili.

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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